bostonmovie
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mercoledì 21 settembre 2016
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la madre della risata sciocca è sempre incinta.
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Prendo a prestito e condivido parola per parola la recensione di Gian Luca Pisacane, critico della rivista "Il cinematografo", che HA VISTO il film. Eccone una sintesi "La madre della risata sciocca è sempre incinta. Anche ridere al cinema deve avere il suo perché. Lo sapevano bene Germi, Risi e Monicelli, che con i loro film accendevano risate intelligenti. Ma sono ormai lontani anni luce, i tempi sono cambiati e, almeno per un certo cinema italiano, non in meglio. Allora la commedia era un’esasperazione dell’esistenza, con tutti i suoi difetti e le sue nevrosi. Ma ormai quella poesia si è persa e molto spesso non ci resta che piangere.
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Prendo a prestito e condivido parola per parola la recensione di Gian Luca Pisacane, critico della rivista "Il cinematografo", che HA VISTO il film. Eccone una sintesi "La madre della risata sciocca è sempre incinta. Anche ridere al cinema deve avere il suo perché. Lo sapevano bene Germi, Risi e Monicelli, che con i loro film accendevano risate intelligenti. Ma sono ormai lontani anni luce, i tempi sono cambiati e, almeno per un certo cinema italiano, non in meglio. Allora la commedia era un’esasperazione dell’esistenza, con tutti i suoi difetti e le sue nevrosi. Ma ormai quella poesia si è persa e molto spesso non ci resta che piangere.Il vero protagonista di Prima di lunedì è un uovo di Pasqua. Nulla di male, se non fosse che siamo nel mese di agosto e di cioccolato non se ne parla proprio. ...Massimo Cappelli è il regista delle convenzioni sociali trasformate in farsa. Nei suoi film, i matrimoni naufragano e le famiglie si perdono, per poi ritrovarsi con membri diversi in luoghi improbabili. Il divertimento elementare è servito, ma dietro alla risata ci vorrebbe un linguaggio meno convenzionale. Invece si galleggia ancora e sempre in superficie.
Prima di lunedì è una “presa in giro” facile facile, che, per toni e colori, ricorda le tipiche commedie del cinema spagnolo. Non va oltre qualche debole trovata e spesso si perde in battute puerili, alle quali nemmeno i personaggi sembrano credere. L’idea del road movie potrebbe funzionare, ma la sceneggiatura si arrotola su se tessa e i protagonisti non riescono mai a partire: si limitano a scollinare da Torino a Mondovì, e Torre Del Greco non si vede neanche all’orizzonte.
L’unica consolazione è nel carisma di Vincenzo Salemme, come sempre mattatore in una parte costruita su misura. Il suo essere “antieuropeista” aggiunge una nota di colore azzeccata, anche se può spaventare nel tempo della Brexit. In ogni caso la difesa dell’italianità è salva, e la platea si compiace delle marachelle di un villain neanche tanto cattivo. Prima di lunedì prosegue senza trovare una propria strada e Sergio Muniz, un lanciatore di coltelli da circo, è molti gradini al di sotto. A salvare almeno la faccia ci prova Sandra Milo, che con un pizzico di gerontofilia si diverte a colorare uno dei ruoli più strambi della sua carriera.
L’omaggio a Fellini, nella sequenza del circo, però si poteva evitare. E un tono meno “mediterraneo” avrebbe giovato non solo alla storia, ma anche al divertimento. Certe volte si ride per non piangere."
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carla banfi
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giovedì 22 settembre 2016
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umorismo dozzinale
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Film pieno di umorismo dozzinale rischiarato solo a tratti da Salemme, funestato da una recitazione che ricorda in ogni momento l’artificio cui stiamo assistendo.
La storia è quella esile esile di due scemi che per via di un incidente stradale sono obbligati da un boss della malavita a trasportare un uovo di Pasqua, con loro dovrà venire anche una ragazza, sorella di uno dei due ed ex fidanzata dell’altro, che sta per sposarsi ma, imprevedibile risvolto, forse ancora cova dell’amore per il suo ex. In mezzo c’è Sandra Milo, improbabile francese, fintasi giovane su un sito di dating e ora vogliosa di una storia d’amore. La maniera in cui è usata non è troppo lontana dal modo in cui molti youtuber utilizzano le proprie nonne in chiave comica.
