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sabato 25 giugno 2016
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quando ad hollywood la libertà era un optional...
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Tratto dall'omonima biografia composta da B. A. Cook, Trumbo prende le mosse nel 1947 quando, a seguito della fine della Seconda Guerra Mondiale e alla vittoria degli Alleati, i rapporti fra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica già cominciano ad incrinarsi. Di questo si risente anche nella politica interna, con una crescente fobia di massa, abilmente alimentata dai media e da giornalisti e personaggi dello spettacolo quali John Wayne e Hedda Hopper, nei confronti del comunismo e dei suoi sostenitori. Iscritto al Partito Comunista americano fin dal 1943, Trumbo si ritrova inevitabilmente preso in causa e, chiamato a testimoniare davanti al Congresso, di fronte alla Commissione per le attività antiamericane, viene accusato di oltraggio allo stesso.
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Tratto dall'omonima biografia composta da B. A. Cook, Trumbo prende le mosse nel 1947 quando, a seguito della fine della Seconda Guerra Mondiale e alla vittoria degli Alleati, i rapporti fra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica già cominciano ad incrinarsi. Di questo si risente anche nella politica interna, con una crescente fobia di massa, abilmente alimentata dai media e da giornalisti e personaggi dello spettacolo quali John Wayne e Hedda Hopper, nei confronti del comunismo e dei suoi sostenitori. Iscritto al Partito Comunista americano fin dal 1943, Trumbo si ritrova inevitabilmente preso in causa e, chiamato a testimoniare davanti al Congresso, di fronte alla Commissione per le attività antiamericane, viene accusato di oltraggio allo stesso. Viene per tanto condannato a 11 mesi di reclusione. Una volta scontati comincia a lavorare sotto pseudonimo e lasciando che altri si prendano il merito per le proprie opere, riuscendo, in queste veste, a vincere ben 2 Oscar: per il film Vacanze romane, con sceneggiatura attribuita a I. M. Hunter, e per il film La grande corrida, la cui sceneggiatura è stata originariamente attribuita a Robert Rich, nome del tutto fittizio. A questo punto i sospetti circa la sua attività di ghost writer crescono, ma egli è cauto a non confermarli. Finchè, nel 1960, viene assunto sia da Otto Preminger che da Kirk Douglas, per scrivere rispettivamente le sceneggiature per Exodus e Spartacus. Entrambi annunceranno poi pubblicamente in lui l'autore. Questo contribuirà alla disfatta della lista nera, già messa in ridicolo al punto che il neoeletto presidente Kennedy supererà un picchetto organizzato dall'American Legion per andare a vedere Spartacus, per poi elogiarlo pubblicamente, insieme al suo autore.
Questo il contesto storico in cui prende le mosse il film che, a ragione o torto, finisce alla fine per concentrarsi maggiormente sulla sfera personale, dando fin troppo spazio, di conseguenza, alla componente biografica e, almeno in parte, trascurando la Storia nel suo complesso. Ciò nulla toglie ad un film per altro interessante e ben realizzato, non particolarmente brillante ma neppure monotono. La storia di base è stimolante e qui le viene resa, bene o male, giustizia. Fin troppi critici si sono impuntati nel giudicarlo a seconda della propria visione politica o ideologica, trascurandone l'importanza, soprattutto in un contesto caotico come quello moderno, nel riuscire a trasmettere ideali di pace e tolleranza. E, comunque, rimane il fatto che sia giusto e corretto fare i conti con un passato in cui l'industria cinematografica non è stata capace di rispettare basilari forme di eguaglianza sociale quali la libertà di pensiero ed espressione. Strepitose interpretazioni di Cranston (candidato all'Oscar) e della Mirren che regalano una marcia in più ad un film che era giusto fare e che sarebbe giusto vedere almeno una volta. Costato intorno ai 15 milioni di dollari, divide la critica e non ottiene neppure un gran successo di pubblico. Tristemente.
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filippotognoli
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sabato 13 febbraio 2016
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il comunista che vinse l'oscar (2 volte!)
