The Broken Key

Non ritenngo di essere un esperto di cinema (mi occupo in verità di fotografia), né seguo particolarmente il genere del film in questione, ma devo dire che ho trovato la regia di The Broken Key davvero fantastica e una fotografia di uguale livello. Complimenti davvero!

Per quanto riguarda la tecnologia che si vede nel film, credo che sia in generale perfettamente compatibile con una previsione al 2033 ed è bellissimo il contrasto creato con le scene girate quasi sempre in edifici “d’epoca” e con arredi intonati.  Insomma, mi è piaciuto molto questo “contrasto temporale” che in verità è gestito con grande leggerezza (non è infatti mai pensante come lo è stato ad esempio in Brazil di Terry Gilliam). Su un paio di punti però mi sentirei di esprimere una critica: (1) le auto; nel 2033 sicuramente i sistemi ADAS (guida autonoma) saranno una caratteristica comune di quasi tutti i veicoli (si pensa che le auto ADAS cominceranno a circolare regolarmente a partire dal 2026), ma il film sembra ignorare questa previsione. (2) Il satellite di telecomunicazioni, quello rappresentato nel film, volendo fare i pignoli, sembra un progetto anni ‘80 di stazione spaziale non permanentemente abitata (...un progetto tra l'altro a cui ho lavorato), e non un satellite di telecomunicazioni, appunto. Ma forse il regista voleva dare proprio quest’immagine…

Dimenticavo…. Bellissimo nella sceneggiatura il richiamo alla Divina Commedia, con Dante/Arthur e Beatrice/Sarah che percorrono il tragitto dagl’inferi al paradiso, perdite di coscienza comprese.