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Film pieno di umorismo dozzinale rischiarato solo a tratti da Salemme, funestato da una recitazione che ricorda in ogni momento l’artificio cui stiamo assistendo.
La storia è quella esile esile di due scemi che per via di un incidente stradale sono obbligati da un boss della malavita a trasportare un uovo di Pasqua, con loro dovrà venire anche una ragazza, sorella di uno dei due ed ex fidanzata dell’altro, che sta per sposarsi ma, imprevedibile risvolto, forse ancora cova dell’amore per il suo ex. In mezzo c’è Sandra Milo, improbabile francese, fintasi giovane su un sito di dating e ora vogliosa di una storia d’amore. La maniera in cui è usata non è troppo lontana dal modo in cui molti youtuber utilizzano le proprie nonne in chiave comica.
Seguendo la logica del movimento, per la quale i personaggi vanno sempre tenuti in corsa, in macchina, in cerca di qualcuno o appresso a qualcosa, Prima di Lunedì non è mai fermo, ma questo espediente solitamente felice non riesce a mascherarne le debolezze e le fragilità quando viene il momento di tirare le fila della storia. sarebbe bastato avere dei momenti comici efficaci, dei personaggi amabili nella loro semplicità o ancora un contesto sufficientemente grottesco per guadagnare la sufficienza, invece Prima di Lunedì non fa altro che agitare gli attori, far declamare Salemme e metterli in corsa, assecondando una trama sempre meno concreta fino al gran finale, con un villain abbastanza ridicolo e una scena al circo indecisa se essere di tensione o di umorismo, comunque non in grado di sostenere nessuno dei due registri.
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edeangeli
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domenica 25 settembre 2016
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facilino facilino
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Il fim pur mettendo in risalto le qualità di Vincenzo Salemme e Sandra Milo non è riuscito a convicermi. Le migliori scene sono infatti quelle dei titoli di coda, tagliate probabilmente perchè gli attori hanno preso il sopravvento sul regista che non è riuscito invece a valorizzarne le capacità, penalizzate anche dalla presenza degli altri attori che non erano sicuramente all'altezza della situazione. Quello che mi ha lasciato è la sensazione di un incompiuto. Anche l'idea del road movie non è stata sviluppata a pieno non si capisce se per mancanza di fondi o di idee. La sceneggiatura infatti è piuttosto carente e sembra incline alla ricerca della battuta facile.
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Il fim pur mettendo in risalto le qualità di Vincenzo Salemme e Sandra Milo non è riuscito a convicermi. Le migliori scene sono infatti quelle dei titoli di coda, tagliate probabilmente perchè gli attori hanno preso il sopravvento sul regista che non è riuscito invece a valorizzarne le capacità, penalizzate anche dalla presenza degli altri attori che non erano sicuramente all'altezza della situazione. Quello che mi ha lasciato è la sensazione di un incompiuto. Anche l'idea del road movie non è stata sviluppata a pieno non si capisce se per mancanza di fondi o di idee. La sceneggiatura infatti è piuttosto carente e sembra incline alla ricerca della battuta facile. E' come se mancasse il coraggio di fare un film di maggior spessore per paura che il pubblico non lo vada a vedere. Il risultato però è un film facilino facilino che si può anche perdere senza troppi rimpianti
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(di laurabrun)
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gsantopadre
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domenica 25 settembre 2016
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delusione
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In settimana ho visto lo strepitoso fim di Howard sui Beatles e sabato mi sono gustato Elvis e Nixon che ti riconcilia con il cinema americano. Non volendo trascurare il cinema italiano oggi stavo per optare per De Matteo ma, vista la giornata di sole, ho scelto questo film che,vista la presenza di Salemme, si presentava brillante. Putroppo mi sono dovuto ricredere,il comico attore napoletano ha fatto del suo meglio ma il film è inguardabile. Piccolissima commediola che vorrebbe rifarsi alla commedia all'italiana senza però averne la capacità. Manchevole su tutti i fronti, mi è sembrata solo una rincorsa alla battuta facile ma per questo ci sono già i cinepanettoni che però hanno già fatto il loro tempo.
