La settima musa

Film 2017 | Horror, Fantascienza, Thriller, +16 107 min.

Regia di Jaume Balagueró. Un film con Elliot Cowan, Ana Ularu, Franka Potente, Christopher Lloyd, Joanne Whalley. Cast completo Titolo originale: Musa. Titolo internazionale: Muse. Genere Horror, Fantascienza, Thriller, - Spagna, Irlanda, Francia, Belgio, 2017, durata 107 minuti. Uscita cinema mercoledì 22 agosto 2018 distribuito da Adler Entertainment. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 2,58 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 24 agosto 2018

Un uomo e una donna sono uniti da un incubo ricorrente che stravolge la loro vita. Per uscirne dovranno affrontare le Muse. In Italia al Box Office La settima musa ha incassato 518 mila euro .

La settima musa è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato nì!
2,58/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO 2,67
CONSIGLIATO NÌ
Buoni spunti e sufficiente tensione, ma Balagueró resta in superficie senza mai cercare la profondità.
Recensione di Rudy Salvagnini
lunedì 23 luglio 2018
Recensione di Rudy Salvagnini
lunedì 23 luglio 2018

Trinity College, Dublino. Il professor Samuel Solomon chiede ai suoi studenti una proposta alternativa poetica all'inferno di Dante, di cui sono stati letti dei brani in aula. Il professore è molto popolare tra gli studenti e ha anche una relazione segreta con una delle sue studentesse, Beatriz. La ragazza però soffre la clandestinità della relazione e si fa promettere da Solomon che lui l'amerà per sempre. Ottenuta la promessa, Beatriz va in bagno e si taglia le vene, suicidandosi. Un anno dopo, Solomon è ancora devastato da quanto è successo. Racconta alla collega Susan Gilard - l'unica che gli dimostra simpatia e comprensione - lo strano e terrificante incubo che ha da circa tre settimane. Solomon è convinto che l'incubo non abbia niente a che fare con il lutto che l'ha colpito. Susan è più dubbiosa.

Le cose si complicano quando viene scoperto un delitto - una donna assassinata in modo rituale - del tutto simile a quello visto da Solomon nel suo incubo.

Inoltre, la foto della donna assassinata corrisponde alla donna che lui vede nell'incubo. Turbato dall'avvenimento, Solomon si intrufola di nascosto nella casa del delitto per scoprire qualche indizio che gli possa far capire cos'è successo e sorprende un'altra donna, Rachel, che è lì per lo stesso motivo: anche lei ha sognato l'omicidio. La ricerca di una spiegazione porterà alla scoperta del White Ring - un gruppo di studiosi dell'esoterico, ossessivamente dedito alla ricerca di prove dell'esistenza delle sette Muse mitologiche - e del micidiale oggetto dei suoi studi.

Il legame tra la creazione artistica e le sette Muse mitologiche è uno spunto interessante e inusuale, sviluppato in modo che faccia da motore per una vicenda cupa e misteriosa nella quale personaggi turbati e feriti dalla vita sono costretti ad affrontare qualcosa di più terribile della morte. Anche il concetto della potenza distruttiva delle parole e del fatto che la poesia possa essere un'arma terribile è stimolante, con la suggestione che qualcosa di ferale sia nascosto nelle alate poesie di tanti famosi scrittori. Tutto questo, però, nel film è più enunciato che giustificato o spiegato. Resta in superficie, senza andare in profondità, senza riuscire a dare un senso compiuto agli spunti suggeriti e accennati. La figura stessa delle Muse è lasciata un po' troppo nel vago, non tanto e non solo con riguardo alla loro singola presenza, ma soprattutto per quel che riguarda gli scopi che si prefiggono e i modi con cui intendono attuarli.

Balagueró si conferma uno degli autori di punta dell'horror di matrice ispanica: è dotato di uno stile sicuro e professionale, se non particolarmente innovativo, legato a un immaginario cupo e ossessivo che aderisce all'umore tetro della storia. Come sempre, inoltre, Balagueró si rivela un maestro nell'utilizzo di ambienti e scenografie allo scopo di creare un'atmosfera gotica di sicuro fascino visivo. In questo caso però, nell'adattare un romanzo dello scrittore cubano José Carlos Somoza, non riesce a trarne quel qualcosa di compiutamente originale che la materia avrebbe consentito. Se il film fosse riuscito a mantenere la forza narrativa del suo prologo - con l'atto autolesionistico compiuto dalla ragazza con scopi genuinamente misteriosi - sarebbe stato sicuramente migliore e più significativo.

La settima musa invece annacqua presto le sue caratteristiche più peculiari e si adagia nel sicuro meccanismo narrativo che vede una coppia di persone dedite a svelare un mistero - quale che sia - che li coinvolge. Sotto questi presupposti ed entro questi limiti, il film si lascia vedere e crea sufficiente tensione: il mistero è ben sostenuto e svela poco alla volta le trame soprannaturali che si annidano, non viste né sospettate, in mezzo alla realtà quotidiana a dirigere i destini degli ignari esseri umani. La storia è sufficientemente articolata, presenta qualche svolta riuscita e giunge a una conclusione forse non troppo sorprendente, ma comunque conseguente. I personaggi sono delineati in modo convenzionale e spiccio, ma sufficiente a farli seguire con una certa adesione e preoccupazione per il loro destino. Certo, pellicole stagionate ma sempre valide come Malpertuis di Harry Kümel o il fisheriano Lo sguardo che uccide avevano saputo sviluppare meglio - sotto profili ampiamente diversi - il tema della rivisitazione mitologica in chiave horror.

