Non si ruba a casa dei ladri |
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Un film di Carlo Vanzina.
Con Vincenzo Salemme, Massimo Ghini, Stefania Rocca, Manuela Arcuri.
continua»
Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 93 min.
- Italia 2016.
- Medusa
uscita giovedì 3 novembre 2016.
MYMONETRO
Non si ruba a casa dei ladri
valutazione media:
2,90
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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vanzina nel bene e nel maledi elgatolocoFeedback: 257582 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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lunedì 8 giugno 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Penultima fatica di Carlo Vanzina, prima della prematura socmaprsa"Non si ruba a casa dei ladri", 2018, scritto come sempre con il fratello Entico Vanzina. Certo, non ci sono grandi intuizioni registiche, ma c'è il tema very italian(ma non solo)della corruzione e delle bustarelle, un'umanità"scafata", disillusa alla ricerca esasperata della ricchezza facile, della disonestà a ogni costo, faute de mieux. Qui si parte dalla vendetta del gestore di unaa piccola impresa di pulizie truffato, che si vendica del personaggio che lo ha"fregato"e da qui tutta una storia non troppo"incredibile"che finisce(finsice?Diciamo meglio che una conclusione provvistoria, con il"the end"del film, ma...)con il rovesciamento dei ruoli, INtile parlare di dialettica e di un"coup de the'a^tre para-brechtiano, in quanto qui,al di là della cultura personale dei ftatelli Vanzina, certo sottovalutata, ci si rivolge comunque a un pubblico "popolare", cui non si possono proporre concetti complessi e troppo articolati, ma bisogna ragionare in termini molto materiali, molto"terra terra", senza ricorrere a condizionii "incredibili", ma ci si limita all'essenziale, a quanto è fruibile in modo diretto. Non so, fracnamente, se la visione di Vanzina(dei Vanzina, sempre)fosse in qualche modo"cinica", certo era disilussa, ma anche capace di individuare, catturare, "isolare"e riprodurre in forma grrottesca tutto quanto dello"spirito italico"è deteriore, scadente, immemore di idealità che pure(come nel personaggio del supertruffatore romano che poi si ritrova"sull'asse di pere secche")rimpiange l'idealismo del padre sindacalista, C'è poi, come in altri film dei"due", ma forse in maniera più accentuata, una cura partiolare dell'elemento dialettale in Vincenzo Salemme e Stefania Rocca quando dal natio napoletano passano al romanesco, ai fini della truffa che hanno ordito con altri, ma più ancora quel caratterista che in altri paesi invidierebbero al cinema italiano che è Maurizio Mattioli, romano de Roma doc che però, fingendosi emissario a Zu"ri(con la pronuncia locale, abbreviazione di Zu"rich)si finge, con un certo successo, denonimandosi"Vittorio Emanule", un torinese che però, avendo subito un trasferimento in provincia di Roma, talora"romaneggia". Mattiol, ancora, i in un pladoyer per ROma"capoccia der monno 'nfame", solo in parte"corretto"da una scelta"portoghese"per motivi fiscali. Ottimo Masismo Ghini, migliorata, per quanto possibile, nella recitazione, Manuela Arcuri, comunque efficaci Teco Celio, che fa "Herr Mu"ller"(gli Svizzeri tedeschi, però, non sono Germanici!), noteovle Liliana Vitale nel ruolo della nonna furba. Happy end non for all... El Gato
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