luca mirtilli
|
venerdě 23 novembre 2018
|
un delicato capolavoro
|
|
|
|
Una storia che evita accuratamente di cadere nei soliti cliché mostrando come la realtà dell'animo umano sia molto più complessa e originale rispetto a quella cui siamo soliti rappresentare. Fusi, il protagonista, non è il solito uomo grasso, asociale e depresso come potremmo facilmente immaginare. E' bensì un uomo puro, ricco di bontà ma anche di tante insicurezze e paure. Un eroe ordinario, che combatte la sua battaglia tra le mura di casa contro sua madre e il plastico di El Alamein, e fuori, nella società, contro il bullismo dei colleghi e la sua paura di vivere.
Un film che illumina, lasciandoci capire come anche nella buia e livida Islanda, la vita è in grado di filtrare e di raggiungere ogni cosa, anche gli animi più nascosti come quello di Fusi.
[+]
Una storia che evita accuratamente di cadere nei soliti cliché mostrando come la realtà dell'animo umano sia molto più complessa e originale rispetto a quella cui siamo soliti rappresentare. Fusi, il protagonista, non è il solito uomo grasso, asociale e depresso come potremmo facilmente immaginare. E' bensì un uomo puro, ricco di bontà ma anche di tante insicurezze e paure. Un eroe ordinario, che combatte la sua battaglia tra le mura di casa contro sua madre e il plastico di El Alamein, e fuori, nella società, contro il bullismo dei colleghi e la sua paura di vivere.
Un film che illumina, lasciandoci capire come anche nella buia e livida Islanda, la vita è in grado di filtrare e di raggiungere ogni cosa, anche gli animi più nascosti come quello di Fusi.
Una regia estremamente delicata, al tempo stesso leggera e toccante, capace di scendere in profondità ed emozionare, come la storia d'amore del nostro protagonista. Una storia che lo schiude alla vita. Ma ancora una volta lo sguardo del regista Dagur Kari rifugge qualsiasi stereotipo. La relazione con la ragazza è molto lontana dal "E vissero felici e contenti", e invece molto prossima alla realtà, alla complessità dell'animo umano e dei suoi sentimenti.
Il finale è un inaspettato decollo verso la vita vera.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luca mirtilli »
[ - ] lascia un commento a luca mirtilli »
|
|
d'accordo? |
|
boffese
|
venerdě 19 gennaio 2018
|
bamboccione islandese
|
|
|
|
Virgin mountain e' un film islandese di Dagur Kari , gia' regista della bella opera prima Noi Albinoi. Come nel suo primo film, anche qui si cimenta nel racconto interessante di un uomo in difficolta' . Fusi un 40enne che lavora all aereoporto ,che vive ancora dalla madre, gioca alla guerra con i soldatini ricreando la battaglia di El Alamein , si diverte con la macchinetta telecomandata ,ascolta Heavy metaL , fino al paintball. In tutto questo , pero' c 'e' una grande solitudine , la difficolta' di maturare , di spezzare il cordone che lo lega ad una madre oppressiva e quella ancor piu ' pesante di non riuscire a creare rapporti intimi con una donna. Tutto questo e' Fusi , personaggio centrale di un film interessante che tocca tante tematiche tra cui il bullismo e l emarginazione .
[+]
Virgin mountain e' un film islandese di Dagur Kari , gia' regista della bella opera prima Noi Albinoi. Come nel suo primo film, anche qui si cimenta nel racconto interessante di un uomo in difficolta' . Fusi un 40enne che lavora all aereoporto ,che vive ancora dalla madre, gioca alla guerra con i soldatini ricreando la battaglia di El Alamein , si diverte con la macchinetta telecomandata ,ascolta Heavy metaL , fino al paintball. In tutto questo , pero' c 'e' una grande solitudine , la difficolta' di maturare , di spezzare il cordone che lo lega ad una madre oppressiva e quella ancor piu ' pesante di non riuscire a creare rapporti intimi con una donna. Tutto questo e' Fusi , personaggio centrale di un film interessante che tocca tante tematiche tra cui il bullismo e l emarginazione . Un film poetico e toccante , passato a Berlino e vincitore del Tribeca film festival . Voto 8--
[-]
|
|
[+] lascia un commento a boffese »
[ - ] lascia un commento a boffese »
|
|
d'accordo? |
|
|