Un posto sicuro |
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Un film di Francesco Ghiaccio.
Con Marco D'Amore, Giorgio Colangeli, Matilde Gioli
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 102 min.
- Italia 2015.
- Parthénos
uscita giovedì 3 dicembre 2015.
MYMONETRO
Un posto sicuro
valutazione media:
2,72
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Povertà di dialoghi ma estrema forza espressivadi MairaDgFeedback: |
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venerdì 28 aprile 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film a mio avviso piuttosto interessante, per pochi intenditori e in specifico, per chi sa cogliere nel profindo ció che vuole comunicare. Inizialmente mi ha spiazzato l'eccessiva lentezza nello sviluppo narrativo, nessun dialogo, niente che spiegasse il perchè degli eventi; monotono in tutti i sensi. Tuttavia aspetto estremamente positivo è l'importanza che si vuole attribuire al silenzio, agli sguardi, alle parole non dette. Un posto sicuro è un film da assaporare con lentezza, senza troppi pregiudizi, senza troppe pretese. Ogni cosa viene poi colta nel cuore della narrazione, che si riscontra proprio nel racconto del padre, riguardo a ció che ha vissuto quando lavorava in fabbrica, a suo figlio Luca, criptico personaggio ma pieno di rabbia a causa di un futuro troppo severo, che non lascia spazio nè speranza ad un buon avvenire. L'amianto e i suoi terribili effetti saranno i principali protagonisti del film, i quali mostreranno in maniera molto cruda, la reale minaccia che essi hanno sulle fragili vite umane, nel film focalizzata su una famiglia, distrutta da una tragica morte e da una terribile malattia: il cancro. Un posto sicuro richiama con grande rigore e profonda amarezza un disastro moderno, parliamo infatti dell'Eternit e delle numerosissime vittime che ha mietuto. In ogni singola parte si possono sentire a fior di pelle le emozioni dei personaggi, pur non essendoci numerosi dialoghi; la rabbia, la tristezza, l'impotenza e la forte angoscia di essere schiavi degli eventi, l'incapacità di cambiare le cose. Un film che forse, si sarebbe potuto sviluppare in maniera diversa, con qualche piccolo taglio a scene forse un po' troppo lunghe che, spesso e volentieri, portavano lo spettatore a distrarsi, a perdere il filo. Apprezzabile é la riflessione che stimola, direttamente proiettata verso una società moderna in cui conta più ormai,un "posto sicuro" in ambito lavorativo, trascurando peró la vera sicurezza, trascurando gli affetti, la famiglia.
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