lucblaks
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martedì 12 settembre 2017
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chastain da dieci e lode
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I tre titoli di richiamo presenti in sala al momento sono Cattivissimo Me 3 ( veramente brutto ), Dunkirk ( veramente bello ) e Baby Driver ( ancora da vedere ). E poi c'è Miss Sloan, un film che in sala sta per modo di dire vista la promozione quasi inesistente sia in patria che in Italia, dove è uscito scandalosamente un anno dopo. Il film ha il grande pregio di poggiarsi sulle spalle sapienti di un'attrice di calibro come Jessica Chastain, e dove Jessica sta io vado. Da The Help a Take Shelter, da The tree of life fino ad arrivare al suo grande capolavoro Zero Dark Thirty, la Chastain non ha mai sbagliato un colpo. In Miss Sloan non è da meno. In un film che segue banalmente ( e giustamente ) lo schema fisso del legal thriller americano è la presenza dell'attrice a fare la differenza e a dare peso e spessore a ogni singola parola della riuscita sceneggiatura di Jonathan Perera.
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I tre titoli di richiamo presenti in sala al momento sono Cattivissimo Me 3 ( veramente brutto ), Dunkirk ( veramente bello ) e Baby Driver ( ancora da vedere ). E poi c'è Miss Sloan, un film che in sala sta per modo di dire vista la promozione quasi inesistente sia in patria che in Italia, dove è uscito scandalosamente un anno dopo. Il film ha il grande pregio di poggiarsi sulle spalle sapienti di un'attrice di calibro come Jessica Chastain, e dove Jessica sta io vado. Da The Help a Take Shelter, da The tree of life fino ad arrivare al suo grande capolavoro Zero Dark Thirty, la Chastain non ha mai sbagliato un colpo. In Miss Sloan non è da meno. In un film che segue banalmente ( e giustamente ) lo schema fisso del legal thriller americano è la presenza dell'attrice a fare la differenza e a dare peso e spessore a ogni singola parola della riuscita sceneggiatura di Jonathan Perera. Lo studio del personaggio fa eco alla sua Maya di Zero Dark Thirty, entrambe eroine tragiche vittime della loro ambizione e della loro "missione", ma in questo caso la Chastain si prende la libertà di essere sporca e scorretta e regala al personaggio di Elizabeth Sloan l'assenza di misura e la lotta per un equilibrio che la renderebbe sicuramente più umana ma meno interessante. Quella della Chastain è un'analisi intelligente e mai giudicante di un personaggio eclettico e mutevole , e risulta quindi impossibile non storcere il naso ripensando a come sia stata esclusa durante la scorsa Award Season. Finalmente un lavoro che rende il "già visto" nuovo, dotato di una regia elegante e una sceneggiatura che giustifica le oltre due ore di visione con colpi di scena e cambi di registro efficaci. Esiste questo e molto altro in sala, aiutiamolo.
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marionitti
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lunedì 1 maggio 2017
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ottimo film, ottima sceneggiatura, ottimi attori
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La storia, ambientata nella Washington delle agenzie hobbistiche americane, racconta la storia di una sfida intorno all’approvazione di una legge restrittiva sul diritto a portare ed acquistare armi. Tre i punti di forza del film. Il primo è che il tema è interessante e offre una spaccato della vita politica americana per molti versi assai lontana da quella italiana. Il secondo è la sceneggiatura che crea momenti di tensione e continue svolte narrative tenendo alta la tensione per tutto il tempo del film. Il terzo è la protagonista, Jessica Chastain, che offre una grande prova di attrice, sostenendo perfettamente il ruolo che le è affidato. Da non perdere.
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La storia, ambientata nella Washington delle agenzie hobbistiche americane, racconta la storia di una sfida intorno all’approvazione di una legge restrittiva sul diritto a portare ed acquistare armi. Tre i punti di forza del film. Il primo è che il tema è interessante e offre una spaccato della vita politica americana per molti versi assai lontana da quella italiana. Il secondo è la sceneggiatura che crea momenti di tensione e continue svolte narrative tenendo alta la tensione per tutto il tempo del film. Il terzo è la protagonista, Jessica Chastain, che offre una grande prova di attrice, sostenendo perfettamente il ruolo che le è affidato. Da non perdere.
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ilvice
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sabato 11 agosto 2018
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legal-thriller da 10 e lode
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Film che ti tiene attaccato alla poltrona in attesa del colpo di scena che non tarda a venire. La storia di una lobbista in cerca di redenzione è costruita perfettamente, niente eccessi, niente sparatorie assurde o inseguimenti con decine di auto ribaltate, solo ed esclusivamente logica ed emozioni. Nel complesso il film e strutturato perfettamente e Jessica Chastain è semplicemente perfetta.
