Con vendette e cambi di sesso la storia del killer sembra una paraodia
di Roberto Nepoti La Repubblica
Annunciato per l'estate scorsa, un film più volte rinviato: e si capisce perché. Non basta l'età - 75 anni- a spiegare il declino di Walter Hill, regista americano trai migliori dei Seventies: Clint Eastwood ha dodici anni più di lui e non perde un colpo. Adattando un comic-book di cui è co-autore, Hill racconta la storia di Frank, assassino a pagamento sottoposto, per vendetta, a un intervento chirurgico che lo ha reso donna. Non meno vendicativo, il killer trans diventa una nemesi. La sceneggiatura assembla conversazioni tra la dottoressa Jane, che lo ha operato, e un altro medico (dove ogni cosa viene ripetuta tre o quattro volte) con sequenze d'azione ai minimi sindacali. Ne deriva una grave carenza di ritmo, mentre il film sembra interrogarsi su quale direzione prendere. Però l'aspetto più imbarazzante riguarda Michelle Rodriguez, che neppure lo spettatore più credulone scambierebbe per un uomo. Vedendola con la barba e un pene di caucciù, ti chiedi se non stai assistendo a una parodia.
Da La Repubblica, 19 ottobre 2017
di Roberto Nepoti, 19 ottobre 2017
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