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Il nome Dalton Trumbo, prima di vedere la pellicola di Jay Roach, non mi diceva assolutamente niente. Ora invece posso dire di aver rivissuto la vita e le gesta di un piccolo grande eroe della nostra epoca.Accusato ingiustamente di essere un pericoloso e sovversivo Comunista in piena epoca post 2nda guerra mondiale negli USA,dove uno dei maggiori crimini era appunto q.llo di professare una ideologia politica contraria ai credo di liberta' e democrazia statunitensi, "Trumbo" ci racconta il calvario umano non solo del protagonista, ma di tutte le persone che come lui si sono trovate nella parte dei "colpevoli" nella famigerata caccia alle streghe di quegli anni. In realta' scopriamo che il personaggio interpretato da un eccezionale Bryan Cranston (attento Leo, perche' anche quest'anno forse.
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Il nome Dalton Trumbo, prima di vedere la pellicola di Jay Roach, non mi diceva assolutamente niente. Ora invece posso dire di aver rivissuto la vita e le gesta di un piccolo grande eroe della nostra epoca.Accusato ingiustamente di essere un pericoloso e sovversivo Comunista in piena epoca post 2nda guerra mondiale negli USA,dove uno dei maggiori crimini era appunto q.llo di professare una ideologia politica contraria ai credo di liberta' e democrazia statunitensi, "Trumbo" ci racconta il calvario umano non solo del protagonista, ma di tutte le persone che come lui si sono trovate nella parte dei "colpevoli" nella famigerata caccia alle streghe di quegli anni. In realta' scopriamo che il personaggio interpretato da un eccezionale Bryan Cranston (attento Leo, perche' anche quest'anno forse...) altri non e' che un geniale sceneggiatore, reo solamente di scrivere le sue brillanti storie fumando nella sua vasca da bagno. Solo per il fatto di essere coerente con le sue idee e non incline a falsi compromessi, non avendo nulla da nascondere, perdera' lavoro, casa, andra' in carcere, vedra' gli amici morire, ma non perdera' mai la sua dignita' di essere umano e la sua bravura nello scrivere sceneggiature. Oltre all'aspetto umano e politico predominante, il film e' anche un affascinante viaggio dietro le quinte di Hollywood degli anni '40 e '50. Rivediamo e riviviamo le emozioni di "Vacanze Romane", "La grande corrida", "Spartacus". Ci fanno compagnia personaggi del calibro di John Wayne, Kirk Dougkas, Otto Preminger, Stanley Kubrick. Tutti gli interpreti sono degni di nota: Helen Mirren, John Goodman, Diane Lane su tutti, oltre ovviamente al gia' citato Bryan "Trumbo" Cranston. Da pelle d'oca il monologo finale e le foto vere dei personaggi ai titoli di coda. Per tutti gli amanti del cinema, veramente imperdibile!
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[+] "ti presento dalton trumbo"…
(di antonio montefalcone)
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luca1968
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mercoledì 8 giugno 2016
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ho capito...
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...cosa non mi è piaciuto del film e in particolare dell'interpretazione di Bryan Cranston. Ho dovuto rivedere alcune scene per rendermene conto: non tanto la recitazione sopra le righe, esagerata e con troppe smorfie, da vero gigione (dalle foto dell'epoca sembra che il vero Trumbo fosse effettivamente molto eccentrico), bensì il fatto che non sono quasi mai riuscito a vedere gli occhi, lo sguardo, e non a causa degli occhiali. Sembra infatti che Cranston parli sempre da solo, quasi mai guardando in faccia il suo interlocutore. L'ho capito vedendo una foto di un primo piano tratto da Breaking Bad, in cui ha uno sguardo profondissimo, che ti entra dentro, quello che non ho mai trovato nel personaggio di Trumbo, che al contrario sembra sempre sfuggente.
