Aspettando il Re |
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Un film di Tom Tykwer.
Con Tom Hanks, Sarita Choudhury, Tom Skerritt, Tracey Fairaway.
continua»
Titolo originale A Hologram for the King.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 98 min.
- USA, Germania, Gran Bretagna, Francia 2016.
- Lucky Red
uscita giovedì 15 giugno 2017.
MYMONETRO
Aspettando il Re
valutazione media:
2,68
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Se Tom Hanks vende l'ologramma al sovrano saudita
di Roberto Nepoti La Repubblica
Ecco finalmente un titolo italiano azzeccato: perché il nuovo film di Tom Hanks evoca Aspettando Godot di Beckett, anche se ricontestualizzato nell'epoca della crisi economica globale e in una regione desertica dell'Arabia Saudita. Quello originale, più descrittivo ma meno efficace, era Un ologramma per il re: lo stesso del romanzo scritto da Dave Eggers prima del più famoso The Circle. Alan Clay è un uomo d'affari americano in crisi professionale e personale. Non ha avuto successo nel business, è divorziato e gli manca il danaro per pagare la retta universitaria dell'adorata figlia Kit. Ora tenta di giocarsi quella che potrebbe essere la sua ultima carta in Arabia Saudita, vendendo al re di quel Paese un innovativo sistema di videoconferenze con ologrammi. Totalmente spaesato, l'americano middle-class sa di doversi battere contro un'agguerrita concorrenza (cinese, in particolare), ma contemporaneamente è in lotta contro sé stesso. Soffre di depressione, ha un lipoma grosso come una palla da tennis che gli cresce sulla schiena, si attacca alla bottiglia dell'alcol e sente che le energie lo stanno abbandonando. La cosa è tanto più preoccupante perché, come Clay constata in fretta, l'appuntamento col sovrano è continuamente rinviato e le persone che riesce, con fatica, a incontrare non se ne preoccupano affatto. Gli unici a interessarsi di lui sono l'autista Yousef, l'esuberante danese Hanne e una dottoressa saudita, Zahra, che sembra prendere a cuore la sua sempre più compromessa salute.
Condotta in tono di commedia, la prima parte è piacevole. Il paesaggio desertico, in cui è iscritta la futuristica Città Commerciale del Re, conferisce alle situazioni un aspetto surreale e assurdo; esaltato dall'espediente, non nuovo, di osservare tutto con uno sguardo molto americano sugli usi e costumi del Paese "esotico". È il vecchio gioco dello choc di culture, insomma, ma funziona piuttosto bene. Nella seconda parte, invece, il film diretto dal tedesco Tom Tykwer (Lola corre, Profumo storia di un assassino) subisce una decisa sterzata, virando prima al drammatico (le crisi di angoscia del protagonista, rese a forza di immagini deformate, non sono la cosa migliore), poi alla commedia romantica. Quando sboccia l'amore tra l'esule americano e l'accudente dottoressa, con annessi problemi di relazione tra i sessi in un Paese musulmano. Di conseguenza Aspettando il re non riesce a darsi un vero sviluppo narrativo, facendo gravare la continuità della storia unicamente sul personaggio principale. Per fortuna Tom Hanks, in una parte diversa dalle sue più recenti (Il ponte delle spie, Sully), è in grado di sostenere bene il compito: e, liberatosi di certi atteggiamenti piacioni delle commedie di un tempo, non fatica ad accaparrarsi l'empatia e la solidarietà dello spettatore. Lo asseconda un cast di secondi ruoli composito, ma ben scelto, che è un po' il marchio di una coproduzione polifonica (Germania, Usa, Gran Bretagna, Francia). I personaggi femminili sono interpretati dall'attrice britannica di origine bengalese Sarita Choudhury (Mississippi Masala) e dalla danese Sidse Babett Knudsen, mentre l'americano Alexander Black è un'ottima spalla di Tom nella parte del driver arabo Yousef.
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