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In settimana ho visto lo strepitoso fim di Howard sui Beatles e sabato mi sono gustato Elvis e Nixon che ti riconcilia con il cinema americano. Non volendo trascurare il cinema italiano oggi stavo per optare per De Matteo ma, vista la giornata di sole, ho scelto questo film che,vista la presenza di Salemme, si presentava brillante. Putroppo mi sono dovuto ricredere,il comico attore napoletano ha fatto del suo meglio ma il film è inguardabile. Piccolissima commediola che vorrebbe rifarsi alla commedia all'italiana senza però averne la capacità. Manchevole su tutti i fronti, mi è sembrata solo una rincorsa alla battuta facile ma per questo ci sono già i cinepanettoni che però hanno già fatto il loro tempo. Peccato, scelta non azzeccata.
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martina73
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domenica 25 settembre 2016
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abusata comicità popolare
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Mi chiedo se ci sia ancora qualcuno che riesce a ridere sul montaggio dei mobili Ikea e sui francesi che non usano il bidet e che ci hanno rubato la Gioconda. E' sconfortante sentire gag e battute sull’italianità popolare ormai abusate. Che senso ha oggi realizzare un prodotto del genere? Non è sufficiente la presenza di Salemme a tenere in piedi questo pseudo-road movie che dovrebbe partire dal Piemonte per andare in Campania ma poi rimane a Torino (perchè finanziato dai piemontesi?), Tutto questo oggi non funziona più neanche al botteghino dove la comicità dei filo-cinepanettoni - per fortuna - è stata abbandonata perchè ha stancato anche il pubblico più facilone.
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carlasign
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lunedì 26 settembre 2016
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90 lunghissimi minuti di noia
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Il film è tutt'altro che piacevole. E' solo prevedibile, ridondante, confusionario e ancorato alle macchiette teatrali. Vincenzo Salemme e Sandra Milo calamitano l’attenzione del pubblico ma costituiscono personaggi fini a sé stessi e fortemente caratterizzati da uno stereotipo oltremodo classico. Il regista fa il suo solito film e si affida anche ad attori e ruoli già utilizzati nei precedenti film. La solita bella di turno,il solito imbranato di turno e il bello di turno. Insomma una noia mortale e 90 minuti sembrano lunghissimi.
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supersantos
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martedì 3 ottobre 2017
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l'uovo di sandra milo
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Il film vale una stella,chi asserisce il contrario è pagato dal regista,tuttavia ne ho messe due per la simpatia e bravura del cast, capaci di risollevare,in parte,una tragica sceneggiatura.
Nulla ha un senso,tanto meno vengono esaltati veramente i valori di amicizia,amore o lealtà.
Piuttosto, se vi può bastare,c'è un certo senso di allegria.
Il merito,ripeto,non è del regista,ma degli attori,con una Sandra Milo veramente sugli scudi.
AverLa riportata indietro dall'era paleozolica sul grande schermo è l'unica vera nota lieta.
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fabrizio friuli
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mercoledì 27 aprile 2022
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due idioti , una bella bionda e un guaio
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Nel centro del capoluogo piemontese ( Torino ) due amici si ritrovano coinvolti in un incidente stradale, ed incontrano un misterioso e ricco individuo dal prodigioso patriottismo che vuole ottenere un oggetto di grande valore per lui , ovvero un uovo di dinosauro e costringe i due protagonisti e " la terza in comodo " ad trovarlo , e i tre personaggi ( Marco , Penelope e Andrea ) dovranno vivere una bizzarra avventura per dare al personaggio conosciuto come Carlito quello che agogna.
Il regista Massimo Cappelli ha girato una commedia dove ci sono dei personaggi normali ( o forse ) che finiscono in uno stravagante guaio e devono ricorrere a qualsiasi soluzione per uscirne fuori , ed è assolutamente ovvio che questa commedia non si aggiudica una valutazione positiva perché questo film non ha nulla di positivo, esclusi gli attori che , sono stati bravi ma non eccezionali , e per quanto riguarda Vincenzo Salemme , meglio limitarsi a stendere un velo pietoso perché nel film indossa la maschera di un napoletano trapiantato a Torino , ed appare come un ricco e losco figuro che indossa gli abiti di Lapo Elkann e non si capisce bene se il suo personaggio è un ricco criminale oppure no , ma ovviamente, essendo un film italiano, appaiono delle bande criminali.
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Nel centro del capoluogo piemontese ( Torino ) due amici si ritrovano coinvolti in un incidente stradale, ed incontrano un misterioso e ricco individuo dal prodigioso patriottismo che vuole ottenere un oggetto di grande valore per lui , ovvero un uovo di dinosauro e costringe i due protagonisti e " la terza in comodo " ad trovarlo , e i tre personaggi ( Marco , Penelope e Andrea ) dovranno vivere una bizzarra avventura per dare al personaggio conosciuto come Carlito quello che agogna.
