Il tuo ultimo sguardo

Questa non riuscita quinta pellicola da regista di Sean Penn, si sviluppa nell’intreccio di vari piani temporali e procede in sospensione tra il crudo realismo del conflitto in Africa e la visione in soggettiva della protagonista, tra tese scene di violenza e stucchevoli momenti di lirismo o imbarazzante sentimentalismo. Però nel complesso, malgrado i nobili intenti, il risultato è confuso, ridondante, improbabile, poco credibile. Il regista sbaglia troppo nella gestione di quest’opera. Un’opera che purtroppo manca di una netta visione autoriale, e che eccede invece in retorica, manierismo, aspetti formali sconvenienti. Il film sembra un‘tentativo mal riuscito di coniugare l'esigenza di spettacolarità del cinema hollywoodiano con il rigore di un cinema di denuncia sociale e di impegno civile’. Peccato.