Una cudeltà glaciale è il centro pulsante di animali notturni di Tom Ford, adattamento di un bel romanzo di A. Wright, una crudeltà implosa ma pronta a riemergere virulenta nella vita asettica e fintamente sofistica della gallerista A. Adams, infelice sposa in seconde nozze che vede recapitarsi la bozza di un romanzo del primo marito che non vede da vent'anni. La storia violenta e implacabile del manoscritto(quella di una tranquilla famigliola coinvolta in una spirale di violenza) obbliga l'algida donna in carriera a riflettere sul passato e il suo presente, in una sorta di dissociazione mentale e interiore che la condurrà al redde rationem conclusivo in un crescendo di sussulti emotivi. Animali notturni come pochi altri noir dell'anima investe la sua intera credibilità nel confronto tra due storie, sovrapponendo i piani narrativi(presente/passato-reale/finzione) e facendoli deflagrare in una stordente simbologia visiva(la sequenza iniziale si candida a essere una delle più inquietanti e discusse degli ultimi tempi). L'esibizione "artistica" dei corpi obesi ondeggianti voluta dalla regia diviene espressione della dimesione interiore della protagonista e del suo vacuo entourage, nonchè della privilegiata middle class di los angeles ritratta in lussuosi appartamenti e in rilucenti e sofisticati abiti, involucri anche quelli ma meno reali e più deformi delle sovrabondanti misure delle mostruose modelle majorette. Ed è in questa allusiva sovrapposizione che anticipa la violenza fisica contenuta nel manoscritto, metafora di quella morale che la protagonista ha inflitto all'ex marito, che il film gioca tutta la sua credibilità, disseminando una precisa e disturbante simbologia che emerge in vari momenti della doppia storia che fa da preludio al finale antononiano. Superficie-sostanza, passione-vendetta, dolore- rappresaglia sono elementi che come specchi si ripropongono nel corso della narrazione confondendosi in una amalgama che può sorprendere solo l'osservatore più distratto tanti sono i riferimenti per decifrarne il significato proposti nelle circa due ore di durata(esplicitati nell'enorme dipinto con la scritta vendetta esposto nella galleria). L'anima sconclusionata, minacciosa e sghemba di animali notturni è tutta qui, in questa elegantissima, fredda e sincopata esposizione di dettagli estetici che divengono simbolo anche di una spiritualità offesa che ottiene una insperata rivincita. Matteo De Chiara
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m.d.c
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domenica 20 novembre 2016
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(di m.d.c)
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venerdì 5 gennaio 2018
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si legga crudeltà glaciale
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enduromac
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sabato 15 aprile 2023
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e l''aborto?
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Non ho ancora letto tutte le recensioni, ma, questa di MDC è stata talmente analitica che, la costatazione che nessuno, neppure MDC, si è sentito di analizzare il fatto che la protagonista, ricorrendo all''aborto, fosse rammaricata di aver ucciso il figlio del protagonista (così vede lei il proprio aborto, in quanto si proclama cattolica), mi ha davvero colpito. Da parte mia l''ho trovato l''unico elemento di mistero in un lavoro bello ma un pò didascalico. Si vedano le espressioni dei due assassini troppo rassicuranti verso chi sta leggendo il romanzo sulla loro colpevolezza. D''altra parte il romanzo, in quanto proclama del protagonista, doveva essere didascalico, ma il dipinto VENDETTA citato, m''è sembrato un pò troppo!
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