Blade Runner 2049 |
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Un film di Denis Villeneuve.
Con Ryan Gosling, Harrison Ford, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Robin Wright.
continua»
Titolo originale Blade Runner 2049.
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 152 min.
- USA 2017.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 5 ottobre 2017.
MYMONETRO
Blade Runner 2049
valutazione media:
3,26
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Ottimo lavoro.di IuriVFeedback: 19621 | altri commenti e recensioni di IuriV |
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venerdì 27 ottobre 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sorprendentemente un gran bel film. Pur senza poter offrire l'impatto culturale del suo illustre genitore, ovviamente, il progetto 2049 funziona molto bene. Lo fa innanzitutto perché Villeneuve si dimostra rispettoso dell'originale, senza per questo rinunciare a un po' di stile personale. Il regista sceglie di restare legato alla visione di Scott, tentando di evolverla senza stravolgerla. Scelta che impone qualche passaggio anacronistico forse (sorry Atari, cit.), ma che restituisce intatto il fascino di Blade Rinner. Alcuni momenti sono da bocca aperta, per come la scenografia interagisce con i personaggi. 2049 si gioca bene le sue carte anche da un punto di vista narrativo: una trama leggermente più lineare e una sceneggiatura onesta, fanno da corollario a una storia forse meno intrisa di filosofia rispetto al primo film, ma comunque non priva di interessanti spunti di riflessione (la love story tra entità sintetiche differenti è qualcosa di intrigante per davvero). Gli esseri organici quasi spariscono dalla vicenda per lasciare spazio a una generazione di replicanti evoluta e in grado di sostituire l'umanità anche di fronte agli spettatori. La scelta di Gosling, in questo senso, mi è parsa azzeccata: l'attore con il suo scarso campionario di espressioni, ma aiutato da un magnetismo non comune, regge bene il ruolo principale della pellicola. Mi piacerebbe dire lo stesso di Jared Leto, o quantomeno del personaggio che è stato scritto per lui. Wallace è una sorta di santone pieno di stereotipi il cui compito è poco approfondito e suona tanto di già sentito. Del resto le imperfezioni non mancano in questo film; in particolare ho notato una certa tendenza a inserire argomenti poco attinenti al succo centrale della trama, come, ad esempio, tutto il discorso sul black out, gettato li quasi solo per raccontare un contesto. Al di la di questo, 2049 regge il confronto alla grande. Non mi aspettavo un risultato così soddifsfacente per un'operazione tanto rischiosa. La coppia Scott -Villeneuve ha dimostrato che non esistono mostri sacri che non possono essere ripresi in mano, a patto di farlo con la giusta mentalità. Mi piacerebbe molto che la chiudessero qui, con quel finale semi-aperto e molto evocativo, lasciando agli spettatori il compito di immaginare l'eventuale evoluzione degli avvenimenti. Ma ho molta paura che la serialità s impadronirà anche di questo brand. E io la serialità la odio.
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