Il cast femminile presenta diversi volti noti: Franka Potente (Lola corre) è efficace in un importante ruolo di supporto, Leonor Watling (Son de mar) è significativa in una piccola parte, mentre la veterana Joanne Whalley (Scandal - Il caso Profumo) sprizza fascino macabro. Efficiente - anche se un po' incolore - la prova dei due protagonisti Elliott Cowan e Ana Ularu, mentre buca lo schermo Manuela Vellés, nella parte della giovane studentessa. Si rivede con piacere il glorioso Christopher Lloyd (Ritorno al futuro), nei panni di uno studioso che ha studiato forse troppo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 12 agosto 2018
Ashtray_Bliss

Le muse secondo la mitologia Greca che le ha partorite e regalate al mondo erano nove ed erano indissolubilmente legate al mondo dell'arte. Non a caso si è tramandato il detto di musa ispiratrice per qualsivoglia artista, dai pittori ai poeti ai musicisti. Le muse, eteree creature e divinità protettrici dell'arte e degli artisti, venerate al pari dei dodici dei [...] Vai alla recensione »

martedì 5 maggio 2020
elgatoloco

Con questo"Musa"(non"La settima", come nella traduzione italiana), Jaume Balaguerò, maestro catalano dell'horror fantastico compie qualche passo indietro. Traendo spunto da una"novela"(romanzo)dell'autore spagnolo José Carlos Somoza, "La dama numero trece"(la signora numero tredici)in questa produzione inter-europea(SPagna, Francia, Belgio, [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 agosto 2018
figliounico

 “Lasciate ogni speranza o voi che entrate”, citazione dall’inferno dantesco declamata nella scena iniziale in un’aula universitaria dal protagonista, Elliot Cowan, che potrebbe ambiguamente risuonare come monito allo spettatore, entrato in sala per vedere un horror, come uno della serie dei REC, o un thriller alla Balagueró come il bellissimo Bed time ed invece, [...] Vai alla recensione »

martedì 8 dicembre 2020
irretendo

Il cinema non è forse quella fabbrica dei sogni dove possiamo immergerci per credere di aver viaggiato per qualche ora al di là della nosta vita quotidiana? Se questo è vero, siamo qui di fronte a un prodotto di alto artigianato dove tutto funziona al meglio - recitazione, scene, fotografia, accompagnamento musicale, montaggio - tranne ciò che dovrebbe essere fondamentale, [...] Vai alla recensione »

martedì 8 dicembre 2020
irretendo

Il cinema non è forse quella fabbrica dei sogni dove possiamo immergerci per credere di aver viaggiato per qualche ora al di là della nosta vita quotidiana? Se questo è vero, siamo qui di fronte a un prodotto di alto artigianato dove tutto funziona al meglio - recitazione, scene, fotografia, accompagnamento musicale, montaggio - tranne ciò che dovrebbe essere fondamentale, [...] Vai alla recensione »

domenica 5 agosto 2018
ralphscott

Tre stelle e mezza. Balaguerò si conferma un ottimo visionario. Storia originale e ben sceneggiata,ricca di colpi di scena. Una favola nera affascinante,con andamento elittico che porta ad un finale emozionante e crudele. Le Muse sono spietate,subdole e pericolose. Mi hanno evocato le streghe di alcuni film di D.Argento (Suspiria,Inferno).   

martedì 8 dicembre 2020
irretendo

Il cinema non è forse quella fabbrica dei sogni in cui per qualche ora possiamo immergerci e credere di aver viaggiato? Beh, se questo è vero, siamo di fronte a un prodotto di alto artigianato dove tutto funziona al meglio - recitazione, scene, fotografia, montaggio - tranne ciò che dovrebbe essere fondamentale: una sceneggiatura con un senso compiuto e una sua coerenza interna. [...] Vai alla recensione »

mercoledì 6 maggio 2020
toty bottalla

Un racconto estenuante: Lento, lungo e improbabile che rende il lavoro di Balaguerò troppo complicato e pesante alla visione, la trama ondeggia tra sacro e profano risultando confusa e inafferrabile con troppi elementi ingarbugliati, un film che non ti prende e non convince, ma poi diciamoci la verità, quanti di noi si andrebbero a cacciare nei guai occulti quando la vita è già [...] Vai alla recensione »

Frasi
- Hai sognato una cosa che stava per succedere prima che accadesse: si chiama sogno premonitore!
Una frase di Susan Gilard (Franka Potente)
dal film La settima musa - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 23 agosto 2018
Maurizio Acerbi
Il Giornale

Un horror che ha, come protagoniste, le Muse, fonte di ispirazione per scrittori e artisti. Divinità che il film ipotizza esistenti e non propriamente socievoli. Lo scoprirà il professor Solomon, dopo che uno strano sogno premonitore Io porterà sul luogo di un delitto. Chi è la ragazza che ha avuto lo stesso incubo? Idea originale, potenzialmente da cult, che, però, viene trattata con sufficienza e [...] Vai alla recensione »

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