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Ultimo aggiornamento giovedì 19 maggio 2016
L'attrice e produttrice Jodie Foster torna dietro la macchina da presa per dirigere un film con George Clooney e Julia Roberts. In Italia al Box Office Money Monster - L'altra faccia del denaro ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 2,1 milioni di euro e 1,1 milioni di euro nel primo weekend.
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Lee Gates è il conduttore di uno show televisivo che si occupa di finanza, commenta l'andamento della borsa e consiglia investimenti, il tutto in un clima ridicolo e urlato, fatto di siparietti con le ballerine in paillettes e jingle al limite del volgare. In fondo, dei soldi che possono guadagnare o perdere i telespettatori, a Gates non importa niente. Almeno fino a quando un giovane investitore, Kyle Budwell, che ha perso tutto quello che aveva, irrompe in trasmissione, si barrica nello studio durante una diretta, gli punta una pistola alla testa e lo costringe dentro un gilet imbottito di esplosivo.
Da quel momento, quel giorno, parte un programma diverso da quello di tutti gli altri giorni, in cui la sola possibilità che il vacuo Gates ha di rimanere in vita è legata al fatto di dare delle risposte all'attentatore, di capire con lui, e con chi lavora dietro la porta per salvarlo, cos'è accaduto e chi ne è responsabile. Insomma, sembra dire Jodie Foster, per fare del buon giornalismo televisivo bisogna proprio esservi costretti, minacciati di morte. Scherza? Solo in parte. L'ombra di cinismo che attraversa il film, e che lo chiude come lo chiude, è in realtà la sua parte più illuminata, la migliore.
Attratta da una sceneggiatura impegnata in un tema di stringente attualità, la Foster regista individua in essa anche la possibilità di costruire un film quasi in tempo reale, che lanci un ponte tra due mondi, quello dei pochi che stanno dentro il piccolo schermo e dei tantissimi che gli stanno davanti e racconti la grande illusione che avvicina chi produce un racconto media(tizza)to e chi vive la quotidianità: un'illusione, spesso un trucco, del tutto simile a quello del capitale sempre più virtuale dei moderni transiti finanziari.
Il rapporto tra Lee Gates e la sua regista Patty Fenn s'ispira a quello tra Will McAvoy e la sua produttrice esecutiva MacKenzie McHale, dell'ultracitato The Newsroom sorkiano, mentre, a livello di immagine, la regista rispolvera qualcosa della sua esperienza d'interprete sul set di Spike Lee per Inside Man. E però non ci sono né Sorkin alla scrittura né Lee alla regia: il film arriva dopo le loro esplorazioni ed è un genere, questo, in cui l'arrivare tardi, anche di poco, non paga. Se si aggiunge che uno dei personaggi principali, ovvero quello di Kyle, anziché essere il più vero risulta il meno credibile, si può smettere di inseguire la perfezione e godere di un film d'intrattenimento che, malgrado qualche ingenuità, ha il merito di piazzare più di una buona battuta al punto giusto e il pregio di offrire un bel ruolo a Clooney. Sono proprio lui e la Roberts a fare il lavoro migliore: Clooney nel tratteggiare la parabola di un idiota che si scopre a fare la cosa giusta (parabola esagerata di per sé ma gestita con grande mestiere) e lei nel fargli da spalla.
