gustibus
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sabato 18 febbraio 2017
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scacciapensieri!con il dolce.
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Il film se non c'erano HOPKINS e Kingsley..probabilmente non usciva neanche nelle sale....EPPURE in certi momenti ha del fumetto.Sicuramente il meglio l'ha dato HOPKINS...BRAVISSIMO!..e Kingsley particolarmente BRAVO...2co-protagonisti perche'cosi'e' che rendono il film a volte piacevole...troppo esagerato in tutto lo svolgimento...HOULT..qualche graffio..la jones normale e il film e'sufficiente.Per chi non pretende troppo.
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peer gynt
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lunedì 20 febbraio 2017
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vuoto fumettone con personaggi infrangibili
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Film innocuo e vuoto, adattissimo per non pensare a niente, dove c'è un protagonista infrangibile (Casey Stein) che non si fa niente nemmeno se gli tiri una bomba atomica, una bella ragazza (Juliette Marne) con tanto di malattia curabile solo da una bella e irraggiungibile quantità di denaro e due criminali assurdi e fintissimi, interpretati da due grandi attori che gigioneggiano a tutto spiano.
Trama? Inconsistente. Finale? Melenso. Perché vederlo? Giusto per rilassarsi e non pensare a niente. Potrebbe prescriverlo un medico come antistress. Ad altro non serve. Solo ad allentare la tensione del tuo quotidiano (perché nel film, appunto perché totalmente incredibile, di tensione non ce n'è proprio).
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Film innocuo e vuoto, adattissimo per non pensare a niente, dove c'è un protagonista infrangibile (Casey Stein) che non si fa niente nemmeno se gli tiri una bomba atomica, una bella ragazza (Juliette Marne) con tanto di malattia curabile solo da una bella e irraggiungibile quantità di denaro e due criminali assurdi e fintissimi, interpretati da due grandi attori che gigioneggiano a tutto spiano.
Trama? Inconsistente. Finale? Melenso. Perché vederlo? Giusto per rilassarsi e non pensare a niente. Potrebbe prescriverlo un medico come antistress. Ad altro non serve. Solo ad allentare la tensione del tuo quotidiano (perché nel film, appunto perché totalmente incredibile, di tensione non ce n'è proprio). E, dulcis in fundo, il sorriso di Felicity Jones, bello come sempre.
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carloalberto
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domenica 24 ottobre 2021
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plot fiabesco, hopkins straordinario
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La straordinaria, memorabile interpretazione di Anthony Hopkins del malvagio boss del narcotraffico, da sola, vale la visione di questo film di Eran Creevy, per il resto un trascurabile e dimenticabile action movie basato su una serie di rocamboleschi inseguimenti, con potenti auto sportive, che, come suggerisce il titolo, avvengono soprattutto in autostrada.
Il cast, in cui figurano anche Ben Kingsley e Nicholas Hoult, appare sproporzionato rispetto alle limitate possibilità del regista e alla piattezza infantile del plot, che si rifà platealmente allo schema narrativo di Propp delle fiabe popolari.
L’equilibrio iniziale, rappresentato dalla storia d’amore tra i due giovani protagonisti, è rotto dal manifestarsi improvviso della malattia dell’innocente fanciulla, che abbisogna urgentemente del trapianto di un rene.
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La straordinaria, memorabile interpretazione di Anthony Hopkins del malvagio boss del narcotraffico, da sola, vale la visione di questo film di Eran Creevy, per il resto un trascurabile e dimenticabile action movie basato su una serie di rocamboleschi inseguimenti, con potenti auto sportive, che, come suggerisce il titolo, avvengono soprattutto in autostrada.
Il cast, in cui figurano anche Ben Kingsley e Nicholas Hoult, appare sproporzionato rispetto alle limitate possibilità del regista e alla piattezza infantile del plot, che si rifà platealmente allo schema narrativo di Propp delle fiabe popolari.
L’equilibrio iniziale, rappresentato dalla storia d’amore tra i due giovani protagonisti, è rotto dal manifestarsi improvviso della malattia dell’innocente fanciulla, che abbisogna urgentemente del trapianto di un rene.
