Un po' di felicità |
||||||||||||||
Un film di Paolo Virzì.
Con Valeria Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti, Tommaso Ragno.
continua»
Titolo originale La pazza gioia.
Commedia drammatica,
Ratings: Kids+13,
durata 118 min.
- Italia 2016.
- 01 Distribution
uscita martedì 17 maggio 2016.
MYMONETRO
Un po' di felicità
valutazione media:
3,50
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Folle....non vederlodi HowlingfantodFeedback: 7986 | altri commenti e recensioni di Howlingfantod |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
mercoledì 8 giugno 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Che poi uno non se ne potrebbe semplicemente tornare a casa dopo aver visto un film? Magari un po’ stravolto, forse dopo aver anche versato una lacrimuccia se il film era emotivamente forte. Che bisogno c’è di scrivere una recensione o delle riflessioni? Forse solo per condividere qualcosa che si è sentito per capire se anche gli altri lo hanno sentito. O magari per chiedere all’ autore se quel dettaglio è per come lo ha visto lo spettatore in questione il fulcro semantico del film stesso. Mi riferisco alla scena quando Beatrice e Donatella fuggono a bordo di un duetto decappottabile dalla casa della madre di Beatrice dove si sta girando un film, sfruttando, intromettendosi e poi fuggendo dalla scena del film stesso, nel/dal set, nel/dal cinema proprio, come a voler dire che il cinema sfrutta sè stesso e fugge da sé stesso per entrare nella realtà, da qui la sua forza espressiva e di rappresentazione della realtà e anche la sua vocazione direi “civile” ed etica per parlare di temi importanti e spesso taciuti e nascosti. In questo caso la grande tematica del rapporto salute-malattia, normalità-devianza. Questo è per me un pò il messaggio e il fulcro del film, magari mi sbaglio. Come a dirci, guardate che non è una cosa estetica a fare un film, è una cosa etica, smuovere le coscienze, svegliare le coscienze e qua il tema è forte e aiuta. Penso questo film dovrebbe essere passato nelle scuole, nelle stazioni ferroviarie, nei circoli, nei centri commerciali, entrare nella vita delle persone, per smuoverle, interrogarle, svegliarle. Certo poi la scenografia, il linguaggio, la sceneggiatura, il medium artistico insomma fa la differenza, certo poi si ride, si piange come in molti altri film di Virzì che seguono il filone della cosiddetta commedia all’ Italiana se questa significa qualcosa. Quello che è più importante è secondo me il tema più universale e umanissimo della cosiddetta malattia, del disagio e dell’ emarginazione e del rapporto con questo delle cosiddette persone “normali”. Mi viene in mente un racconto di Anton Cechov (reparto numero 6) dove non si sa chi siano i sani e chi i folli e di quanto sia lieve la linea che divide i sani di mente dai malati e di come siano complessi i valori per cui una società possa considerare una persona folle. Nel film questo è espresso nella profonda umanità, sofferenza e voglia di vivere delle protagoniste. Nel mondo reale lo si può trovare in ogni centro per disabili, in ogni comunità di recupero per tossicodipendenti, in ogni mensa della Caritas o più semplicemente in ogni angolo maleodorante di qualche grande stazione ferroviaria delle nostre città, proprio quegli angoli da dove fuggiamo lo sguardo, per paura di trovarci noi stessi, cioè quello che avremmo potuto essere o potremo diventare, anche così, per un nonnulla, per un ganglo della catena delle nostre vite che si inceppa. E’ un film che regala forti emozioni, dove si ride e ci si commuove e mi viene in mente che forse i veri folli sono coloro che non hanno la capacità di commuoversi con questo film, chi magari lo va anche a vedere ma rimane nel film senza pensare al disagio, a coloro che feriti dalle sberle della vita e dal caso, guardano noi “normali” e ci interrogano muti, coloro che magari incontriamo per caso ogni giorno e che i veri folli alla fine sono gli indifferenti, i duri di cuore e soprattutto tutti coloro che non vanno a vedere questo film.
[+] lascia un commento a howlingfantod »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Howlingfantod:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||