Arrival |
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Un film di Denis Villeneuve.
Con Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma.
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Titolo originale Arrival.
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 116 min.
- USA 2016.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 19 gennaio 2017.
MYMONETRO
Arrival
valutazione media:
3,42
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Emiliano Morreale
L'Espresso
Il nuovo film del canadese Denis Villeneuve è un progetto ambizioso, che si inserisce in una nuova moda di fantascienza intellettuale comprendente ad esempio Equals (visto a Venezia l'anno scorso), Ex Machina (passato a Berlino) e in parte Gravity. Qui però non siamo davanti a metafore politiche o morali, sull'omologazione o sull'interazione uomo-macchina, bensì a un'interrogazione sul senso del linguaggio. La struttura del film è piuttosto originale, perché pur partendo dall'arrivo di un'astronave aliena in varie parti del mondo, con tanto di polipi giganti a bordo, mette fuori campo ogni spettacolarità e si concentra sui tentativi di capire cosa vogliano questi esseri «Qual è il vostro scopo qui?» è la domanda ma formularla non è semplice, visto che si tratta di creature estranee alle strutture del nostro comunicare. L'impresa è dunque affidata alla traduttrice e linguista Louise Banks (Amy Adams), affiancata dal fisico lan (Jeremy Renner), e ovviamente da militari, agenti della Cia, ecc. Anche la scelta visiva, almeno all'inizio, è interessante: un grigiore uniforme, spento, in cui stinge perfino il rosso dei capelli di Amy Adams. La parte più debole semmai è proprio quella filosofica, che si prende molto sul serio ma è in verità piuttosto ingenua, e una volta che si addentra nei paradossi logici del linguaggio inevitabilmente ricorre a scorciatoie troppo facili. Il film prende corpo, anche emotivamente, quando si scopre che il segreto della comunicazione prevede un viaggio dentro di sé e ci si sposta sul piano sempre efficace dei paradossi temporali. Il finale proclama un "si alla vita e un amor fati" che riecheggiano addirittura il Nietzsche dell'eterno ritorno; anche se su tutto incombe anche un'atmosfera un po' new age.
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