Manhattan Nocturne |
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Un film di Brian DeCubellis.
Con Adrien Brody, Yvonne Strahovski, Campbell Scott, Jennifer Beals.
continua»
Titolo originale Manhattan Night.
Thriller,
durata 113 min.
- USA 2016.
MYMONETRO
Manhattan Nocturne
valutazione media:
2,75
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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film che insegue molte traccedi elgatolocoFeedback: |
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giovedì 15 dicembre 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Molte le suggestioni presenti in"Manhattan Night": il "hard boiled"di chandleriana memoria, ripreso poi in tanti film, con molta detection e non poche sequenze violente, l'"erotic thriller"dominante negli anni '80(forte questo elemento, probabilmente anche nel romanzo, che però non conosco), il citazionismo dalle video-cassette e dunque il film nel fim di Sodebergh: il tutto è shakerato in maniere non sempre propria, per cui un finale non del tutto(ma in parte invece sì)prevedibile viene anticipato e"negato"da molti passaggi. Lo stile registico di Brian DeCubellis insegue tutte queste suggestioni(dove la prima è i"notturno", comunque), senza mai soffermarsi su un aspetto in particolare e rimane discutibile se e e in che misura questa"fusion"sia effettivamente convincente. Rimane anche da verificare quanto del"déjà vu"riciclato e immesso in nuovi contenitori(fughe nella città, relativi inseguimenti, notte partout)serva a una nuova produzione di senso che, direi, rimane invece"latitante". Probabilmente l'illusione di un"new cinema", peraltro sempre ricorrente, quasi stagionalmente, ha giocato non diremmo uno scherzo ma almeno un ruolo determinante in un film dalla molte(troppe?)ambizioni, che non sembra aver rivoluzionato per nulla, invece, il panorama filmico di questi anni. Sarà che, appunto, quanto si intuisce facilmente e quanto"è dietro l'angolo"è troppo scopertamente presente, quanto gli /le interpreti mostrano nel gioco del dire/non ndire/negare facendo intuire viene ad essere fin troppo scoperto, ma "Manhattan Night"non convince. Inutile e fastidioso, anzi pletorico, anche l'espediente della voce narrante del protagonista, con una volontà moraleggiante di "tinteggiare"la storia, che invece, se condotta diversamente, varrebbe di per sé, senza bisogno di questo"trucco", di questo elmento in più, assolutamente inessenziale sul piano narrativo se non, forse, per spettatori/spettatrici non abituati al linguaggio filmico... Dire sic et simpliciter"un'occasione mancata"suona troppo perentorio, forse, ma la dimensione nella quale ci troviamo è invero questa... El Gato
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