Babylon Sisters |
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Un film di Gigi Roccati.
Con Amber Dutta, Nav Ghotra, Rahul Dutta, Nives Ivankovic, Lucia Mascino.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 85 min.
- Italia, Croazia 2017.
- Lo Scrittoio
uscita giovedì 28 settembre 2017.
MYMONETRO
Babylon Sisters
valutazione media:
2,70
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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"Babylon Sisters" solo con le donne si cambia musica
di Arianna Finos La Repubblica
La palazzina nella periferia portuale di Trieste è fatiscente, ma è l'unica casa che hanno. Quando arriva lo sfratto, le quattro famiglie di immigrati indiani, cinesi, croati e turchi si ritrovano a condividere la sorte insieme all'unico inquilino italiano, un professore misantropo. Solo un'alleanza tutta femminile potrà capovolgere un destino apparentemente segnato.
Babylon Sisters di Gigi Roccati è un film - una bella sorpresa italiana che vedremo in primavera - che unisce una profonda anima musicale a uno sguardo realistico sulla realtà, aggiungendo tocchi di umorismo. Girato nel quartiere triestino di Ponziana, è liberamente tratto dal romanzo Amiche per la pelle di Laila Wadia, scrittrice indiana, triestina d'adozione. Spiega Roccati: «Il film è nato dall'urgenza di raccontare la realtà attraverso una storia di riscatto, musica, danza. Perché sarà il talento di Shanti, casalinga e madre devota che canta e balla come una diva di Bollywood, a regalare al gruppo la prospettiva di un reddito: una scuola di ballo di quartiere». Babylon Sisters è un musical e molto altro: «Inizia come una storia di sfratto e diventa una favola musicale. Per compensare una storia di buoni sentimenti, ho scelto un linguaggio visivo più realistico e crudo, retaggio del mio passato da documentarista. Negli anni passati in Medio oriente - ha vissuto cinque anni a Beirut e vinto il premio di Rai e Ministero della difesa con il documentario La strada per Kabul - ho imparato a prendere decisioni in fretta. Mi piace pensare a Babylon Sisters come a un incontro tra Little Miss Sunshine e Amores perros ». La colonna sonora è affidata a Peppe Voltarelli che nel film interpreta il turco Besim: «L'ho sfidato - racconta il regista - a non puntare solo sulla propria musica, ha composto due brani con la cantante turca Yasemin Sonnino poi ha creato un pezzo metal e la canzone bollywoodiana per Shanti. Unica eccezione alla colonna sonora originale, i brani di Monaci del surf e gli LN Ripley».
Babylon Sisters si muove tra finzione e realtà: molti interpreti hanno portato sul set una parte del proprio vissuto. Le storie personali della famiglia Kumar hanno contribuito alla stesura finale della sceneggiatura. Particolarmente rischiosa era la scelta degli interpreti. «Accanto a Renato Carpentieri, il burbero, e Lucia Mascino, l'attivista per le donne - racconta Roccati - abbiamo voluto Nav Gotra, studentessa a Firenze, e le abbiamo affiancato come figlia Aber Diutta, la piccola star di Italia's Got Talent 2015 e il vero padre Rahul Dutta che, come il personaggio, ha un passato di frustrazione: ha studiato economia e in Italia ha lavorato come buttafuori. La coppia cinese è composta da un disoccupato e una ristoratrice. E poi ci sono la cantante turca Yasemin Sannino e l'attrice croata Nives Ivankovic».
L'altra protagonista della storia è la scalcinata palazzina a Ponziana «quartiere difficile ma di grande ricchezza umana. Con l'aiuto delle istituzioni abbiamo individuato la palazzina ma anche scoperto che esisteva una squadra di ballo latinoamericano che faceva spettacoli nel quartiere. Abbiamo pescato lì molti personaggi minori, le ballerine, le vecchine del coro. Sul set nella palazzina - ricorda Roccati - in cui gli attori hanno vissuto davvero per un mese regalando ai cibi, alle cucine, agli oggetti un sapore di verità, sono nate amicizie, scambi, solidarietà, integrazione vera e gioiosa». Il film arriva in un presente difficile, «i fatti di Parigi hanno regalato più forza alla nostra idea che l'unica forma di convivenza pacifica sia nella coesistenza, nella condivisione. La chiave dell'amore è quella che scegliamo per guardare il mondo. In questa fase storica le donne sono le più coraggiose, capaci di portare avanti la loro emancipazione, ma anche di ricostruire tessuti sociali devastati. La storia di Babylon Sisters mi è sembrata esemplare anche in questo senso».
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