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sergiofi
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sabato 29 febbraio 2020
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miss sloane, una donna tutta sola
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John Madden si lascia alle spalle l’ambientazione esotica di “Marigold Hotel” e “Ritorno a Marigold Hotel” per tuffarsi in una storia lobbistica di notevole spessore. La mette in scena con elegante asciuttezza, non disgiunta da una riconosciuta capacità di produrre comunque buon cinema. Elizabeth Sloane è una donna tremendamente sola. Lavora per conto di un'agenzia lobbistica che si muove nell’area repubblicana, ma decide di abbandonarla quando le viene chiesto di supportare un’indegna campagna a favore della lobby delle armi. Una scelta che le cambierà la vita. Sarà lo spettatore a decidere se in meglio oppure in peggio, a seconda della sua sensibilità.
La prova di Jessica Chastain è eccezionale, a conferma di un talento attoriale senza limiti.
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John Madden si lascia alle spalle l’ambientazione esotica di “Marigold Hotel” e “Ritorno a Marigold Hotel” per tuffarsi in una storia lobbistica di notevole spessore. La mette in scena con elegante asciuttezza, non disgiunta da una riconosciuta capacità di produrre comunque buon cinema. Elizabeth Sloane è una donna tremendamente sola. Lavora per conto di un'agenzia lobbistica che si muove nell’area repubblicana, ma decide di abbandonarla quando le viene chiesto di supportare un’indegna campagna a favore della lobby delle armi. Una scelta che le cambierà la vita. Sarà lo spettatore a decidere se in meglio oppure in peggio, a seconda della sua sensibilità.
La prova di Jessica Chastain è eccezionale, a conferma di un talento attoriale senza limiti. Merita, da sola, la visione del film. Dà corpo a un personaggio diametralmente opposto a quello interpretato in “The Help”, anche qui con strabordante bravura. Un’attrice davvero poliedrica e capace di calarsi, in modo impeccabile, in situazioni tanto diverse.
Un vero peccato che la pellicola abbia saltato il passaggio in sala per una pessima distribuzione e che sia visibile solo in passaggi tv. Nondimeno, uno spettacolo da non perdere.
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flyanto
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giovedì 14 settembre 2017
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una donna forte e combattiva e sola
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Un personaggio potente e famoso solitamente è sempre un poco inviso agli altri, quando si tratta poi di una donna, è ancora peggio. Ed è quello che accade alla temibile protagonista Elizabeth Stone, una donna in carriera al servizio di alcune lobbies, da cui il titolo dell'omonima pellicola interpretata da Jessica Chastain. Richiesta da tutte le più importanti e potenti aziende, quando la donna rifiuta di schierarsi a favore di un'industria di armi da fuoco che caldamente appoggia la propria produzione, ella viene fortemente osteggiata dai suoi collaboratori e, insieme a pochissimi seguaci, si mette al servizio di color che sostengono la sua posizione contraria alla detenzione senza limitazione alcuna delle armi da fuoco.
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Un personaggio potente e famoso solitamente è sempre un poco inviso agli altri, quando si tratta poi di una donna, è ancora peggio. Ed è quello che accade alla temibile protagonista Elizabeth Stone, una donna in carriera al servizio di alcune lobbies, da cui il titolo dell'omonima pellicola interpretata da Jessica Chastain. Richiesta da tutte le più importanti e potenti aziende, quando la donna rifiuta di schierarsi a favore di un'industria di armi da fuoco che caldamente appoggia la propria produzione, ella viene fortemente osteggiata dai suoi collaboratori e, insieme a pochissimi seguaci, si mette al servizio di color che sostengono la sua posizione contraria alla detenzione senza limitazione alcuna delle armi da fuoco. Da qui numerosi avvenimenti si succederanno che vedranno lei ed il suo energico e capace staff presi fortemente di mira, ostacolati in tutti i modi dai loro oppositori sino a confinare la stessa protagonista in una posizione di isolamento in cui, peraltro, la protagonista stessa si colloca a seguito dei suoi comportamenti ed atteggiamenti sul lavoro parecchio discutibili, per non dire un poco spietati. La situazione generale precipiterà a tal punto che la donna verrà addirittura citata dai suoi avversari in tribunale dove dovrà difendersi con tutte le proprie forze.
Ricco di colpi di scena che continuamente si susseguono mantenendo sempre vivo l'interesse dello spettatore, questo legal thriller risulta molto ben girato e congegnato nello svolgersi della sua vicenda, sostenuto ovviamente anche dall' ottima interpretazione di Jessica Chastain, che continua a confermare le proprie elevate e poliedriche doti di attrice. "Miss Solane" infatti è il film dal cui titolo si intuisce che è stato apposta confezionato per questo omonimo e particolare personaggio femminile che, per spietatezza e cinismo e per poter sopravvivere in una società quanto mai crudele è diventata quasi come una macchina umana, fredda, calcolatrice, cinica e senza nemmeno più una vita personale.
Nel suo andamento generale "Miss Sloane" risulta perfettamente schierato nella tipologia tipica di tutti i legal thriller statunitensi dove i colpi di scena e le azioni all' insegna di astute manovre si susseguono di continuo, ma il film, ribadisco, è molto ben confezionato e dunque sicuramente un buon prodotto cinematografico..
