Titolo originale | Quel Venerdì 30 Dicembre |
Anno | 2016 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Tonino Abballe, Dario Germani |
Attori | Maria Tona, Tonino Abballe . |
Uscita | giovedì 21 luglio 2016 |
Distribuzione | SediciCinema |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 1,92 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 luglio 2016
Le vicende di una meravigliosa famiglia allargata. Stralci di una vita serena e felice turbata però all'improvviso dall'arrivo di un qualcosa che sfugge ad ogni controllo.
CONSIGLIATO NÌ
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Tonino è il proprietario di una tipografia a conduzione familiare specializzata nella cartellonistica cinematografica: insieme con lui lavorano d’accordo prima e seconda moglie, nonché le sue due figlie. Nella necessità di assumere un’altra figura egli dà impiego a un’assistente di cui diviene l’amante, e che insiste nel reclamare attenzioni dopo una notte di passione.
Prodotto, scritto e interpretato da Tonino Abballe, co-regista insieme a Dario Germani su un soggetto già alla base di un libro auto-pubblicato dallo stesso Abballe, è uno dei rari casi in cui la scarsa consapevolezza dei mezzi espressivi è tale che, a dispetto delle intenzioni autoriali, lo spettatore finisce per disprezzare l’intera galleria di personaggi positivi portati in scena. Il protagonista ha già impalmato due donne e ora ne insinua una terza con garbi pretestuosi e smancerie da viscidone. Zitella appiccicosa e instabile che alterna duck face a crisi di pianto (irritante Maria Tona), questa si lascia sottomettere e giunge ad umiliarsi pubblicamente pur di scongiurare la sua penosa solitudine. “Come sei cattivo con me. Io ti voglio soltanto bene”, si difende in una delle tante scene madri dalla consistenza di un dating show. L’attuale moglie invece non batte ciglio, è paziente, servizievole e perdona l’infedeltà del marito scodellandogli in tavola una porzione fumante di pasta e fagioli: il piatto che preferisce, con quella punta di piccante che lo prepara al prossimo adulterio; anche alla vigilia del cenone natalizio. Il fedifrago, c’è da capirlo, ha avuto un passato difficile, giustapposto in sequenze narrative posticce che non dialogano in alcun modo col resto del film. Il quale tradisce una prospettiva maschilista e patriarcale da Ventennio e un linguaggio, non solo verbale e non solo del corpo, figlio senz’arte del trash televisivo. “Il capo che si scopa la segretaria: lo abbiamo già visto ‘sto film” si sfoga la vittima sedotta e abbandonata in uno dei suoi accessi di frustrazione. Niente da aggiungere. Canzoni cheap del complesso musicale Inverso.
il trionfo del nonsense girato coi piedi. Regia improvvisata (vuota, inquadrature statiche, rarissimi controcampi). Fotografia scarsa, nemmeno la peggior telenovela italiana potrebbe regalarci tanto poco. Sceneggiatura senza senso, nel film non succede praticamente nulla, i dialoghi li avrebbe scritti meglio mio figlio di 9 anni. Gli attori, tranne un paio (le figlie del protagonista), sono incredibili, [...] Vai alla recensione »
Una brutta deriva italiana è quella dell'accedere alle competenze anche senza averle, sfruttando rapporti di conoscenza stretta o diretta, oppure attraverso il potere economico personale. Se non fossi stato uno spettatore preparato, e se questa fosse stata la mia prima visione di un film italinao, probabilmente non sarei mai più andato al cinema a vedere un film italiano.
Nel presente parlano romano, nei flashback il romano diventa lazio-lombardo e milanese pieno. Qualche accenno di romagnolo e i cani abbaiano felici. storia fascio nostalgica e ridicola, tematica della famiglia allargata appena sfiorata e traumi del protagonista con la patata in bocca incomprensibili. sceneggiatura peggiore dimquanto un qualsiasi cineasta mancato, tipo Gabriele Niola, avrebbe mai [...] Vai alla recensione »
Buonasera...concordo con il supereroe con il potere dell'invisibilità !! Infatti credo che sia meglio che tu rimanga invisibile....prima di scrivere bisogna riflettere e capire come si realizza un film !! Se per te la fotografia di Dario Germani è improponibile , una persona che si cimenta nel suo primo lungometraggio ( magari informati prima chi sia la persona ) è impossibile [...] Vai alla recensione »
Cordiale acchiappasottane, Tonino gestisce una tipografia che realizza materiali da esposizione per la sale cinematografiche. Con lui lavorano la ex-moglie, le due figlie di primo letto e la consorte attuale: una famiglia allargata che va complessivamente d'accordo. Le cose cambiano quando entra in scena una terza donna, che Tonino assume seduta stante come sua segretaria personale.