Cell Block 99: Nessuno può fermarmi

Un film che non vale assolutamente la pena di vedere. Per essere il suo un film con una trama degna di un thrilleraccio di serie B, il regista-sceneggiatore è riuscito a toppare praticamente ovunque, regalandoci tutta una prima ora di film lenta e noiosa, dove non accade granché e dove si assiste a una sparatoria abbastanza imbarazzante.
Una volta incarcerato, il protagonista scopre che sua moglie è stata rapita e per salvarla è necessario che sia trasferito in un altro carcere dove deve eliminare un tizio. Fine. Quindi possiamo dire che il film vero e proprio comincia dopo un'ora, dove assistiamo finalmente a qualche scena d'azione condita da uno splatter abbastanza stomachevole e da atteggiamenti da "duro" che fino a questo momento non si erano visti (più o meno nel momento in cui il protagonista si ricorda all'improvviso di essere un ex pugile).
Quando si arriva al finale, decisamente ovvio, non si è per nulla soddisfatti proprio per le lentezza e la noia mortale di tutto il resto del film che non ti fa godere dell'opera: che senso ha infarcire il film di tutti i cliché del peggior thriller (daje con i carcerati ispanici!!) se poi non riesci a creare quella tensione che dovrebbe distoglierti dall'impulso di cambiare film?
La regia poi continua a propinarci inquadrature un po' pretenziose (i corridoi della prigione costantemente scorciati... praticamente tutte le scene di scazzottamento sono a camera fissa e nel silenzio più totale... ma allora volete farmi dormire) miste ad altre assolutamente anonime. Insomma, che film sto guardando? Se il regista pretende di essere "autoriale" allora si può tranquillamente definire un simil-Tarantino senza stile, senza mordente e che si prende un po' troppo sul serio...