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...cosa non mi è piaciuto del film e in particolare dell'interpretazione di Bryan Cranston. Ho dovuto rivedere alcune scene per rendermene conto: non tanto la recitazione sopra le righe, esagerata e con troppe smorfie, da vero gigione (dalle foto dell'epoca sembra che il vero Trumbo fosse effettivamente molto eccentrico), bensì il fatto che non sono quasi mai riuscito a vedere gli occhi, lo sguardo, e non a causa degli occhiali. Sembra infatti che Cranston parli sempre da solo, quasi mai guardando in faccia il suo interlocutore. L'ho capito vedendo una foto di un primo piano tratto da Breaking Bad, in cui ha uno sguardo profondissimo, che ti entra dentro, quello che non ho mai trovato nel personaggio di Trumbo, che al contrario sembra sempre sfuggente. Non so se sia stato il frutto di uno studio sul modo di parlare, e guardare, del vero Trumbo, nel qual caso non potrei dare colpa a Cranston, ma il risultato è che non sono riuscito ad entrare in empatia con il personaggio e con il suo dramma. Ho provato molta più empatia per il personaggio dello sceneggiatore interpretato da un ottimo attore che non conoscevo, Louis CK (quello ammalato di cancro ai polmoni), che in poche scene mi ha invece conquistato per la sensibilità proprio dello sguardo (oltre a essergli riservata la battuta più bella del film, quando gli viene richiesto se fosse iscritto al partito comunista e risponde "devo chiedere al mio medico se sia possibile asportare chirurgicamente la coscienza"). In ogni caso Cranston non è certo stato aiutato da una sceneggiatura troppo convenzionale, prevedibile e senza sussulti o battute memorabili (il fatto che la migliore sia riservata ad un personaggio secondario la dice lunga). In conclusione, un film discreto, che con una sceneggiatura migliore e una interpretazione meno manierata avrebbe potuto essere uno dei migliori dell'anno
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alex2044
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domenica 6 marzo 2016
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dalton trumbo un fuoriclasse e non solo nel lavoro
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Bryan Cranston meritava di più ma si è preferito premiare una carriera e non la singola interpretazione . Il film si regge tutto sulle sue spalle però che spalle . Un attore completo che rende in mondo perfetto il carattere di questo personaggio fuori dalle righe che è stato Dalton Trumbo . Il film ce lo mostra nei suoi lati più intimi ed anche famigliari e quindi ci appare un uomo tenero , vitale , aggressivo quando serve , grandissimo sceneggiatore con una capacità di scrittura impareggiabile impegnato per se e per gli altri con un fortissimo senso di giustizia e per questo accusato in modo ridicolo di essere comunista . Insomma un liberal neanche troppo esasperato anzi con ambizioni e comportamenti piuttosto borghesi .
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Bryan Cranston meritava di più ma si è preferito premiare una carriera e non la singola interpretazione . Il film si regge tutto sulle sue spalle però che spalle . Un attore completo che rende in mondo perfetto il carattere di questo personaggio fuori dalle righe che è stato Dalton Trumbo . Il film ce lo mostra nei suoi lati più intimi ed anche famigliari e quindi ci appare un uomo tenero , vitale , aggressivo quando serve , grandissimo sceneggiatore con una capacità di scrittura impareggiabile impegnato per se e per gli altri con un fortissimo senso di giustizia e per questo accusato in modo ridicolo di essere comunista . Insomma un liberal neanche troppo esasperato anzi con ambizioni e comportamenti piuttosto borghesi . Che però in quell'epoca buia rappresentata dal Maccartismo furono sufficenti a considerarlo un pericoloso rivoluzionario .Degno quindi di essere perseguitato fino al ridicolo della sua incarcerazione . Il film ci mostra questo calvario che lui attraversò con molta dignità non abbattendosi mai . Vincendo sotto falso nome due premi Oscar e continuando a lavorare molto intensamente . Accettando anche di farlo per progetti di scarsissimo valore cui lui diede grande dignità con la sua maestria impareggiabile . Molti attori e personaggi dell'epoca fanno una bruttissima figura . Abbassandosi a comportamenti umani particolarmente spregevoli ma rendendo ancora più luminoso il comportamento di Otto Preminger e Kirk Douglas due fuoriclasse e non solo nella loro attività . Il film non è perfetto . Ha qualche caduta di tensione e non sempre gli attori di contorno sono all'altezza della situazione . Ma il merito di aver risuscitato questa storia rimane grandissimo e quindi vederlo non è per niente una fatica , anzi .
PS Consiglio di rimanere seduti fino al momento dell'accensione delle luci in sala perchè i titoli di coda sono una chicca notevole e non vanno assolutamente persi .
