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Se il film originale era un terra-terra zeppo di macelleria rozza ma comunque insalvabile,qui la sola differenza sta nella qualità del gore.Più che discreto ma poco escludendo il finale,e ad ogni modo insufficiente a compensare la sciatteria e l'assoluto piattume del resto.Il regista cerca di dare uno straccio di spessore buttandoci dentro riti satanici,inserendo più assassini e rinnovando la figura di Karl The Butcher mediante richiami alla Storia(con niente meno che Attila l'unno chiamato in causa).Ma il livello è da episodio di "100 vetrine" o "Incantesimo" dove ogni tanto fa capolino il sangue o qualche squallido sprazzo soft(tristissima l'orgia cannibalica).Il vero orrore potrebbe venire dalla presenza di Zequila nel ruolo del bellimbusto che uccide le fanciulle che rimorchia,ma le smorfie del tizio che lo guarda allupato mentre si trastulla con coca e damigelle lo fanno sembrare quasi decente...Troppo brutto anche per divertire involontariamente.Rituali e puntualmente inutili i cammei di vecchie glorie del cinema nostrano(Luigi Cozzi,Enzo G. Castellari,Lilli Carati,Giovanni Lombardo Radice)e le citazioni quali nomi come Aristide D'Amato e via dicendo.Musiche da discotecaro di periferia di Claudio Simonetti.
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