Goliardico, irresistibile e struggente: che bellezza il 1980 secondo Linklater
di Fabio Ferzetti Il Messaggero
Ci sono registi che fanno sempre lo stesso film, altri che praticano tutti i generi. E poi c'è Richard Linklater, forse l'autore americano più imprevedibile della sua generazione, e non solo. Un camaleonte che ogni volta cambia tutto: stile, metodo, mood, cast, e riesce a essere autobiografico in modi sempre diversi.
Lo avevamo lasciato con l'elegiaco e bellissimo Boyhood, girato nell'arco di 12 anni seguendo la crescita del protagonista. Lo ritroviamo con questo Tutti vogliono qualcosa, che sembra cominciare proprio dove finiva Boyhood, dal primo giorno di college. [...]
di Fabio Ferzetti, articolo completo (2028 caratteri spazi inclusi) su Il Messaggero 16 giugno 2016