Il regista Massimo Cappelli ha girato una commedia dove ci sono dei personaggi normali ( o forse ) che finiscono in uno stravagante guaio e devono ricorrere a qualsiasi soluzione per uscirne fuori , ed è assolutamente ovvio che questa commedia non si aggiudica una valutazione positiva perché questo film non ha nulla di positivo, esclusi gli attori che , sono stati bravi ma non eccezionali , e per quanto riguarda Vincenzo Salemme , meglio limitarsi a stendere un velo pietoso perché nel film indossa la maschera di un napoletano trapiantato a Torino , ed appare come un ricco e losco figuro che indossa gli abiti di Lapo Elkann e non si capisce bene se il suo personaggio è un ricco criminale oppure no , ma ovviamente, essendo un film italiano, appaiono delle bande criminali. Oltre al già citato Vincenzo Salemme , nel film recita anche Sandra Milo , che interpreta una donna francese conosciuta come Chanel , una donna francese che uno dei due personaggi principali ha conosciuto su un sito di incontri online, ed è il personaggio interpretato da Andrea Di Maria , un attore napoletano che ha ottenuto la sua meritata notorietà grazie alla famosa serie chiamata Gomorra , e il nome del personaggio è lo stesso dell' attore che lo interpretata in questo spreco di tempo che dovrebbe essere un lungometraggio. Gli altri personaggi principali sono Penelope e Marco , la prima è interpretata da Martina Stella e il secondo da Fabio Troiano , e nel corso nel film , entrambi i due personaggi si scontrano a vicenda , fino a quando entrambi non si rimettono insieme nel mezzo della cerimonia nuziale con un altro idiota che appare nel film. Se il film non è accettabile, non vale la pena soffermarsi sulla sceneggiatura, che fa acqua da tutte le parti come una diga con delle crepe , per di più, il film è mostruosamente tedioso , infatti non esiste una singola scena che riesce a far ridere , e bisognerebbe proibire la realizzazione di questi tipi di lungometraggi, perché quando si devono recensire, non si sa che pesci bisogna prendere, anche per trattare cose differenti.
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mluisa beccia
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domenica 25 settembre 2016
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un film che non ti aspetti, diverso e divertente
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"Prima di lunedì" è prima di tutto un omaggio a due grandi attori, Vincenzo Salemme e Sandra Milo, che trovano in questo film una dimensione tra le più appropriate della loro carriera. Il film sembra proprio nato per loro e attorno a loro, e c'è da dire che il regista Massimo Cappelli ne valorizza le caratteristiche recitative e le doti interpretative non comuni, facendo emergere per Salemme in modo completo la naturale attitudine alla commedia tragica, e per la Milo la vena sognatrice e svagata, così bene espressa dal suo sguardo sorridente, e superiore a tutte le vicende della vita. Anche gli altri attori sono ottimi comprimari, e riescono a dare vita e colore all'intreccio tipico da "tutto in una notte".
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"Prima di lunedì" è prima di tutto un omaggio a due grandi attori, Vincenzo Salemme e Sandra Milo, che trovano in questo film una dimensione tra le più appropriate della loro carriera. Il film sembra proprio nato per loro e attorno a loro, e c'è da dire che il regista Massimo Cappelli ne valorizza le caratteristiche recitative e le doti interpretative non comuni, facendo emergere per Salemme in modo completo la naturale attitudine alla commedia tragica, e per la Milo la vena sognatrice e svagata, così bene espressa dal suo sguardo sorridente, e superiore a tutte le vicende della vita. Anche gli altri attori sono ottimi comprimari, e riescono a dare vita e colore all'intreccio tipico da "tutto in una notte". Godibile e leggero, ma non troppo, il film lascia un sapore dolce-amaro e dissacrante, con la sensazione di aver sorriso, sì, ma fuori da ogni schema.
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(di leoemiki)
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lunedì 26 settembre 2016
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piacevole commedia!
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Il film scorre davvero piacevolmente tra la simpatia partenopea della coppia salemme-di maria, l'ottimo Fabio Troiano, il fascino di martina stella e una Sandra Milo che non smette mai di sorprendere in positivo! Il ritmo è sempre alto, grazie a una narrazione brillante e singolare.
In definitiva, film perfetto per trascorrere una gradevole serata al cinema!
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