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elgatoloco
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martedì 9 febbraio 2021
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finalmente una"restitutio"
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"Trumbo"(Jay Roach, da un romanzo-biografia di Bruce Alexander Cook, sceneggiatura di John MCNamara, 2015)è una vera"restitutio": a ben 39 anni dalla scomaprsa, il grande sceneggiatore"comunista"riceve un riconoscimento ufficilale, dopo che per più di un decennio, l'autore(scrittore, autore dello screenplay)di film-tra gli altri, beninteso.di "Spartacus"e di"Exodus"(quest'ultimo di Ottto Preminger, l'altro di Stanley Kubrick, quanto alla regia), che era stato in carcere perché comunista o meglio considerato"antiamericano"dall'omonima commissione, promossa dal fanatico senatroe Joseph MC CarthY8da cui anche in italiano si parla di"maccartismo"per indicate un anticomunismo stolido e indiscriminato, che, tra l0altro, colpiva anche persone per nulla comuniste ma semplicemente denunciate da qualche altra persona che le consideva rivali, spiazzanti, antipatiche, minaccianti il loro lavoro etc.
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"Trumbo"(Jay Roach, da un romanzo-biografia di Bruce Alexander Cook, sceneggiatura di John MCNamara, 2015)è una vera"restitutio": a ben 39 anni dalla scomaprsa, il grande sceneggiatore"comunista"riceve un riconoscimento ufficilale, dopo che per più di un decennio, l'autore(scrittore, autore dello screenplay)di film-tra gli altri, beninteso.di "Spartacus"e di"Exodus"(quest'ultimo di Ottto Preminger, l'altro di Stanley Kubrick, quanto alla regia), che era stato in carcere perché comunista o meglio considerato"antiamericano"dall'omonima commissione, promossa dal fanatico senatroe Joseph MC CarthY8da cui anche in italiano si parla di"maccartismo"per indicate un anticomunismo stolido e indiscriminato, che, tra l0altro, colpiva anche persone per nulla comuniste ma semplicemente denunciate da qualche altra persona che le consideva rivali, spiazzanti, antipatiche, minaccianti il loro lavoro etc., come nel'ambiente artistico del cinema, del teatro, della muisica, ma anche tra militari , funzionari etc,). Un jeu aux massacre vero e proprio, durato negli States da fine anni 1940 all'inizio dei"Sixities"quando il preisidente John Fitzgerlad Kennedy loda pubblicamente"Spartacus". Il film non nasconde i turbamenti e le crisi, esistenziali e non, di Trumbo subito dopo il carcere, in famiglia, quando p costretto a scrivere sotto pseudonimo e come tale vincerà...due premi Oscar, tra l'altro, non ne fa un"eroe", ma mostra come la persecuzione , fra l'altro assolutamente immotivata, possa cambiare una persona a livello profondo, inducendo ansia, non propriamente mania di persecuzione, in chi "naturaliter"è assolutamente alieno da questi disburbi. Bryan Carbston è protagonista perfetto, Helen Mirren rende da par suo il personaggio di una sua storica nemica, Diane Lane disegna da par suo il personaggio.difficile.della moglie, Dean O'Gorman p Kirk Douglas, altri interpreti danno luogo e consistenza a personaggi che contribuiscono a una vera e prpria "coralità"che è uno dei pregi del fim che invece, se fosse stato incentrato"leaderisticamente solo su DOnald Trumbo, avrebbe avuto pregi differenti ma certamente minori, non rendendo conto di un"Zeitgeist", di uno spirito del tempo che soprattuttto in epoca preùkennedyana era"terribile"(cfr.il personaggio dell'omcida afroamericnao fascista). Preziosi anche gli inserti che rendono ragione di due futuri presidenti USA, Richard Noxon e Ronald Reagan quali delatori... El Gato
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lbavassano
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mercoledì 25 maggio 2016
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luci e ombre della cinematografia statunitense
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E’ indubbia la capacità dell’industria cinematografica statunitense di saper fare i conti con le pagine più oscure della storia americana, e della propria storia, traendone opere spesso ottime non solo dal punto vista dell’impegno civile. E sicuramente la caccia alle streghe ha rappresentato uno dei momenti più bui di tale storia, per i presupposti ideologici, per l’uso infame dello strumento della delazione (da cui purtroppo non sono stati immuni, tutt’altro, nomi illustrissimi), per la sospensione di fatto dello stato di diritto, per le conseguenze terribili che ha avuto sulla vita di uomini di spettacolo così come di persone comuni. Meritava davvero di essere raccontata la storia di Dalton Trumbo, una splendida storia di resilienza, come oggi va di moda dire, di dignità e di strenua volontà di non arrendersi, splendidamente raccontata, anche se forse non esente da qualche manicheismo nella stereotipizzazione dei personaggi negativi.