Iniziano, quindi, le peripezie dell’Eroe, che, per salvarla dall’incantesimo, dovrà trovare, su indicazione del Mandante, Kingsley, la pozione magica, ovvero il carico di droga o il danaro per pagare le cure necessarie alla ragazza.
L’action movie è incentrato sulle prove che l’Eroe dovrà superare per raggiungere il suo scopo, sfuggendo mille volte agli spietati sicari inviati dal malvagio e psicopatico Antagonista, Hopkins.
Il film, ovviamente, seguendo pedissequamente lo schema di Propp, si conclude con la sconfitta dell’Antagonista ed il ristabilimento dell’equilibrio, ossia il trionfo dell’amore tra l’Eroe e la sua amata, grazie a lui risanata, con il classico lieto fine delle favole…E vissero tutti felici e contenti.
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ashtray_bliss
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mercoledì 15 febbraio 2017
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a tutta velocità sull'autobahn tedesca.
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Partendo dalle cose essenziali, bisogna ammettere che Collide (come da titolo originale) non vuole essere un prodotto originale o innovativo, non cerca di essere un prodotto destinato ai cinephile di nicchia e nemmeno una pellicola per cui stracciarsi le vesti. Resta comunque un buon prodotto di puro entertainment volto a divertire il pubblico per circa due ore senza appesantire gli spettatori. Un film d'azione onesto che fa il suo dovere, senza annoiare, e annoverando tra i suoi punti di forza una regia vertiginosamente veloce e un ritmo serrato che cattura lo spettatore e lo catapulta al centro dello spettacolo.
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Partendo dalle cose essenziali, bisogna ammettere che Collide (come da titolo originale) non vuole essere un prodotto originale o innovativo, non cerca di essere un prodotto destinato ai cinephile di nicchia e nemmeno una pellicola per cui stracciarsi le vesti. Resta comunque un buon prodotto di puro entertainment volto a divertire il pubblico per circa due ore senza appesantire gli spettatori. Un film d'azione onesto che fa il suo dovere, senza annoiare, e annoverando tra i suoi punti di forza una regia vertiginosamente veloce e un ritmo serrato che cattura lo spettatore e lo catapulta al centro dello spettacolo. Gli ingredienti che costituiscono lo script sono quanto di più classici e prevedibili. Droga, auto da corsa, soldi e due boss mafiosi pericolosi che si odiano a vicenda e tra i quali scoppia una faida. In mezzo aggiungete una love story che tenga incollato tutto insieme e che funga da motore per il protagonista, Nicholas Hoult. Se poi i boss mafiosi prendono rispettivamente i volti di Ben Kingsley e Antony Hopkins il gioco è fatto. L'elemento nuovo, in questo contesto che grida di "già visto", è dato stavolta dalle location scelte le quali interessano la Germania e in particolare Colonia e dintorni. L'elemento dell'autostrada poi è particolarmente azzeccato dal momento che l'autobahn tedesca è priva di limiti di velocità, il che rende possibilmente più adrenaliniche le scene delle corse automobilistiche alle quali assistiamo. In tal senso, le coreografie con le auto da corsa sono ben fatte, strizzano l'occhio ad un qualsiasi episodio di Fast and Furious o Transporter e si concedono in piroette, scontri, corse su strade sterrate e ovviamente, esplosioni.
Il tutto guidato (letteralmente) dal giovane e affascinante Nicholas Hoult il quale, oltrepasserà ogni limite pur di mettere in salvo la sua ragazza malata Jules (la candidata all'Oscar Felicity Jones) da una squadra di gangster che gli danno la caccia. Insolito e divertente nel suo ruolo è invece Ben Kingsey nei panni di Goran, gangster turco dallo spiccato senso di humor. Sempre mefistofelico e algido Hopkins, pacato e filosofico anche nelle parti di uno spietato trafficante di droga e killer. Felicity Jones riempie un ruolo di tipico love interest e nulla più ma ovviamente non sfigura nella parte della bella e fragile Juliette.
