Disobedience

Come cardclau penso che il tema dell'amore lesbico, pur essendo uno dei temi, e pur prendendo una parte significativa dell'attenzione, sia uno fra i temi che questo film affronta.

Il tema dell'assenza del padre, sottolinea cardclau, il tema della libertà di scegliere, il tema dell'amicizia più forte ancora della convenzionalità di relazioni istituzionalizzate, il tema dell'ortodossia.

Fra questi ciò che a me ha colpito di più è il tema della libertà di scelta, che si apre col discorso del rabbino Rav Krushka e si chiude con le parole del discorso di commiato di Dovid. E che sta nelle vite di Ronit e di Esti, e le interroga. Prime fra le componenti di quella comunità capaci di interrogarsi e di rispondere, anche se nella loro fragilità, semplicemente fragilità umana.

There's nothing so tender or truthful as the true feeling of being free. Free to choose.
dice Dovid nel suo discorso, mentre è devastato da quello che sta accadendo nella sua vita, mentre si è infranta la sua relazione d'amore, mentre sta rinunciando a ciò per cui ha impegnato tutto sè stesso fino a quel punto della sua vita.

Alone among all the creatures we have free will.
We hang suspended between the clarity of the angels and the desires of the beasts.
Hashem gave us choice, which is both a privilege and a burden.
We must then choose the tangled life we live.
dice Rav Krushka nel suo discorso di apertura, prima di morire davanti a Dovid e a tutta la comunità.

Scelte difficili che ci impegnano, nelle loro conseguenze. Che sono difficili da discernere, sì, nelle nostre vite ingarbugliate, immersi nel mistero che ci costituisce e che costituisce le relazioni che abitiamo con gli altri.
Scelte difficili, ma senza cui non siamo uomini e donne.

Il tema dell'autodeterminazione delle persone con disabilità intellettiva si connette nel mio vissuto a tutto questo. Quasi una coincidenza che nel film il tema della scelta sia così centrale.

Le coincidenze mi colpiscono sempre.

Scelta come umanità. Da riconoscere per sè, da riconoscere negli altri, anche in coloro la cui espressione di libertà è così difficile cogliere e promuovere.