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khaleb83
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lunedì 16 maggio 2016
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un film impegnativo
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Decisamente un fillm impegnativo, da realizzare e da vedere.
Una storia complessa non tanto per la trama in sé, estremamente lineare in realtà, quanto per le implicazioni storiche e sociali. L'Italia è sempre stata all'avanguardia in certe discipline, e già la parola comunismo evoca una serie di fraintendimenti che mette a nudo una profonda ignoranza politica; difficile immaginare come possa essere preso un film che ne parli negli Stati Uniti, dove il maccartismo non è ancora morto del tutto.
Nonostante questo il risultato è un film piuttosto lento e a volte non perfettamente scorrevole, ma assolutamente godibile ed emozionante.
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Decisamente un fillm impegnativo, da realizzare e da vedere.
Una storia complessa non tanto per la trama in sé, estremamente lineare in realtà, quanto per le implicazioni storiche e sociali. L'Italia è sempre stata all'avanguardia in certe discipline, e già la parola comunismo evoca una serie di fraintendimenti che mette a nudo una profonda ignoranza politica; difficile immaginare come possa essere preso un film che ne parli negli Stati Uniti, dove il maccartismo non è ancora morto del tutto.
Nonostante questo il risultato è un film piuttosto lento e a volte non perfettamente scorrevole, ma assolutamente godibile ed emozionante. Certamente non poco si deve all'interpretazione di Cranston, ormai al di là della necessità di una consacrazione eppure sempre in grado di stupire per la capacità di suscitare grandi emozioni senza bisogno di ricorrere ad ogni costo a scene madri o di andare sopra le righe. Misurato, efficace ed emozionante, semplicemente perfetto per il ruolo. Ellen Mirren altrettanto brava, Diane Lane li segue a ruota. Facile sottovalutare la prestazione di John Goodman come una semplice macchietta, ma c'è molto più di quel che sembra, come al solito per quest'attore del resto.
Certo c'è qualche imperfezione; per l'appunto la lentezza con cui la storia procede, qualche strizzatina troppo umoristica sul finale, lo spazio dedicato a Elle Fanning assolutamente superfluo se non addirittura dannoso, visto che il ruolo che ha nell'economia della storia poteva essere ugualmente svolto facendola passare più in sordina come personaggio. Ma l'aver saputo giocare sulla figura del protagonista senza tralasciarne le ombre ma mai scadendo nel fargli le pulci compensa abbondantemente questi difetti, rendendo questa trasposizione della vita di Dalton Trumbo un film da non perdere.
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lamoreaitempidelcolera
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sabato 13 agosto 2016
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dalton trumbo, il sovversivo
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L'ultima parola è sempre quella che chiude un discorso, un'argomentazione, un diverbio, un confronto, un dibattito. I ragazzi dicono un'espressione efficace per chi riesce a dire efficacemente l'ultima parola, usando la frase "Ti ho chiuso", nel senso che non c'è altro da aggiungere.
Ora, l'ultima parola può essere quella odiosa del Tiranno, che non ammette repliche, ma può essere anche quella luminosa di chi ha dimostrato di avere Sacrosanta Ragione, come nel caso di Dalton Trumbo, che conclude il film con un bellissimo discorso sul valore del I Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America e sulle vittime innocenti del Maccartismo.
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L'ultima parola è sempre quella che chiude un discorso, un'argomentazione, un diverbio, un confronto, un dibattito. I ragazzi dicono un'espressione efficace per chi riesce a dire efficacemente l'ultima parola, usando la frase "Ti ho chiuso", nel senso che non c'è altro da aggiungere.
Ora, l'ultima parola può essere quella odiosa del Tiranno, che non ammette repliche, ma può essere anche quella luminosa di chi ha dimostrato di avere Sacrosanta Ragione, come nel caso di Dalton Trumbo, che conclude il film con un bellissimo discorso sul valore del I Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America e sulle vittime innocenti del Maccartismo.
Ogni epoca ha la sua "Caccia alle streghe", che può essere la paura del Comunismo, la paura del Capitalismo, la paura del Migrante, la paura del Diverso, la paura della Paura.