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Jodie Foster si cimenta quale regista già ben collaudata – sono già quattro i Film diretti! - in un'Opera cinematografica assai difficile, ma al contempo assai attuale e contemporanea: cosa accade quando a fare , con le relative conseguenza che possono innescarsi, sono principianti, avventurieri, giocatori d'azzardo, truffatori, poveri speranzosi, analfabeti informatic [...] Vai alla recensione »
“Money Monster” è un film ben confenzionato, di maniera, del tutto prevedibile. Sembra di vederci almeno un centinaio di film americani degli ultimi quarant’anni: da “Tre giorni del condor” di Sidney Pollack del 1975 e “Quinto potere” di Sidney Lumet del 1976, passando attraverso tutti quelli che trattano di un sequestro, come lo splendido “Inside [...] Vai alla recensione »
Storie già viste. La finanza è sporca come la politica, si sa. E la tv è lo specchio di entrambe: deve fare business spesso con la scusa di 'dover' dare le notizie e sempre con l'occhio attentissimo all'audience, ché se quella è scarsa o non c'è la pubblicità non arriva; le notizie sono presentate e 'montate' spesso [...] Vai alla recensione »
Un giovane ragazzo che ha perso tutti i suoi risparmi nel crollo di un titolo in borsa, decide di prendere in ostaggio il conduttore della trasmissione economica che gli aveva consigliato l'acquisto facendo irruzione in diretta. La Foster torna dietro alla macchina da presa e ci regala un buon film che se vogliamo potrebbe essere un fratello minore dell'Inside Man che la vide co protagonista [...] Vai alla recensione »
I temi trattati sono abbastanza profondi,con truffe ai danni di povera gente,che ricercando l'affare della propria vita,si ritrova,magari ad affogare ancora di più a livello economico. E qui comincia la sete di giustizia del giovane Kyle,che rivendica chiarezza per sé stesso e per le altre vittime del sistema. Tutto molto interessante,tuttavia ,ad un certo punto,la pellicola propende [...] Vai alla recensione »
Forse anche rispetto alla serie su"Wall Street", non siamo proprio al top, con questo film, ma... Peccato che il rapporto con la finanza, qui, sia abbbastanza ambiguo, quasi autori e regista(la brava Jodie Foser, non per la prima volta dietro la macchina da presa), volessero dirci che: A)esiste la finanza buona, quella onesta; B)c'è anche quella"cattiva", corrotta e tra [...] Vai alla recensione »
Il film quasi c'e', secondo me. Premetto che non mancano certo i manierismi (detti anche noiosi cliché di Hollywood dai piu' schietti, o anche peggio, dai cinefili di un certo livello, elite cui purtroppo non appartengo). Manierismo onnipresenti nelle attuali pelicole made in USA, che non si vogliono sbilanciare e vogliono invece il binario sicuro e la pista sgombra verso il botteghino. [...] Vai alla recensione »
Una bella sorpresa . Mi apettavo un film giocato tutto sul sarcasmo e sulla satira di un mondo , quello della televisione che vende soldi e paura insomma un dejà-vu qualche volta anche un po' retorico e ripetitivo . Invece mi sono trovato , dopo un inizio di quel tipo, piacevolmente colpito da un film che molto presto ha virato verso il thriller in modo serio , forse perfino [...] Vai alla recensione »
Lee Gates è un noto conduttore televisivo di un programma settimanale dal titolo "Money Monster" in cui fornisce delle dritte ai telespettatori in quali azioni investire il proprio denaro. Il crollo inatteso della Ibim, società da Gates fortemente sponsorizzata in qualche puntata precedente, scatena le ire di un'investitore, il giovane Kyle che irrompre in diretta negli [...] Vai alla recensione »
Con la giusta dose di amarezza e prevedibilità che accompagna tutti i film di denuncia sociale nei quali, alla fine, i perdenti continuano a perdere e i vincenti a vincere, l’ultimo film di Jodie Foster regista per me è bellissimo. Siamo in un Network televisivo. L’utilizzo dello schermo come mezzo non solo di denuncia ma addirittura di “verità” mi ha ricordato [...] Vai alla recensione »
Lee Gates (George Clooney) conduce una trasmissione sugli investimenti di borsa diretta da Patty Fenn (Julia Roberts). Il programma è una vera “americanata” con balletti di cattivo gusto, slogan e immagini ad effetto: nulla di davvero serio, fino a quando Kyle Budwell, un giovane investitore che ha perso tutto i suoi risparmi seguendo un consiglio sbagliato di Lee, fa irruzione nello [...] Vai alla recensione »
"Money Monster", l'ultimo film diretto da Jodie Foster, propone un tema che è già stato ampiamente trattato in altre pellicole precedenti, e cioè quello in cui un individuo disperato per sue motivazioni personali, perde la ragione e, minacciano, tiene in ostaggio con le armi un gruppo di persone ritenute responsabili della propria situazione disperata.
Arriva direttamente dal Festival di Cannes (dove è stato presentato Fuori Concorso) l’ultimo lavoro da regista dell’attrice americana Jodie Foster, che quest’anno festeggia anche il quarantesimo anniversario dal suo clamoroso ruolo di baby prostituta in “Taxi Driver” di Martin Scorsese. “Monster Money” è prodotto da George Clooney, [...] Vai alla recensione »
odio le sceneggiature irreali e questa ne è un esempio : più della metà del film sarebbe impossibile nella vita reale, peccato perchè l'idea di fondo era carina. Senza parlare dei momenti sdolcinati nel bel mezzo di una situazione drammatica e pericolosa.
