Un argomento delicato, quello degli esodati, Si sarebbe potuti cadere in facili retoriche o sensazionalismi patetici. Il regista Ciro Formisano sceglie, per fortuna, i toni della delicatezza, e lo fa attraverso le parole e gli sguardi di Francesca (la straordinaria Daniela Poggi), una delle 400.000 vittime della Riforma Fornero. Francesca è costretta, suo malgrado, a chiedere l'elemosina a Piazza della Repubblica. Non ci sta ad apparire come una "pezzente", decide di preservare la propria dignità: ringrazia chiunque decida di aiutarla, non alza mai i toni della voce, eppure è consapevole che, la sua condizione, non è dovuta a lei, ma a chi ci guida. Quello che fa è doveroso: la donna ha a suo carico una nipote che, come tutte le adolescenti, sembra non capire (o, forse, semplicemente, non accettare).
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Un argomento delicato, quello degli esodati, Si sarebbe potuti cadere in facili retoriche o sensazionalismi patetici. Il regista Ciro Formisano sceglie, per fortuna, i toni della delicatezza, e lo fa attraverso le parole e gli sguardi di Francesca (la straordinaria Daniela Poggi), una delle 400.000 vittime della Riforma Fornero. Francesca è costretta, suo malgrado, a chiedere l'elemosina a Piazza della Repubblica. Non ci sta ad apparire come una "pezzente", decide di preservare la propria dignità: ringrazia chiunque decida di aiutarla, non alza mai i toni della voce, eppure è consapevole che, la sua condizione, non è dovuta a lei, ma a chi ci guida. Quello che fa è doveroso: la donna ha a suo carico una nipote che, come tutte le adolescenti, sembra non capire (o, forse, semplicemente, non accettare). Il regista, attraverso la sceneggiatura, si schiera, lancia accuse. E' ammirevole il suo coraggio e la presa di posizione. Attorno a Francesca si muovono tante figure che le lanciano messaggi, che la aiutano a comprendere. Peter (David White) le si avvicina ogni giorno, le regala un sorriso. Empaticamente le è vicino. Perché, nella vita, non tutte le persone sono cattive ... spiragli di positività. "L'esodo" è un film indipendente, quindi: libero, onesto, sincero. Necessario. La regia di Formisano è fluida, schietta, essenziale. Detto della Poggi, mi piace ricordare anche le bravissime Rosaria De Cicco (nel ruolo di una zingara impicciona, che infastidisce la protagonista) e Cinzia Mirabella (la signora del Burraco). Ho visto il film mercoledì sera, a Caserta. In sala il regista e una parte del cast. Un bel pubblico partecipe. Auguro al progetto una distribuzione meritevole, perché film come questi vanno visti: ci si arrabbia, ci si indigna, è vero...ma le lotte (ce lo insegna Francesca) sono doverose, se vogliamo far cambiare le cose.
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