Titolo internazionale | I Have Friends in Heaven |
Anno | 2016 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Fabrizio Maria Cortese |
Attori | Valentina Cervi, Fabrizio Ferracane, Antonio Catania, Antonio Folletto, Emanuela Garuccio Enzo Salvi, Gabriele Dentoni, Daphne Klyde, Christian Iansante, Daniela Cotogni, Michele Iannaccone, Paolo Mazzarese, Giorgio Mazzarese, Stefano Scarfini, Mariano Belvedere, Paolo Silo, Rosario Altavilla, Giustina Buonomo, Gianluca D'Ercole, Vincenzo De Michele, Mario Lucarelli, Giampiero Mancini, Cristian Mazzotta, Daniele Pio. |
Uscita | giovedì 2 febbraio 2017 |
Distribuzione | Golden hour Films |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,78 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 3 novembre 2017
Dopo un passato burrascoso, Felice Castriota diventa un'altra persona grazie l'esperienza al centro Don Guanella di Roma.
CONSIGLIATO SÌ
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Felice Castriota è un uomo d'affari pugliese arrestato per aver riciclato soldi della mafia. Per ottenere la clemenza della giustizia Felice denuncia il boss con cui trattava e il tribunale lo condanna ad un anno di servizi sociali in regime di libertà vigilata: il che, in concreto, si traduce nell'obbligo di risiedere presso il centro Don Giannella di Roma aiutandone il direttore, Don Pino, ad occuparsi di un gruppo di ospiti mentalmente o fisicamente disabili. È importante che la sede dell'istituzione sia la Capitale perché Felice teme la vendetta del boss denunciato, e fa bene: infatti il terribile U Pacciu aspetta solo di sapere dov'è nascosto per riportarlo in Puglia e fargliela pagare.
Ho amici in paradiso è la storia della conversione (laica) di un uomo abituato a pensare solo a se stesso che, a contatto con chi è stato molto meno fortunato di lui, scopre il piacere di rendersi utile al prossimo e vede crescere l'affetto per i frequentatori del Don Giannella, che comprendono anche una bella psicologa, una dolcissima infermiera e un ragazzo emiplegico che sogna di interpretare Riccardo III, il re al di "fuori da ogni forma comune".
Fabrizio Maria Cortese scrive e dirige questa storia ispirata dalla sua scoperta, nella realtà, del Don Giannella e la ambienta all'interno del vero istituto, facendo recitare un gruppo di disabili. I ruoli principali del film restano affidati ad attori professionisti di solida preparazione: Fabrizio Ferracane è Felice Castriota, Valentina Cervi la psicologa, Antonio Catania è Don Pino (ispirato all'attuale direttore del Don Giannella, Don Pino Venerito). È un attore di mestiere anche Antonio Folletto, che interpreta il ruolo del giovane emiplegico in modo assai credibile.
Ciò che manca, in questo progetto, non sono certo le buone intenzioni, ma una sceneggiatura solida e coerente che esca da certi schematismi televisivi e conferisca maggiore spessore drammaturgico alla storia. Da un lato infatti la forza del film è la rispettosa delicatezza con cui Cortese tratta la disabilità, permettendosi anche una lieve ironia e rendendo godibili alcune scene, come quella finale on the road che ricorda la gita in barca di Qualcuno volò sul nido del cuculo. Dall'altro Ho amici in paradiso sconta le caratterizzazioni poco approfondite dei personaggi principali, i dettagli improbabili del plot che coinvolge Felice e il boss mafioso, la mancanza di gradualità nello sviluppo delle relazioni e nel cambiamento interiore dei protagonisti.
È invece inequivocabilmente commovente vedere come gli attori, in particolare Ferracane, interagiscono con sincera empatia con i non attori del Don Giannella, e una nota di merito particolare va ad Enzo Salvi, che per una volta esce dalla macchietta del coatto becero e triviale e mostra il lato tenero e profondamente umano della sua romanità.
Il regista Fabrizio Maria Cortese racconta, attraverso una trama brillante, una bellissima storia di inclusione. Il cast composto da attori professionisti e da attori diversamente abili,ospiti dell'Opera Don Guanella di Roma, sono il vero valore aggiunto del film. E' una commedia divertente e al contempo poetica. Offre una nuova prospettiva di osservazione della disabilità.
Trama molto bella, il legame che si crea tra Antonio e Felice è unico davvero emozionante tutto il film.