Ok, lo ammetto, parto avvantaggiata poichè ho avuto modo di guardare il film in lingua originale circa un mese fa. Premetto che non sono un'intenditrice di cinema spagnolo, nè tanto meno conoscevo gli attori e la regista della pellicola, ma mi appaiono abbastanza evidenti i richiami Almodovariani, a partire dal susseguirsi di scene grottesche che portano lo spettatore sull'orlo di una crisi di nervi.
Detto questo, mi verrebbe da utilizzare il termine pièce teatrale per definire il film in questione, in quanto, ad esclusione delle prime scene e di un paio di piccoli ritagli a fine storia, il resto della scenografia si snoda sullo stesso palcoscenico e nel medesimo tempo, la notte appunto del delitto.
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Ok, lo ammetto, parto avvantaggiata poichè ho avuto modo di guardare il film in lingua originale circa un mese fa. Premetto che non sono un'intenditrice di cinema spagnolo, nè tanto meno conoscevo gli attori e la regista della pellicola, ma mi appaiono abbastanza evidenti i richiami Almodovariani, a partire dal susseguirsi di scene grottesche che portano lo spettatore sull'orlo di una crisi di nervi.
Detto questo, mi verrebbe da utilizzare il termine pièce teatrale per definire il film in questione, in quanto, ad esclusione delle prime scene e di un paio di piccoli ritagli a fine storia, il resto della scenografia si snoda sullo stesso palcoscenico e nel medesimo tempo, la notte appunto del delitto. Ed in fondo, il rimando al teatro è evidente anche nell'intro della pellicola: l'attrice protagonista, che è poi l'attrice che porterà in scena l'omicidio dell'ex marito, non riesce ad arrivare in tempo all'incontro prefissato poichè impegnata in un'audizione teatrale. Un classico teatro nel teatro, complicato nel più complesso teatro nel teatro nel teatro. Tutti fingono, tutti sono attori, la finzione fa da padrona. Sullo sfondo, a mio avviso, una piccola rappresentazione della società moderna e soprattutto spagnola, un confuso mix di famiglie allargate, diverse tipologie di sessualità, maschere e insodisfazioni personali. Credo ci sia anche una vena critica nell'ostentazione, tipicamente contemporanea, di un'eccessiva armonia in questo subbuglio di legami e di sentimenti, in cui i protagonisti giocano a mostrare tranquillità laddove invece non esiste.
Le emozioni sicurmente non mancano, la sceneggiatura riesce a manovrare lo spettatore fino alla fine, facendogli quasi credere che non si tratti di una black comedy, ma di un noir vero e proprio. Un'ottimo insieme di ansie, colpi di scena e risate (grottesche)...quindi, buon omicidio!
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