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paolp78
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sabato 11 giugno 2022
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l’america tra armi, lobbisti e donne emancipate
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Il regista britannico John Madden porta sul grande schermo una storia inventata di sana pianta, che ha la particolarità di essere presentata e proposta in maniera molto credibile, tanto che si può facilmente incorrere nell’equivoco di avere assistito ad un film tratto da fatti realmente accaduti. Ciò è possibile in quanto al centro della bella sceneggiatura troviamo tematiche molto rappresentative dell’odierna società americana: il sistema delle lobby, che negli Stati Uniti possono agire alla luce del sole, purché rispettino rigide regole; il problema della diffusione delle armi e della facilità con le quali queste possono essere acquistate in forza dell’ormai celebre secondo emendamento alla Costituzione americana; il ruolo sempre più importante delle donne nel mondo degli affari e del lavoro, che trasforma quelle che una volta erano gli “angeli del focolare” in spietati manager arrivisti e senza scrupoli, capaci di tutto pur di prevalere.
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Il regista britannico John Madden porta sul grande schermo una storia inventata di sana pianta, che ha la particolarità di essere presentata e proposta in maniera molto credibile, tanto che si può facilmente incorrere nell’equivoco di avere assistito ad un film tratto da fatti realmente accaduti. Ciò è possibile in quanto al centro della bella sceneggiatura troviamo tematiche molto rappresentative dell’odierna società americana: il sistema delle lobby, che negli Stati Uniti possono agire alla luce del sole, purché rispettino rigide regole; il problema della diffusione delle armi e della facilità con le quali queste possono essere acquistate in forza dell’ormai celebre secondo emendamento alla Costituzione americana; il ruolo sempre più importante delle donne nel mondo degli affari e del lavoro, che trasforma quelle che una volta erano gli “angeli del focolare” in spietati manager arrivisti e senza scrupoli, capaci di tutto pur di prevalere.
La pellicola è ben diretta da Madden che adopera una narrazione efficace ricorrendo a flashback e soprattutto proponendo un ritmo incalzante dall’inizio alla fine. L’attenzione dello spettatore viene mantenuta ben sveglia sia grazie agli argomenti trattati, molto interessanti, sia per il susseguirsi delle varie fasi dello scontro tra le opposte squadre di lobbisti, che assomiglia ad un’avvincente partita a scacchi.
Nella parte della machiavellica ed abilissima protagonista c’è l’ottima Jessica Chastain, non nuova a interpretare ruoli di donne forti come in “Zero Dark Thirty” di Kathryn Bigelow, o in “Molly's Game” di Aaron Sorkin, pellicola che uscirà solo un anno dopo rispetto a questa e che ne riproporrà molti aspetti dell’impianto narrativo, con l’unica differenza che al contrario di questo film di Madden quello di Sorkin è realmente tratto da una storia vera.
Il cast annovera John Lithgow e Sam Waterston, sempre ottimi benché invecchiati, nonché il bravo Mark Strong e l’emergente Gugu Mbatha-Raw.
La sceneggiatura propone la figura della protagonista attribuendole caratteristiche assolutamente estreme, sia nelle capacità di calcolo strategico, sia nell’assomigliare ad un manager maschio, tanto da eliminare ogni aspetto di fragilità femminile ed attribuirle persino comportamenti classicamente dell’altro sesso, come il ricorso al sesso a pagamento.
Punto di forza dell’opera, la capacità di proporre vari colpi di scena, che in effetti risultano tutti molto ben riusciti.
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goldy
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giovedì 14 settembre 2017
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false speranze
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Dialoghi scoppiettanti per menti sveglie che sembrano pronunciati da robot caricati a molla. fanno sentire il povero spettatore un piccolo inbranato, balbettante analfabeta. Una lobbista rampante in carriera, aggressiva , cinica quanto basta, poco incline a indulgere amorose ( sesso a pagamento) o cedimenti di sorta ha comportamenti consoni al suo ruolo. . Nessun rigurgito etico sembra capace di frappone al conseguimento degli obiettiv prefissati dalla compagnia per la quale lavora... .. E invece l'improbabile accade e si assiste così a un recupero di dignità degni dei grandi finali dei court movie del passato hollywodiano.
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Dialoghi scoppiettanti per menti sveglie che sembrano pronunciati da robot caricati a molla. fanno sentire il povero spettatore un piccolo inbranato, balbettante analfabeta. Una lobbista rampante in carriera, aggressiva , cinica quanto basta, poco incline a indulgere amorose ( sesso a pagamento) o cedimenti di sorta ha comportamenti consoni al suo ruolo. . Nessun rigurgito etico sembra capace di frappone al conseguimento degli obiettiv prefissati dalla compagnia per la quale lavora... .. E invece l'improbabile accade e si assiste così a un recupero di dignità degni dei grandi finali dei court movie del passato hollywodiano. Un gfinale che riscatta un film piuttosto statico e noioso più adatto a un pubblico televisivo. Poco credibile ma comunque interessante per capire come vanno le cose nel mondo.
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