katru
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venerdì 20 ottobre 2017
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un viaggio intimo e un ritorno emozionante
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Un crescendo di emozioni. Si respira autenticità dalle prime scene, dalla ricerca dell'agnellino (altrimenti sono botte...) alla delusione dell'arrivo in un paese tanto sognato (l'Italia) che in realtà ti fa sentire invisibile... "non ero mai stato in una città, non avevo mai visto tante persone tutte insieme, ma nessuno mi guardava". L'odio per lo zio (e le sue pecore) ignorante e manesco, e il saluto al mite nonnino. Dalla paura di dimenticare il volto della madre, fino al bellissimo ritorno al villaggio dove "tutto si ricorda ancora di me". L'autenticità del racconto, i dialoghi toccanti, la bravura sorprendente di Adil adolescente (mai girata una scena prima di questo film ovviamente...! forse il fratello di Adil Azzab, nella realtà?), i bambini meravigliosi e la musica, e la poesia dei testi in arabo.
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Un crescendo di emozioni. Si respira autenticità dalle prime scene, dalla ricerca dell'agnellino (altrimenti sono botte...) alla delusione dell'arrivo in un paese tanto sognato (l'Italia) che in realtà ti fa sentire invisibile... "non ero mai stato in una città, non avevo mai visto tante persone tutte insieme, ma nessuno mi guardava". L'odio per lo zio (e le sue pecore) ignorante e manesco, e il saluto al mite nonnino. Dalla paura di dimenticare il volto della madre, fino al bellissimo ritorno al villaggio dove "tutto si ricorda ancora di me". L'autenticità del racconto, i dialoghi toccanti, la bravura sorprendente di Adil adolescente (mai girata una scena prima di questo film ovviamente...! forse il fratello di Adil Azzab, nella realtà?), i bambini meravigliosi e la musica, e la poesia dei testi in arabo... ""...ho bevuto il latte della nostalgia...ho mangiato il pane della distanza...". Alcune (poche) piccole ingenuità nulla tolgono al film che si rivela, soprattutto nella seconda parte, una profonda esperienza emotiva. Bravi!
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torri
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sabato 21 ottobre 2017
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siamo tutti un po' adil
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La scoperta più sorprendente è la presenza dei grandi temi dell'identità, dell'appartenenza, dei diritti fondamentali (il diritto ad andare a scuola...) trattati con l'ingenuità di un adolescente, determinato ma anche spaventato e deluso. E' strano commuoversi e identificarsi in percorsi di vita tanto lontani dal nostro, in apparenza. E ti chiedi perché. Quale meccanismo ti muove. E poi forse la risposta: in profondità siamo un po' tutti del sud? Il che emigra? siamo tutti un po' sradicati da qualcosa? che sia la terra o la famiglia di appartenenza? che sia semplicemente nostalgia per il passato o per il calore dell'infanzia. E in questo My name is Adil per me c'è tutto questo, in modo spontaneo e naturale.
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La scoperta più sorprendente è la presenza dei grandi temi dell'identità, dell'appartenenza, dei diritti fondamentali (il diritto ad andare a scuola...) trattati con l'ingenuità di un adolescente, determinato ma anche spaventato e deluso. E' strano commuoversi e identificarsi in percorsi di vita tanto lontani dal nostro, in apparenza. E ti chiedi perché. Quale meccanismo ti muove. E poi forse la risposta: in profondità siamo un po' tutti del sud? Il che emigra? siamo tutti un po' sradicati da qualcosa? che sia la terra o la famiglia di appartenenza? che sia semplicemente nostalgia per il passato o per il calore dell'infanzia. E in questo My name is Adil per me c'è tutto questo, in modo spontaneo e naturale. Senza pretese e forse per questo tanto potente. Tra i dialoghi mi piace ricordare quello tra Adil e il suo miglior amico: "dobbiamo andare in Italia, dobbiamo diventare come loro... a costo della vita". Quanti tra i ragazzi che non sono arrivati avevano questo sogno? E' un film destinato a durare se non nei cinema o in tv... sicuramente nel cuore di chi lo vede.
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torri
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sabato 21 ottobre 2017
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75 minuti che ti rimangono per una vita
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Non dovremmo limitarci a un giudizio artistico e tecnico (ma le 4 stelle qui ci sono tutte), se si dovesse valutare un film in base alle emozioni qui saremmo a 10. Sei al cinema, ti guardi intorno e scopri di non essere l'unico a sorridere e a commuoverti. Questo per me è cinema.
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michelav.
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martedì 19 dicembre 2017
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i paesaggi di adil, li senti sulla pelle..
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Respiri il vento tra i campi, rincorrendo l'agnellino di Adil bambino. Senti il sole e il soffio caldo dei venti dell'entroterra del Marocco. Le cascate dell'OuzOud fresche come la gioia dei giochi di Adil adolescente. La fatica, la rabbia, di Adil che si ribella allo zio ignorante. Il legame con la madre, il rimorso del nonno abbandonato da suo figlio..il padre di Adil. Adil che insegue il suo sogno di cambiamento, la nostalgia per la famiglia e i campi in cui scorazzare, lasciati in Marocco. La delusione per ciò che trova in quell'Italia dove non lo guarda nessuno. Il ritorno alle sue origini, i sorrisi dei bambini, la visione del film sulle mura imbiancate che fanno da schermo.
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Respiri il vento tra i campi, rincorrendo l'agnellino di Adil bambino. Senti il sole e il soffio caldo dei venti dell'entroterra del Marocco. Le cascate dell'OuzOud fresche come la gioia dei giochi di Adil adolescente. La fatica, la rabbia, di Adil che si ribella allo zio ignorante. Il legame con la madre, il rimorso del nonno abbandonato da suo figlio..il padre di Adil. Adil che insegue il suo sogno di cambiamento, la nostalgia per la famiglia e i campi in cui scorazzare, lasciati in Marocco. La delusione per ciò che trova in quell'Italia dove non lo guarda nessuno. Il ritorno alle sue origini, i sorrisi dei bambini, la visione del film sulle mura imbiancate che fanno da schermo. Il film è ben supportato dai dialoghi in lingua originale, dalle musiche e dalla commovente canzone che accompagna lo scorrere delle immagini, che si sentono sulla pelle. Ho apprezzato molto le immagini iniziali del paesaggio, le ho sentite nel respiro, ne ho avvertito l'odore. Mi ha commosso Adil bambino, Adil che cresce, l'Adil adulto che realizza il suo sogno, che racconta la sua infanzia. Adil che ha vissuto con tanta l'intensità i suoi sentimenti, tanto forti e tanto commoventi da lasciare una traccia indelebile in se stesso e in noi, che lo abbiamo visto attraverso il suo film. Grazie Adil.
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