Security è un action thriller, diretto dal canadese Alain Desrochers, riservato al mercato home video.
Gli sceneggiatori mettono in piedi la più classica delle operazioni. La trama è imperniata su una serie di personaggi satellite la cui funzione consiste nell’orbitare attorno al protagonista, futuro eroe per caso, e nel rispondere a quelle dinamiche di assedio che costituiscono la pressoché totalità della narrazione di Security.
Su di loro non viene rilasciata alcuna informazione, nascono e muoiono all’interno di un determinato cliché: il capo delle guardie pieno di boria, il geek, l’imbranato incapace di intendere e di volere, la ragazza con gli attributi, la preadolescente ipermatura e il cattivo che si spaccia per buono.
Il budget non è certo irrisorio, circa 15 milioni di dollari, probabilmente per la gran parte assorbiti dai nomi in locandina, Banderas e Kingsley.
Sorprende la mediocrità dello script: la pellicola si rivela uno strano ibrido tra Mamma, ho perso l’aereo e una qualsiasi puntata di A-Team.
Al fine di guadagnare tempo e proteggere la giovane, il capitano Deacon e i suoi colleghi si servono di di pinze elettrificate, palloncini e addirittura una macchinina radiocomandata per allestire trabocchetti.
Metodi che, prevedibilmente, non potranno che funzionare contro i mercenari infiltratisi all’interno dell’edificio, dotati delle più moderne attrezzature belliche, eppure incapaci di imbastire un tattica degna di nota.
La prima cosa che viene da dire dopo essere arrivati ai titoli di coda di Security è perchè nel 2017 ci fossero ancora dei produttori disposti a scommettere e finanziare una pellicola che sarebbe già stata vecchia a metà degli anni ’90.
Ci si può avvicinare a Security solo per l'azione e le sparatorie.
Il budget sostanzioso garantisce in effetti stunt di buon livello e non mancano le esplosioni pirotecniche. Come è giusto che sia, i cattivi hanno una mira pessima, mentre i buoni, anche se dilettanti allo sbaraglio, sono quasi infallibili.
In definitiva, quello diretto da Alain Desrochers è un insensato passatempo per drogati di cinema d’azione in cerca di sensazioni retrò e dalla bocca molto buona, disposti a privarsi di un’ora e mezza di vita per affrontare una visione prevedibile e senza pretese.
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