Tutto funziona bene, insomma. Una trama ridotta all'osso che lascia il più spazio possibile all'azione e alla coreografia delle auto da corsa in una delle più classiche action stories mai viste. Tuttavia, il film risulta godibile, riuscito con buoni effetti speciali e sopratutto non è mai grottesco ed esagerato come gli ultimi F&F cosa che lo rende ampiamente accettabile. La recitazione è nella media per un film del genere che non richiede un vero e proprio impegno da parte degli attori.
Un film roboante, dunque, che celebra l'entertainment disilluso e spensierato. Da godere rigorosamente in sala per via degli effetti visivi e ovviamente sonori delle auto in corsa. 3/5.
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alex62
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venerdì 6 gennaio 2017
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solo per amore
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Indimenticabile Nicholas Hoult in “About a boy” del 2002, al suo secondo film. Il ruolo era quello di un ragazzino, figlio di madre silgle e incasinata, lei una delle tante young-adult, conquiste di un viziato “figlio di” che aveva trascorso la sua vita beneficiando dei profit di una canzoncina natalizia composta dal padre. Il protagonista era Hugh Grant, in uno dei suoi ruoli più riusciti (eccetto Notting Hill, dov'è superlativo): scoprirà che avere a che fare con il ragazzo significherà per lui trovare finalmente un amico-coetaneo che lo aiuti a crescere…
Qui Nicholas Hoult (Casey) ritorna bellissimo e ormai uomo in un action di ottimo impatto, complici due espertissime star: Ben Kingsley ed Antony Opkins.
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Indimenticabile Nicholas Hoult in “About a boy” del 2002, al suo secondo film. Il ruolo era quello di un ragazzino, figlio di madre silgle e incasinata, lei una delle tante young-adult, conquiste di un viziato “figlio di” che aveva trascorso la sua vita beneficiando dei profit di una canzoncina natalizia composta dal padre. Il protagonista era Hugh Grant, in uno dei suoi ruoli più riusciti (eccetto Notting Hill, dov'è superlativo): scoprirà che avere a che fare con il ragazzo significherà per lui trovare finalmente un amico-coetaneo che lo aiuti a crescere…
Qui Nicholas Hoult (Casey) ritorna bellissimo e ormai uomo in un action di ottimo impatto, complici due espertissime star: Ben Kingsley ed Antony Opkins. Ben è Geran, un boss dello spaccio, strafatto, col cervello fuso e Opkins è Hagen Kahl, un rispettabilissimo e autorevole membro della comunità di Colonia in apparenza, ma in realtà il superboss di un traffico di cocaina da 100 milioni di euro. Splendide panoramiche sulla città di Colonia, in particolare la piazza del duomo ed altri luoghi dei vili attacchi terroristici degli ultimi tempi: è una coproduzione anglo-tedesca. Alcuni personaggi, come i due anziani della stazione di servizio, una delle tappe della fuga di Casey dai killer del cartello, devono mostrarci il grande cuore, ora sanguinante dei Tedeschi.
Il punto più fallace del film è la love story fra Casey e Juliette-Jules (Felicity Jones): è evidentissima e incomprensibile per professionisti di questo livello, la mancanza di “chimica” fra i due. Cosa che rende incoerente e assurda la scelta di Casey di giocarsi il tutto per tutto per salvare la vita di Jules, affetta da una grave malattia ai reni e che necessita di un trapianto costosissimo con la massima urgenza. Per 200.000 euro Casey decide di derubare il grande boss del carico di droga annuale. Tutto sembra andare storto, ma Casey si dimostrerà molto meno sprovveduto del previsto. Ed anche Jules, da brava ragazza americana, venuta in Germania per studiare, scenderà a patti con la propria integrità, scoprendo in se stessa un lato alla “Bonny and Clyde”.
Bella la prova di Ben Kingsley, anche se facile, grazie al personaggio di suo sopra le righe; invece insuperabile l'ennesima conferma dell'eccezionale bravura di Antony Opkins che riesce a farci sobbalzare ad ogni scena con i semplici mezzi (ma che mezzi!) tradizionali del lavoro dell'attore.
Rimane un unico interrogativo: cosa sarebbe stato questo film con i due protagonisti che erano stati scritturati fin dagli inizi del progetto? Cioè con Zac Efron ed Amber Heard?!?…
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