Titolo originale | Rebel in the Rye |
Anno | 2017 |
Genere | Biografico |
Produzione | USA |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Danny Strong |
Attori | Nicholas Hoult, Kevin Spacey, Sarah Paulson, Zoey Deutch, Hope Davis Victor Garber, Lucy Boynton, Amy Rutberg, James Urbaniak, Brian d'Arcy James, Eric Bogosian, Bernard White, Jefferson Mays, Will Rogers (II), James Urbaniak (II), Keenan Jolliff, Caitlin Mehner, Francesca Root-Dodson, Celeste Arias, Anna Bullard, Tim Dougherty, Kevin Mambo, Naian González Norvind, Dana Drori, Alyssa May Gold, Devin Harjes, David Berman (III), Jadyn Tattoli, Andrew Polk, Jimmy Smagula, Jenny Ashman, Karen Walsh Rullman, Evan Hall, Ron Fassler, Kit Flanagan, Adam Busch, Kristine Froseth, Bernie McInerney, John Carrafa, Nancy Braun, Lainey Silver, Gaby Cook, Nathan Bugh, Con O'Shea-Creal, Bobby White. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
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Ultimo aggiornamento venerdì 8 settembre 2017
Il film è l'adattamento della biografia "J.D. Salinger: A Life" scritta da Kenneth Slawenski. Al Box Office Usa Rebel in the Rye ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 356 mila dollari e 44,3 mila dollari nel primo weekend.
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CONSIGLIATO N.D.
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Il film, interpretato dall'attore Nicholas Hoult (Mad Max: Fury Road, Equals), racconta la vita di Salinger, incentrandosi sulla nascita del capolavoro letterario "Il giovane Holden", prima che lo scrittore decidesse di scomparire in una vita di totale isolamento. Verranno raccontati anche altri momenti della vita di Salinger, dall'adolescenza all'esperienza in trincea durante la Seconda Guerra Mondiale, tra momenti gioiosi e disgrazie e un disturbo post-traumatico da stress che lo portò ad un creativo risveglio spirituale.
Al fianco di Nicholas Hoult recita Kevin Spacey, nei panni del mentore Whit Burnett, professore e editor di Story Magazine.
il titolo del film "Rebel in the Rye" richiama il titolo del romanzo "The Catcher in the Rye" - L' acchiappatore nella segale - scritto da Jerry Salinger, libro che in Italia è stato pubblicato invece con il titolo "Il giovane Holden". La pellicola, pur essendo un biopic sullo scrittore, in realtà si sofferma solo su alcuni anni della sua vita.
Grazie a Kevin Spacey e a Nicholas Hoult un biopic dallo stile assai sobrio e quasi televisivo, che rasenta a tratti il docufilm, acquista il valore di un’opera drammatica, che sfonda le pareti plumbee della pura ricostruzione documentaristica degli anni cruciali nella vita dello scrittore americano, offrendoci sprazzi di autenticità attraverso il vissuto dei due personaggi principali, [...] Vai alla recensione »
il titolo del film "Rebel in the Rye" richiama il titolo del romanzo "The Catcher in the Rye" - L' acchiappatore nella segale - scritto da Jerry Salinger, libro che in Italia è stato pubblicato invece con il titolo "Il giovane Holden". La pellicola, pur essendo un biopic sullo scrittore, in realtà si sofferma solo su alcuni anni della sua vita.
Rebel in the Rye è il film che racconta la vicenda di Jerome David Salinger (1919-2010), l'autore de "Il giovane Holden", titolo originale "The Catcher in the Rye", ecco dunque spiegato il titolo del film. Secondo traduzione letterale sarebbe "L'acchiappatore di segale" o "Il terzino nella segale", inteso come giocatore di calcio americano. Un inizio un po' complicato, ma non c'è niente che riguardi Salinger, che non sia complicato. Esiste un documentario Salinger, di Shane Salerno, di qualità ed esaustivo, adesso ecco la fiction, con tanto di licenze che tuttavia non disattendono la verità dei fatti. Del resto non ce n'era bisogno, Jerome David, per le sue vicende, è quasi più personaggio del suo Holden, ed è stato il suo più grande trauma perché alla fine Holden ha divorato Jerome, per popolarità e personalità. Il film lo spiega piuttosto bene fin dall'inizio. Jerome scrive una lettera a Whit Burnet, il suo docente mentore. "Caro With, mi dispiace informarti che Holden Caulfield è morto, so che pensavi che potesse proteggermi, offrirmi un rifugio dal mio sarcasmo. Holden però se n'è andato per sempre e ora non so cosa potrà salvarmi". In queste righe c'è l'essenza di Salinger e della sua "pazzia". L'autore che aveva firmato - ritenuto da una corrente prevalente - il più importante romanzo americano del novecento, cedeva alla propria debolezza e ai propri fantasmi. Colpa dei traumi, che erano stati molti e pesanti, come il film racconta.
Il regista è Danny Strong, Nicholas Hoult è Salinger. Il ruolo di With Burnett è preso dal divo Kevin Spacey che sta creando problemi alla distribuzione per la nota vicende delle molestie sessuali gay.
Il racconto tocca tutti gli episodi fondamentali, a cominciare dall'incontro di Jerome con Oona O'Neill, figlia del grande drammaturgo e protagonista, quasi adolescente, della vita culturale e mondana di New York. Lui si innamora, c'è la relazione ma poi la ragazza incontra Chaplin e lo sposa. Racconta Salinger "Mi crollò il mondo addosso. "Il focus è sul rapporto coi genitori. Il padre, ebreo, commerciante di carni e formaggi gli dice "potresti diventare il re del bacon". Ma lui vuole andare alla Columbia University di New York per frequentare la scuola di scrittura, la madre lo sostiene e si impone. Alla "Columbia" il suo docente è Burnet.
Il racconto scandisce i momenti topici: Jerome ascolta alla radio la notizia dell'attacco giapponese a Pearl Harbor, decide di arruolarsi e nel giugno del '44 si trova in un posto ...pericoloso, la famosa spiaggia denominata Utah, in Normandia. Non c'era bisogno del "soldato Ryan" per sapere che su quella striscia di sabbia l'aspettativa di vita era di un quarto d'ora. Dunque altro trauma. Ne seguirà uno peggiore perché Salinger sarà uno dei primi americani a entrare nel campo liberato di Dachau, si può immaginare cosa vide. Diceva: "È impossibile non sentire più l'odore dei corpi bruciati, non importa quanto a lungo tu viva".