portierevolante
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sabato 10 marzo 2018
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beauty shop versione italiana
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Davvero molto simile a "Beauty Shop"con protagonista Queen Latifah e che era un prodotto notevolmente migliore di questo. La buona partenza della pellicola nostrana ad un certo punto scade nella confusione,per essere precisi dall'arrivo della troupe televisiva in poi, tuttavia ci sono diversi elementi positivi. La freschezza di fondo,i personaggi tutti davvero simpatici e la voglia di non arrendersi mai nonostante le difficoltà di fondo. Pur non sfiorando mai il grande cinema di qualità e con una quantità di stereotipi sopra la media,il risultato finale è comunque godibile e sicuramente non noioso.
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fabrizio friuli
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domenica 26 giugno 2022
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così così
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Nel capoluogo della Campania una bella e intraprendente donna di nome Rosa , dopo essere stata molestata da un viscido soggetto di nome Lello sul posto di lavoro , prende la decisione di dimettersi e di divenire lei stessa una parrucchiera ed aprire un proprio salone di bellezza facendosi aiutare da due amiche fidate e poi da altre persone assunte , però , deve scontrarsi con i suoi avversari che faranno di tutto per gettarlo il fango addosso ed uno di loro compirà verso la fine della storia un ' azione scellerata.
Il regista Stefano Incerti ha girato una commedia dove è possibile notare le celebrità della rinomata serie TV conosciuta come Gomorra : Pina Turco , Cristina Donadio , Arturo Muselli , e poi Massimiliano Gallo , il fratello di Giancarlo Gallo , e nessuno di loro è stato penoso nell' interpretazione, anche se i personaggi non sono esattamente dei soggetti molto originali, ed è lecito soffermarsi sul personaggio che viene impersonato da Arturo Muselli , dato che risulta essere una sorta di incrocio tra un omosessuale stereotipato ed una celebrità fallita , ed il suo vestiario è quello dii un pagliaccio del Circo Togni , e si rivela essere un disonesto che ruba gli incassi del negozio dove lavora , altri personaggisu cui bisogna soffermarsi sono Lello e Salvatore, Lello è un personaggio negativo presentato con una barba nera e i capelli biondi sicuramente tinti ( e tale aspetto rende il personaggio un essere grottesco) invece il personaggio positivo impersonato da Massimiliano Gallo ha dei baffi che ricordano quelli del motociclista dei Village People, ed il suo nome è Salvatore.
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Nel capoluogo della Campania una bella e intraprendente donna di nome Rosa , dopo essere stata molestata da un viscido soggetto di nome Lello sul posto di lavoro , prende la decisione di dimettersi e di divenire lei stessa una parrucchiera ed aprire un proprio salone di bellezza facendosi aiutare da due amiche fidate e poi da altre persone assunte , però , deve scontrarsi con i suoi avversari che faranno di tutto per gettarlo il fango addosso ed uno di loro compirà verso la fine della storia un ' azione scellerata.
Il regista Stefano Incerti ha girato una commedia dove è possibile notare le celebrità della rinomata serie TV conosciuta come Gomorra : Pina Turco , Cristina Donadio , Arturo Muselli , e poi Massimiliano Gallo , il fratello di Giancarlo Gallo , e nessuno di loro è stato penoso nell' interpretazione, anche se i personaggi non sono esattamente dei soggetti molto originali, ed è lecito soffermarsi sul personaggio che viene impersonato da Arturo Muselli , dato che risulta essere una sorta di incrocio tra un omosessuale stereotipato ed una celebrità fallita , ed il suo vestiario è quello dii un pagliaccio del Circo Togni , e si rivela essere un disonesto che ruba gli incassi del negozio dove lavora , altri personaggisu cui bisogna soffermarsi sono Lello e Salvatore, Lello è un personaggio negativo presentato con una barba nera e i capelli biondi sicuramente tinti ( e tale aspetto rende il personaggio un essere grottesco) invece il personaggio positivo impersonato da Massimiliano Gallo ha dei baffi che ricordano quelli del motociclista dei Village People, ed il suo nome è Salvatore. La parrucchiera consiste in un riadattamento della commedia statunitense Beauty Shop del 2005 , ed il nome del regista è Bille Woodruff , la sceneggiatura del film è del regista stesso ( Stefano Incerti ) ed è stato affiancato da Teresa Ciabatti , Mara Fondacaro e Marianna Garofano , ed essa non è una sceneggiatura di alto livello , bensì riesce a rasentare la sufficienza, e nulla di più. Una scena che riesce a strappare un sorriso è la scena dove il personaggio trans del film dice che lei , vedendo sé stessa ed altri soggetti " bizzarri " nella nuova attività di Rosa , dice che loro , tutti insieme sembrano la Famiglia Addams. Nel complesso , la parrucchiera non è un film di caccia ( per non usare la parola volgare che inizia con la lettera M ) però , non è certo un film da vedere con frequenza ed apprezzare , si può definire un semplice filmetto , e questo filmetto sfrutta la visibilità che Napoli ha ottenuto dopo il successo di Gomorra.
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beppe65
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sabato 21 ottobre 2017
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parla napoli
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Un film che non parla di Napoli ma in cui parla Napoli. Si respira la città partenopea dai ritmi, dalle musiche (davvero molto belle), dai colori e dai dialoghi. Se la trama non è particolarmente coinvolgente (risente un po' di eccessiva staticità) la fotografia e la recitazione, nonchè la caratterizzazione e lo spessore dei personaggi (estremamente riuscite) sopperiscono alla caducità della storia. Ne viene fuori un film leggero e leggiadro con spunti di riflessione e punti di drammaticità di notevole intensità. E' una commedia ma non si ride, e non è un grosso problema. E' commedia quello che ci lascia lo spazio per riflettere, considerare, soppesare.
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Un film che non parla di Napoli ma in cui parla Napoli. Si respira la città partenopea dai ritmi, dalle musiche (davvero molto belle), dai colori e dai dialoghi. Se la trama non è particolarmente coinvolgente (risente un po' di eccessiva staticità) la fotografia e la recitazione, nonchè la caratterizzazione e lo spessore dei personaggi (estremamente riuscite) sopperiscono alla caducità della storia. Ne viene fuori un film leggero e leggiadro con spunti di riflessione e punti di drammaticità di notevole intensità. E' una commedia ma non si ride, e non è un grosso problema. E' commedia quello che ci lascia lo spazio per riflettere, considerare, soppesare. E' commedia anche la nostra vita, quando non si trasforma in tragedia. E se come sfondo c'è Napoli, con il suo folklore e con il suo vociare, tutto diventa più colorato e godibile, sempre in bilico tra farsa e dramma. Un ottimo film italiano.
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