Titolo internazionale | Equilibrium |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Vincenzo Marra |
Attori | Mimmo Borrelli, Roberto Del Gaudio, Lucio Giannetti, Giuseppe D'Ambrosio Francesca Zazzera, Autilia Ranieri, Paolo Sassanelli, Astrid Meloni, Francesco Pio Romano, Sergio Del Prete, Luigi Chiocca, Vincenza Modica. |
Uscita | giovedì 21 settembre 2017 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,16 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 settembre 2017
Una storia commovente che parla di umanità e della forza di difendere la propria fede davanti al dolore. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office L'equilibrio ha incassato 94,9 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Don Giuseppe, parroco a Roma, chiede di essere trasferito nella sua terra d'origine, la Campania, e la sua richiesta viene accolta: prenderà il posto di Don Antonio, che sovrintende la parrocchia di un paesino del napoletano con grande entusiasmo, ed è molto apprezzato dai fedeli. Appena arrivato Don Giuseppe si scontra con l'ostilità di suor Antonietta, braccio destro di Don Antonio, e si imbatte in Assunta, una giovane donna che nasconde un doloroso segreto. In breve dovrà decidere se lasciarsi coinvolgere dai problemi che affliggono i parrocchiani o "farsi i fatti propri", come lo invitano a fare coloro che collaborano a vari livelli con la malavita locale.
Nel suo tradizionale stile nitido, Vincenzo Marra affronta uno degli argomenti più spinosi nell'Italia cattolica: il ruolo della Chiesa nel rapporto con la malavita organizzata. E lo fa al grado zero, raccontando una figura di sacerdote discreta e pragmatica, che affronta i problemi che incontra uno alla volta, rimboccandosi le maniche, e assumendosi la responsabilità di ogni sua azione.
La traiettoria narrativa è, come sempre in Marra, spietata nella sua lucidità: ai compiacimenti e ai fronzoli il regista-sceneggiatore preferisce lo sguardo dritto, la chiarezza nel raccontare un mondo che "quest'è", da molto tempo, e non ha alcuna intenzione di cambiare. Si intuisce il suo dolore nel raccontare di un luogo in cui la Chiesa si scaglia solo contro quelle sacche di malaffare che hanno perso interesse, agli occhi del malaffare: dunque è lecito combattere apertamente i rifiuti tossici interrati ma non la droga spacciata alla luce del sole. Marra racconta un luogo in cui chi "non si arrende mai" passa da matto suicida, è un disturbo alla quiete pubblica, e dimostra di non saper mantenere quell'equilibrio cui fa cenno il titolo: il che, in Italia, significa voltare la testa dall'altra parte davanti ai problemi e alle responsabilità.
L'equilibrio vero è totalmente assente da una situazione sociale in cui tutto pende dalla parte della criminalità, da cui dipendono la sicurezza, il lavoro, il futuro della comunità. Il grande assente, nella diocesi di Don Giuseppe come in gran parte del Sud del Paese, è lo Stato: un convitato di pietra sostituito simbolicamente da una capra che pascola indisturbata all'interno di un campetto sportivo, mandando chiaro il messaggio alle giovani generazioni - casomai avessero qualche velleità rivoluzionaria - su chi comanda in quei luoghi, e chi non verrà mai a fermarlo.
Il film dimostra due caratteri quelli di Don Antonio, molto rassicurante per la comunità parrocchiale, ben accettato, perchè non rompe nessun equilibrio, limitandosi a colpevolizzare su un male più esteso, quello ambientale e quella di Don Giuseppe che al contrario, vorrebbe con le sue sole forze dotate di generosità e di amore verso gli altri, come lui stesso dice [...] Vai alla recensione »
"L'Equilibrio" è la capacità di barcamenarsi nelle situazioni senza prendere alcuna posizione netta e, se possibile, di cercare di non sollevare problematiche o discussioni. Ed è quello che viene consigliato al giovane parroco che da Roma si fa trasferire, armato di buona volontà, nella Chiesa di un paesino della Campania.
"L'equilibrio" è un film con alcuni buchi di sceneggiatura e tanti, tantissimi luoghi comuni. Poi, francamente, il "Gomorra style" (che altro non è che un Neorealismo in salsa partenopea) inizia a stufare. Se volete vedere due piccoli film molto più belli di questo e precedenti di una decina d'anni, vi consiglio il durissimo "Certi bambini" [...] Vai alla recensione »
"L'equilibrio" è un film con alcuni buchi di sceneggiatura e tanti, tantissimi luoghi comuni. Poi, francamente, il "Gomorra style" (che altro non è che un Neorealismo in salsa partenopea) inizia a stufare. Se volete vedere due piccoli film molto più belli di questo e precedenti di una decina d'anni, vi consiglio il durissimo "Certi bambini" [...] Vai alla recensione »
Il film equilibrio è un film forte . Mentre guardi il film ti arrivano tante emozioni , rabbia incredibilità, impotenza. Gli attori molto bravi voto 8
Nella Terra dei Fuochi si confrontano due maniere di fare il prete di frontiera. Quella di don Antonio, parroco uscente perché promosso a più alto incarico a Roma, figura autorevole, in prima linea contro il traffico di rifiuti tossici, pronto in nome di questo obiettivo primario a chiudere gli occhi su altre innumerevoli storture. E quella del più giovane don Giuseppe, che da Roma ha chiesto di tornare [...] Vai alla recensione »
Nella parrocchia in provincia di Napoli, tra degrado ambientale e strapotere camorristico, la coerenza non è sempre praticabile. Anzi. Il rischio è che facendo del bene le cose peggiorino, rafforzando un sistema di soprusi e connivenze che, come una bestia ferita, reagirà in maniera violenta. Per questo la scelta di Don Giuseppe (Mimmo Borrelli), appena arrivato nella chiesa di frontiera e deciso ad [...] Vai alla recensione »