Titolo originale | Moka |
Anno | 2016 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia, Svizzera |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Frédéric Mermoud |
Attori | Emmanuelle Devos, Nathalie Baye, David Clavel, Diane Rouxel, Samuel Labarthe Olivier Chantreau, Jean-Philippe Écoffey, Marion Reymond, Paulin Jaccoud. |
Uscita | giovedì 17 novembre 2016 |
Tag | Da vedere 2016 |
Distribuzione | Officine Ubu |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,89 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 3 luglio 2017
Una donna scappa dalla clinica in cui è reclusa e passa da un posto all'altro alla ricerca di qualcosa. In tasca ha una pistola.
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CONSIGLIATO SÌ
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Losanna. Diane Kramer è tormentata da un'unica ossessione: trovare l'automobilista che, alla guida di una Mercedes color moka, ha investito suo figlio e ha distrutto la sua esistenza. Con qualche speranza, un po' di denaro e un'arma Diane lascia la clinica in cui è ricoverata e si reca ad Évian dove è venuta a sapere che vive l'automobilista. Talvolta però il percorso di una vendetta è più complicato di quello che ci si potrebbe aspettare e Diane dovrà confrontarsi con un'altra donna, Marlène, che è amichevole e misteriosa al contempo.
Questo film, ispirato a un romanzo di Tatiana de Rosnay del 2006 ha di fatto due volti. Da un lato si vuole creare la tensione di un thriller ma con un'efficacia decisamente ridotta rispetto alle possibilità tanto che gli appassionati non faranno troppa fatica ad individuare chi ha investito il figlio della protagonista. Questo è forse dovuto al fatto che Frédéric Mermoud si mostra decisamente più interessato a delineare le personalità delle due madri. Ha a disposizione la sempre intensa Emmanuelle Devos e la sfuggente Nathalie Baye.
È nel loro reciproco scoprirsi che il film trova il suo punto di forza che si sviluppa quasi seguendo la dinamica dell'ambiente in cui la vicenda è collocata. Perché le due donne si avvicinano e si mettono progressivamente a nudo con la stessa intensità sotterranea delle piccole onde del lago di Évian. Diane ha una personalità complessa che deve fare i conti con il padre del ragazzo che vorrebbe che mettesse una pietra sopra al passato e con un detective che l'aiuta in una ricerca che il senso comune suggerirebbe di evitare. Marlène non sa nulla di lei ma ha a sua volta dei problemi insoluti. Il loro reciproco scrutarsi per cercare di sapere di più l'una dell'altra percorre due terzi di un film che avrebbe potuto aspirare ad un esito più compatto. Gli elementi a disposizione non mancavano.
Quando capita una tragedia come quella della morte di un figlio è sempre molto difficile metabolizzarla e rassegnarsi alla dura realtà all'insegna della sua mancanza. E' quello che, in pratica, vive di personalmente la protagonista del film "Per Mio Figlio" alla quale è stato ucciso il figlio adolescente poichè investito da una macchina "pirata& [...] Vai alla recensione »
Questo"Moka"(2016)di Frédéric Mermoud, con Emmanuelle Devos, protagonista"onnivora"(altri/e interpreti, certo, ma la presenza della Devos è assolutamente centrale e "dirompente")è film psicologico, che guarda, da un lato, alla tradizione"noir"di certa filmografia made en France(ma non è un noir, quasi invece, volendo proprio trovare una definizione, una sorta di"cripto-noir", semmai), , dall'altro, [...] Vai alla recensione »
Ho avuto modo di vedere questo film al festival del cinema di Locarno. Mi ha profondamente colpita e commossa. Un storia dura ma carica di sentimento e amore che tiene incollati allo schermo fino alla fine. Le due attrici sono bravissime ed io, come madre, mi sono calata perfettamente nei panni di Emmanuelle Devos. Ottimo film che riguarderò sicuramente quando uscirà anche in Italia. [...] Vai alla recensione »
L'eco di un silenzioso grido di dolore si propaga nella valle del lago di Losanna. Bellissime immagini, una storia straziante raccontata con delicatezza e tatto come solo i francesi sanno fare. Corriamo sulla strada al fianco della protagonista alla ricerca della verità, una ricerca disperata fatta di tensione montante fino al finale a sorpresa. Due attrici eccezionali, una fotografia notevole e [...] Vai alla recensione »
Sono riuscita a beccarlo al Festival di Locarno, noto con piacere che lo vedremo anche in Italia! Un film davvero carino, ricorda i vecchi noir! Due attrici molto brave e finalmente una storia tutta al femminile. Da vedere!
