marionitti
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domenica 13 agosto 2017
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principio realtà
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Un uomo di successo e sua moglie escono a cena con due amici. Lui beve e hanno un incidente. Indubbiamente colpevole deve scontare poco più di due anni di prigione. Ma entrato in carcere, per sopravvivere, dovrà riconoscere le regole della realtà a cui ormai appartiene, scendere a patti, trovare alleati, partecipare ad azioni che prima non avrebbe neppure pensato e affrontarne le conseguenze, che si concretizzano in un prolungamento della pena. Il film intreccia, con efficacia, la storia in carcere e quella del protagonista uscito, invecchiato e indurito, ormai membro a tutti gli effetti di una gang. Il tema della trasformazione dell'uomo normale, della sottile linea che divide il padre di famiglia fedele e l'assassino implacabile, è noto; questa volta la storia funziona e il racconto si sviluppa con coerenza.
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Un uomo di successo e sua moglie escono a cena con due amici. Lui beve e hanno un incidente. Indubbiamente colpevole deve scontare poco più di due anni di prigione. Ma entrato in carcere, per sopravvivere, dovrà riconoscere le regole della realtà a cui ormai appartiene, scendere a patti, trovare alleati, partecipare ad azioni che prima non avrebbe neppure pensato e affrontarne le conseguenze, che si concretizzano in un prolungamento della pena. Il film intreccia, con efficacia, la storia in carcere e quella del protagonista uscito, invecchiato e indurito, ormai membro a tutti gli effetti di una gang. Il tema della trasformazione dell'uomo normale, della sottile linea che divide il padre di famiglia fedele e l'assassino implacabile, è noto; questa volta la storia funziona e il racconto si sviluppa con coerenza. Come tutti i film che puntano il riflettore sulla zona d'ombra che ogni uomo nasconde lascia nell'animo dello spettatre una scia di inquietudine.
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andreagiostra
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domenica 24 settembre 2017
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nessuno può toccare la mia famiglia!
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Ambientato nel sud della California, con una bellissima fotografia e con un ritmo che incalza la sequenza degli eventi con le belle musiche rapper scritte e cantate da Knightowl, scelte dal brasiliano di nome italiano Antonio Pinto, il film è una eccellente produzione hollywoodiana da vedere. Il tema trattato, sempre più a cuore nelle produzioni statunitensi degli ultimi anni, è la famiglia! «Nessuno può toccare la mia famiglia!» dice con occhi decisi e gelidi il bravissimo Nikolaj Coster-Waldau (Jacob/Money) – che ricorda tantissimo un superlativo Viggo Mortenses in “A History of Violence” (2005) di David Cronenberg - a quello che fino ad un attimo prima era stato il suo “Shot-Caller”, l’altrettanto bravo J.
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Ambientato nel sud della California, con una bellissima fotografia e con un ritmo che incalza la sequenza degli eventi con le belle musiche rapper scritte e cantate da Knightowl, scelte dal brasiliano di nome italiano Antonio Pinto, il film è una eccellente produzione hollywoodiana da vedere. Il tema trattato, sempre più a cuore nelle produzioni statunitensi degli ultimi anni, è la famiglia! «Nessuno può toccare la mia famiglia!» dice con occhi decisi e gelidi il bravissimo Nikolaj Coster-Waldau (Jacob/Money) – che ricorda tantissimo un superlativo Viggo Mortenses in “A History of Violence” (2005) di David Cronenberg - a quello che fino ad un attimo prima era stato il suo “Shot-Caller”, l’altrettanto bravo J. Nathan Simmons (Prison Inmate). La storia è apparentemente banale e scontata, come tante già viste, ma i risvolti narrativi della sceneggiatura sono assolutamente originali. Jacob/Money ha un lavoro importante e una famiglia felice. Un incidente d’auto cambierà per sempre la sua vita. La successione della narrazione filmica a questo punto si sposta con intelligenza tra l’interno di un penitenziario di sicurezza americano che ricorda il bellissimo “Escape from Alcatraz” (1979) di Don Siegel con un magnifico Clint Eastwood, e la vita familiare e processuale esterna che condurrà alla detenzione il protagonistaNikolaj Coster-Waldau.
