Dopo l'amore |
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Un film di Joachim Lafosse.
Con Bérénice Bejo, Cédric Kahn, Marthe Keller, Jade Soentjens.
continua»
Titolo originale L'économie du couple.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 100 min.
- Francia, Belgio 2016.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 19 gennaio 2017.
MYMONETRO
Dopo l'amore
valutazione media:
3,29
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Scappate, scappate, le streghe sono tornate.di enrico danelliFeedback: |
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domenica 5 febbraio 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ovviamente la chiave di lettura che vede il sesso "debole" ormai diventato ben più pre-potente di quello maschile è quella più banale e immediata fra le molte che questo splendido film contiene in sè. Che la moglie rappresenti una algida e austera divinità pronta a colpire con i suoi fulmini il povero malcapitato Boris appare chiaro dalle prime scene. Cosa si può rimpoverargli ? La tradisce ? Si ubriaca ? Gioca tutto lo stpendio alle slot machine ? E' violento ? Si disinteressa delle figlie ? Non è più innamorato ? Niente di tutto questo, ma la ragione della crisi della moglie sta solo nel fatto che Boris è disoccupato e probabilmente non è mai stato portato per gli affari, arrivando così a far pesare sulla moglie la gestione economica della famiglia. Nient'altro e sia ben chiaro che le questioni economiche sulla divisione della casa di abitazione sono una conseguenza e non una causa della crisi voluta dalla moglie. Questa prima chiave di lettura, salendo di livello, sfocia nella seconda: la moglie è una strega, ma non è tutta colpa sua : è nata in una famiglia borghese, si è ritrovata tutto per diritto ereditario e non è mai stata capace di fare sacrifici.La illusione di avere una vita agiata dopo il 2008 per molti impresari dell'edilizia come Boris sono svanite nel nulla e così la moglie non sa più che farsene di un marito che non porta a casa nulla, arrivando persino a soffocare possibili prospettive lavorative del marito (incredibile ma vero). La terza chiave di lettura che è conseguenza delle prime due ed l'unica veramente importante nel film è che i soldi e le rigide regole dettate da avvocati e notai possono solo coprire l'amore, ma mai farlo svanire: splendida, veramente splendida è l'ultima scena che vede i due coniugi seduti ad un tavolino di un bar sotto le piante come due fidanzatini. Il dialogo inizia con un complimento del marito per la moglie e la moglie sembra lusingata di riceverlo. A questa immagine che continua senza audio si sovrappone invece l'audio dell'arida lettura dell'accordo di separazione. La differenza è stridente e ci fa capire quanto lontano sia la presunta realtà (la separazione) dall'affetto che ancora i due nutrono. Per il resto ottima l'idea di concentrare tutte le scene all'interno di una casa e del suo giardino: la casa confortevole e il giardino ottimanente curato rappresentano il valore aggiunto di una famiglia ancora unita. Un'unica stranezza: far passare il bravissimo Cedric Khan per un immigrato polacco: non si poteva chiamarlo Samir invece di Boris ?
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