Charley Thompson |
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Un film di Andrew Haigh.
Con Charlie Plummer, Steve Buscemi, Chloë Sevigny, Travis Fimmel.
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Titolo originale Lean On Pete.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 121 min.
- Gran Bretagna 2017.
- Teodora Film
uscita giovedì 5 aprile 2018.
MYMONETRO
Charley Thompson
valutazione media:
2,92
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Tutto bene, ma se non hai soldidi cardclauFeedback: 10993 | altri commenti e recensioni di cardclau |
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domenica 15 aprile 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Negli ultimi tempi abbiamo avuto la possibilità di vedere diversi film sull'altra faccia dell'america. Quella della povertà, della mancanza di opportunità, dei falliti, dell'assenza di una vera rete familiare, della malattia mentale, dello strapotere dello status quo, ma anche della solidarietà. Detroit, Tre manifesti ad Ebing, Missouri, Un sogno chiamato Florida, ..., ne sono un esempio. Charley Thompson racconta la storia di un adolescente, che affronta un viaggio attraverso gli Stati Uniti, meno dotato di Ulisse nell'Odissea perché senza compagni, alla ricerca dell'unico riferimento affettivo che gli è rimasto, sua zia Martha, dopo la morte del padre. Charley ha vissuto un terribile svantaggio nella sua infanzia, è stato abbandonato totalmente dalla madre che se ne è andata facendo perdere le tracce, e un incredibile vantaggio, perché suo padre l'ha sempre, e veramente, voluto con se, malgrado le sue "imperfezioni", senza per questo vituperarne la madre e il suo abbandono, anzi cercando di far comprendere a Charley che sua madre era una donna particolarmente "irrequieta". Charley quindi non ne viene fuori come uno psicopatico anaffettivo, ma come un bell'adolescente, per quanto incerto per l'assenza o precarietà di figure genitoriali, che cerca di darsi da fare, anche facendo da padre al padre, sebbene non possa abbandonarsi all'affetto perché deprivato. Sempre con l'idea che sia di troppo, di disturbo, che non sia voluto. Come ogni Odissea che si rispetti, ne succedono di tutti i colori. Ma la fortuna vuole che parta bene, trova un lavoretto da un allevatore di cavalli da corsa, e prendendosi cura di un cavallo, riesce a prendersi cura di se. Col quale, in pericolo perché non essendo più produttivo malgrado la spemitura farmacologica e non, affronta il viaggio. Che alla fine, giunge alla sua Itaca.
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