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"Extortion"(Phil Volken, anche"scrittore"del film ossia autore di soggetto e sceneggiatura, 2016)non è solo un film"Inverosimile"(come afferma Hitchcok, il problema non è mai solo la"verosimiglianza", anzi)ma un film inutilmente sconclusionato, monco, da tutte le parti: la famigliola americana(padre, madre, figlio di sei anni)viene rapita/seuqestrata da un pescatore caraibico(la vicenda si svolge là)ma tutto il resto è francamente ridicolo: presunte ricerche al cardiopalma dell'uomo, che "misteriosamente"riesce a sottrarsi alla reclusione forzata in una cabina, corsa disperata per acciuffare il manigoldo, cui è stato versato un milione di dollati, happy end in ultima analisi(beh, non è così certo). Tra corse disperate e disperanti, arnesi messi in campo per difendersi e attaccare, il film non ha alcun elemento di logica "concepitibile", dove pure dovrebbe seguirne una, essnedo un thriller. Siccome non si tratta di un'opera di decostruzione narrativa, né di un film surrealista e neppure latamente"surreale", tutte queste lunghe fughe e inseguimenti in un panorama tropicale non hanno nulla da cercare né da dire. Come mai si realizzino film simili(fra l'altro c'è qualche sospetto di razzismo: possibile che tutti/e i/le vilains siano di colore, mentre i bianchi o sono "fessi"oppure non intervengono?)è veramente(questo sì, un mistero). Non basta qualche ripresa"turistica"per giustificare il tutto, anzi ciò, in qualhce modo, peggiora la situazione. Il regista-sceneggiatore è colpevole del fatto, ma anche gli/le interpreti fanno del loro peggio, tanto che non meritano neppure la menzione del loro nome e cognome. Difficile, oggi(ma forse anche ieri)trvare un film così banale come"Extortion": El Gato
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