Il resto è tutto da scoprire nelle sale cinematografiche non potendo scrivere altro se non che è un film che fa riflettere e piace a molti. E se un film piace e fa riflettere, allora è certamente da vedere.
Post Scriptum -Il significato in italiano di “Shot-Caller” è semplicemente “Boss”, “Capo”, “Pezzo Grosso” di organizzazioni mafiose, gang, bande, crimine organizzato, com’è di fatto ciò che si narra nel film di Ric Roman Waugh. Che c’azzecca “Fratellanza”? … Se non per il fatto che ad un certo punto del film si parla dell’appartenenza senza più libertà ad una determinata gang di “Guerrieri” dove lo “Shot Caller” del momento dice al nostro protagonista «L’arma più potente di un guerriero è la sua mente. Benvenuto nella Fratellanza»? Perché le distribuzioni italiane perseverano in questa ostinazione di modificare prodotti artistici con pasticci “interpretativi”? Non lo sapremo mai!
Il titolo del film, “Shot Caller”, è stato già usato nel 2001 daLil' Troy, famosissimo e geniale rapper statunitense, per una bellissima ballata da ascoltare sicuramente.
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stramonio70
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domenica 24 settembre 2017
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discreto dramma carcerario
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Discreto film d'ambiente carcerario ben scritto e ben interpretato. Qualche dubbio su alcune scelte di regia in merito alla narrazione. I continui salti temporali infatti non sono gestiti bene e creano un po' di confusione, forse sarebbe stato più appropriato un montaggio più lineare. Inoltre la fratellanza ariana all'interno del carcere poteva essere descritta e approfondita meglio. Se vi piace il genere è un film da vedere anche se non è all'altezza di capolavori come "Le ali della libertà" (1994) o "American history X" (1998).
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gustibus
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domenica 24 settembre 2017
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visivamente a tinte forti!
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Devo dire che il film e'molto d'impatto,mi ha attirato a vederlo perche'in alcune classifiche recensire risultava primo con la media piu'attuale.Il film non e' affatto brutto,nonostante il protagonista(Nycolaj Costerebbe Waldau)da noi semi sconosciuto,come il regista Ric Roman Wau.Forse la trama non e'nuova, Jacob money che.all'inizio si vede un uomo elegante di successo che per colpa di un incidente di macchina,muore un amico con cui aveva cenato un attimo prima.Omicidio colposo!?...e carcere che raffigurato dal regista sembra entrato all'inferno dove per sopravvivere deve diventare ariano con tanto di tatuaggi a svastica,fino a diventare lui il leader di un mondo schifoso fatto di violenza a cui partecipera'per non mettere a repentaglio la famiglia,si vedono scene simili a La promessa di.
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Devo dire che il film e'molto d'impatto,mi ha attirato a vederlo perche'in alcune classifiche recensire risultava primo con la media piu'attuale.Il film non e' affatto brutto,nonostante il protagonista(Nycolaj Costerebbe Waldau)da noi semi sconosciuto,come il regista Ric Roman Wau.Forse la trama non e'nuova, Jacob money che.all'inizio si vede un uomo elegante di successo che per colpa di un incidente di macchina,muore un amico con cui aveva cenato un attimo prima.Omicidio colposo!?...e carcere che raffigurato dal regista sembra entrato all'inferno dove per sopravvivere deve diventare ariano con tanto di tatuaggi a svastica,fino a diventare lui il leader di un mondo schifoso fatto di violenza a cui partecipera'per non mettere a repentaglio la famiglia,si vedono scene simili a La promessa di.assassino.Tutto questo e'il film!che mette ansia con gli occhi di un italiano come me e'..si puo'diventare belve per colpa di un incidente stradale?ma?l'atroce dilemma rimane,il carcere dovrebbe riabilitare no?..mi fermo qua se no "mymovies"mi boccia.La recensione si deve fare,non sermoni politici,pero'questo film molto forte ti porta a questo ragionamento.Sara'il racconto esagerato?chissa'!?Da vedere sicuramente e non per bimbi eh!
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