Che vuoi che sia

Un film che, partendo da uno spunto che non brilla per fantasia ma che potrebbe intrigare (la classica "offerta indecente"), cade in fretta nel patetismo sentimentale e morale tipico di un paese, questo, che non riesce a staccarsi dalle solite retoriche provinciali della ragazza acqua e sapone dall'alta integrità etica, del pentimento (con annesso l'ovvio finale disneyano) e del "mondo moderno che non è fatto per le persone per bene come noi". Discorsi già sentiti mille volte, affrontati con la stessa voglia di approfondire un argomento che si trova nei programmi del pomeriggio che qui vengono parodiati (ancora una volta, male). Leo risulta come consuetudine inadeguato alle idee, pur apprezzabili, che riesce a tirare fuori in fase di scrittura, la Foglietta offre una recitazione quasi impercettibile e Papaleo si diverte ma non diverte mentre gigioneggia in mezzo al vuoto dei personaggi incredibilmente stereotipati di contorno. Non mi stupisce che possa piacere, considerando l'assuefazione alla mancanza di approfondimento con cui il pubblico italiano è stato allevato e a cui si è ormai abituato. Una commedia perfetta per chi, una volta uscito dal cinema, vuole parlare di calcio o di politica, perché di cinema di cui discutere, in questa pellicola, ce n'è davvero poco.