Titolo originale | My Bakery in Brooklyn |
Titolo internazionale | Bakery in Brooklyn |
Anno | 2016 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Spagna, USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Gustavo Ron |
Attori | Aimee Teegarden, Linda Lavin, Ernie Sabella, Blanca Suárez, Josh Pais Griffin Newman, Ward Horton, Krysta Rodriguez, Anthony Chisholm, Enrique Arce, Franklin Ojeda Smith, Gerry Vichi, Aitor Luna, Anthony Alessandro, Teodorina Bello, Robert C. Kirk, Pat Patterson (III), Letty Serra, Claudia Robinson, Joel Rooks, Jamison Stern, Jane Strauss, Robert Spence, Joe Fusco, Aaron Gonzalez (II), Ben Wood, Kyle Klaus, Daniil Krimer, Teresa Woods, Emily Tuckman, Madison Sorrentino, Geddeth Smith, Cilda Shaur, Phyllida Law, Gustavo Ron, Susan Jean Belmonte. |
Uscita | giovedì 30 giugno 2016 |
Distribuzione | Notorious Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 29 giugno 2016
La storia di una pasticceria a Brooklyn ereditata da due cugine che si ritrovano con non poche difficoltà a gestirla. In Italia al Box Office My Bakery in Brooklyn - Un pasticcio in cucina ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 508 mila euro e 178 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Vivien e Chloe, due cugine, ereditano la pasticceria dalla zia Isabelle a Brooklyn. Chloe vorrebbe rinnovare la pasticceria dandole un nuovo look e creando una diversa selezione di prodotti, mentre Vivien vuole essere certa che tutto rimanga esattamente com'è. Lo scontro d'idee le porta a una soluzione molto particolare: decidono di dividere il negozio a metà in modo che ognuna delle due possa gestire il suo lato come meglio crede. Tutto ciò mentre incombe l'ombra di una banca che ha concesso loro solo un breve periodo di tempo prima di espropriarle a causa dei debiti che Isabelle ha lasciato.
Ci sono dolci in cui la sovrabbondanza di elementi finisce con il lasciare perplesso chi li assapora: quale era il vero gusto? Ci sono film la cui sceneggiatura è scritta in modo tale da esplorare troppi percorsi senza riuscire a focalizzarsi su nessuno. È il caso di questo dello spagnolo Gustavo Ron che affronta una miriade di possibili rimandi ai generi in modo decisamente stereotipato.
Abbiamo infatti l'ennesima vicenda di un luogo che dovrebbe alimentare la memoria collettiva e che rischia per colpa dell'avidità di una banca di chiudere per sempre. Ci troviamo dinanzi a tre vicende orientate alla romantic comedy innervate da una prevedibilità sconcertante. Non mancano dei tentativi di inserimento di un personaggio stravagante (il non vedente che 'legge' le calzature e lo spacciatore/sperimentatore russo). Per concludere poi con un pizzico di thriller tanto per non farci mancare niente. Mentre invece allo spettatore finisce con il mancare molto quando si ritrova a chiedersi quale senso abbiano delle citazioni quantomeno azzardate come gli scorci che Sergio Leone seppe offrirci in C'era una volta in America o quegli accordi della colonna sonora che tanto fanno pensare a Il postino senza però averne il potere evocativo (anche se a un certo punto si cita Neruda).
Non sempre quando si eredita qualcosa si rivela essere un evento piacevole ed è proprio ciò che succede alle due protagoniste di "My Bakery in Brooklyn". Le due giovani donne, essendo cugine, alla morte improvvisa di una loro zia che le ha allevate sin dall'infanzia, ereditano la di lei panetteria/pasticceria situata, appunto, nel quartiere di Brooklyn della città [...] Vai alla recensione »
La trama sembra costruita pescando gli eventi da dei bigliettini messi alla rinfusa in un cappello. I personaggi attraversano i comportamenti di vari stereotipi (il newyorkese bianco di successo di mezza età che cerca la ragazza carina e indifesa da salvare, il latino irrazionale borioso che in realtà è un "mammone", la ragazza cinica per autodifesa che poi si [...] Vai alla recensione »
Un classico film romantico dove più che il cibo sono i sentimenti a farne da padrone. Molto bella è la colonna sonora che accompagna la vicenda. Avrei tolto dal montaggio i capitoli ma direi che ci sta un voto positivo.
Un film davvero insulso, con una trama banale e scontata. Le storie secondarie che si inseriscono non hanno ragione di esistere se non quella di allungare la durata del firm.