Ho visto questo film all'ultimo Festival di Locarno. Toccante e coinvolgente racconta la storia di una madre sconvolta dall'improvvisa perdita del figlio in un incidente e della sua volontà di trovare il colpevole per avere giustizia. Ricco di pathos con finale commovente. Intensa interpretazione di Emmanuelle Devos e perfettamente calata nel personaggio Nathalie Baye. Consigliato!
Dramma umano, che si tinge appena di giallo,incentrato tutto sulla performance attoriale di Emmanuelle Devos nella parte della madre distrutta dal dolore, che indaga da sola per risalire all’identità del pirata della strada che ha investito uccidendo suo figlio. Per il resto, a parte lo stile da fiction televisiva, il film del regista svizzero Frederic Mermoud scorre piacevolmente [...] Vai alla recensione »
Un buon film che tocca corde attuali cercando comprensione al di là dello schermo, un film ben girato che coinvolge man mano scoprendo la storia squallida di un cialtrone che pur di nascondere la sua relazione patetica con la figlia della sua compagna (alla guida) Non soccorre un ragazzo che avevano appena investito, ottime le due protagoniste che rendono un film low cost interessante.
Weekend al cinema e sono incappata per caso in questo film. Conoscevo già sia la Devos che la Baye ma non le avevo mai viste recitare insieme (solo dopo ho scoperto essere la prima volta!) così mi sono decisa ad andare. Non si sono assolutamente smentite, entrambe bravissime e intense. Racconto sentimentale dalla trama lineare e coinvolgente. Mi è piaciuto molto. Da vedere!! Vai alla recensione »
È un soggetto che fa venire in mente il cinema di Claude Chabrol quello di Per mio figlio. il film franco-svizzero di Frédéric Mermoud presentato all'ultimo Festival di Locarno. Spesso accostato ad Alfred Hitchcock, il maestro francese prediligeva il genere noir, ma unito alla rappresentazione della vita di provincia e fortemente interessato alle psicologie dei personaggi.
Basato su un racconto di vendetta senza dubbio scioccante ancorché assai frequentato da letteratura, teatro e cinema, «Per mio figlio» («Moka») è uno di quegli onesti film di routine che non andresti a cercare, ma poi quantomeno non ti lasciano irritati. Il regista Mermoud, ancorato abbastanza saldamente alla sceneggiatura di una scrittrice rispettabile come Tatiana de Rosnay, non aveva grandi chance [...] Vai alla recensione »
La morte di un figlio il giorno dopo. Giallo psicologico di lago e brume, borghesia e insinuazioni. A Losanna, ossessionata dalla fuga del pirata della strada che le ha tolto il ragazzo, Diane (una Devos impegnata a deformarsi di sconcerto) fugge dalla clinica dove sta curando la depressione. Con una pistola in tasca, appena oltre il confine francese cerca e trova la Mercedes responsabile dell'incidente [...] Vai alla recensione »
Il regista Frédéric Mermoud ci regala un piccolo gioiello noir. Per mio figlio ha tutta l'eleganza del miglior cinema francese, merito soprattutto delle due protagoniste Devos e Baye, un duo che funziona in maniera perfetta. Mermoud è molto bravo a ricostruire non solo la storia, che di per sé non è particolarmente intricata, ma anche a lasciare che lo spettatore si immerga in questa atmosfera particolare: [...] Vai alla recensione »