Nicola Cupperi
Film TV
Berlino, 1929. Mancano cinque settimane allo scoppio della Grande depressione, la crisi globale della borsa valori che metterà in ginocchio l'economia e la pace sociale della Repubblica di Weimar, creando l'humus ideale per l'ascesa al potere del Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori e tutto l'orrore che ne consegue. Hitler, però, è ancora lontano. Appare ai margini dell'inquadratura, nel quadro appeso al muro del seminterrato in cui tira a campare uno dei tanti lavoratori insoddisfatti, sedotti dalla promessa di una rivoluzione popolare i cui fili vengono invece tirati nell'ombra della stanza dei bottoni, dove i vertici di industria, esercito e polizia continuano a progettare la restaurazione monarchica, ignari del mostro che nel frattempo stanno inconsapevolmente nutrendo. [...]
di Nicola Cupperi, articolo completo (1705 caratteri spazi inclusi) su Film TV 28 aprile 2020
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