L'inizio del film è un pò lento quasi da commedia americana. Poi lentamente il film inizia a mescolare azione e thriller e guadagna punti. Diciamo che la credibilità non è al top però è un film e ci sta tutto. Da consigliare per una serata.
Ancora un film americano sull'economia e sui soldi ma questa volta si capisce tutto e non vi sono sermoni incomprensibili alla "grande scommessa". Il film fila liscio creando una perfetta empatia con il " terrorista" che tiene in pugno la squadra televisiva. Egli diventa il nostro paladino contro i soprusi della finanza.Il film ha si qualche "già visto o incongruenza ma ha il giusto ritmo, tensione [...] Vai alla recensione »
Tema trattato interessante che rivela ancir di più un problema dei giorni nostri....però mi viene da chiedere una cosa: negli Stati Uniti la sicurezza è sempre così incapace?
Hai capito la Jodie (la Foster, intendo, alla regia)? Dopo il niente assoluto si scatena in questo thriller che azzecca in pieno, giusta la storia, perfetti i protagonisti, tranne il ragazzo, ovviamente, io avrei fatto su di lui un casting piu’ “sporco”! un film che ha ritmo e non ti da riferimenti di come andra’ a finire, inoltre il tema e’ di stretta attualita’ [...] Vai alla recensione »
Bello ..Da vedere..George Clonney,anche questa volta un bel film interessante. Giornalista comico..e una vicenda drammatica..la realtà che colpisce tante persone...!!!
Ricco di colpi di scena, che alternano con grande efficacia dramma e commedia, veloce assai nei ritmi visivi e narrativi, non particolarmente originale nel soggetto, tutt'altro, ma con un retrogusto amaramente graffiante che lo distanzia dagli stereotipi cui esplicitamente si richiama (il rapporto fra sequestratore e ostaggio, con il debito contorno, la diretta televisiva, il cinismo della finanza [...] Vai alla recensione »
Ho soltanto una battuta: è un film che lascia tutti senza parole!
Jodie Foster affronta uno scottante tema corrente e offre una vicenda che mira all'intrattenimento senza rinunciare ad una buona dose di etica morale dovuta all'attualità della vicenda. Un'intera rete televisiva tenuta in ostaggio da un giovane disperato in precarie condizioni economiche, una film girato in tempo reale, una diretta nella diretta, supportata dalla navigata coppia Clooney Roberts che [...] Vai alla recensione »
Ma, soprattutto, DOPPIATO MALISSIMO. La voce italiana di Clooney FA SCHIFO ED E' ORA CHE SCEGLIE LO CAPISCA. Non ho altro da aggiungere.
Se non ci fossero Clooney e la Roberts sarebbe da buttare, comunque non bastano a salvare una sceneggiatura inconsistente e inaccettabile anche per il pubblico più sprovveduto. Il resto del cast - inadeguato e' dir poco - contribuisce solo per la parte comica, anche non volendo.
Money Monster è il titolo di una trasmissione tv sulla finanza, condotta dal carismatico anchor-man George Clooney, che invita a investire su questo o quel titolo in borsa. Durante la diretta irrompe però un ragazzo (Jack O'Connell) che, seguendo i consigli del presentatore, ha investito i propri guadagni su un'azienda i cui profitti sono appena crollati, e ha perso tutto.
Un film in stile anni '70 per lo scontento dell'America che dato vita alle impennate di Bernie Sanders e Donald Trump. Se non fosse per la fotografia elettrica, iper-contemporanea di Matthew Libatique, Money Monster, il ritorno alla regia (e a Cannes) di Jodie Foster dopo The Beaver, sulla carta, potrebbe essere stato diretto, quarant'anni fa, da Sidney Lumet.
Prevedibile, ma da vedere. Nelle sale in contemporanea con Cannes, "Money Monster - L'altra faccia dei soldi" fila via tutto d'un fiato, non si guarda mai l'orologio. Già molto. Alla sua quarta regia, Jodie Foster rinchiude George Clooney e Julia Roberts nello studio tv in cui da anni si mette in scena lo show "Money Monster", pilotato da un imbonitore milionario, Lee Gates, che, tra balletti e canzoncine, [...] Vai alla recensione »
Che bidone, fresco di Cannes. Un thriller, firmato Jodie Foster, che più scontato non si può. Durante la diretta di un popolare show tv, irrompe un giovane armato vittima degli investimenti suggeriti dal programma. Tenendo in ostaggio il conduttore, pretende 800 milioni. Julia Roberts in regia finge di spaventarsi, George Clooney è un campionario di smorfie.