Ogni volta che la mente si annebbia e i fumi dell'irrazionalità, dell'intolleranza, dell'intransigenza la ottenebrano, i mostri che abitano in noi si scatenano e un nuovo oscurantismo pesa come una cappa sulla nostra civiltà. Ma le crepe del "sistema preventivo" sono sempre in agguato e si nutrono di idee, di libri, di scritti, di parole, di musica, di arte, di cinema.
La Cultura è il più grande e potente detonatore dell'intolleranza.
Una testa pensante non la si può controllare. La testa lavora, elabora, crea e sovverte, senza armi, piano piano, ma con effetti duraturi.
Dalton Trumbo è un illustre esponente di un modo elegante e raffinato di sovvertire il pregiudizio, ora con ostentata evidenza ora con pragmatiche soluzioni.
La Cultura è un'infiltrazione che sgretola anche il più granitico Palazzo del Potere.
Bellissimo film, da far vedere agli studenti in difesa della scuola pubblica e del I Emendamento degli Stati Uniti del Mondo.
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rongiu
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domenica 28 febbraio 2016
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american dream
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Nel corso del 1930, in risposta alla Grande Depressione e l'ascesa del fascismo migliaia di americani aderirono al Partito Comunista degli Stati Uniti.
Dopo l’alleanza degli Stati Uniti con l'Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale, molti di più aderirono al C.P.U.S.A.
Lo sceneggiatore Dalton Trumbo, per lungo tempo leader dei diritti dei lavoratori, diventò un membro del partito nel 1943.
Ma, con la guerra fredda una nuova luce di sospetto cadde sui comunisti Americani.
VOLANTINO SUL PRIMO EMENDAMENTO
Nessuno ha il diritto di dirti come
Scrivere
Agire
Parlare
Pregare
Votare
Protestare
Amare
Lavorare
oppure Pensare
Di Trumbo si diceva: Pericoloso, radicale, ribelle, genio.
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Nel corso del 1930, in risposta alla Grande Depressione e l'ascesa del fascismo migliaia di americani aderirono al Partito Comunista degli Stati Uniti.
Dopo l’alleanza degli Stati Uniti con l'Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale, molti di più aderirono al C.P.U.S.A.
Lo sceneggiatore Dalton Trumbo, per lungo tempo leader dei diritti dei lavoratori, diventò un membro del partito nel 1943.
Ma, con la guerra fredda una nuova luce di sospetto cadde sui comunisti Americani.
VOLANTINO SUL PRIMO EMENDAMENTO
Nessuno ha il diritto di dirti come
Scrivere
Agire
Parlare
Pregare
Votare
Protestare
Amare
Lavorare
oppure Pensare
Di Trumbo si diceva: Pericoloso, radicale, ribelle, genio.
E’ il 1959 riporto da un filmato d’epoca – Il Presidente Comitato per le Attività Antiamericane (HUAC - House Un-American Activities Committee) chiede a Trumbo:- Lei è o è mai stato membro del partito comunista?
Dalton Trumbo: A molte domande, può rispondere si o no solamente un idiota o uno schiavo. Il vero problema del mondo intero… è questa immorale ricerca di potere… sui pensieri più intimi degli uomini.
Provo a far conoscere meglio il personaggio Dalton Trumbo, riportando alcune dichiarazioni dei componenti del cast artistico.
Bryan Cranston nel film è “Dalton Trumbo”: Dalton Trumbo con il libro “E Johnny prese il fucile” del 1938 ed ispirato ad un fatto realmente accaduto, propone un “manifesto” contro ogni guerra. (un soldato, Joe Bonham, diventa, dopo essere stato colpito da una cannonata, \guerra del 1914-1918/ un “tronco d’albero” con una testa che pensa) E’ lo sceneggiatore di “Vacanze Romane” e Spartacus”. Vacanze Romane del 1953, premi Oscar vinti 3 - nomination 10 / Spartacus del 1960 premi Oscar vinti 8 - nomination 2.
Louis C.K. nel film è “Arlen Hird”: Dalton Trumbo era uno scrittore fantastico. Era divertente, anche un po’ bisbetico.
Nikola Trumbo: (figlia di Dalton Trumbo) Era un comunista quando voleva dire combattere per i diritti dei lavoratori… non aveva nulla a che fare con la Russia.
Helen Mirren nel film è “Hedda Hopper” – descrivendo il personaggio che interpreta afferma: Era la regina della cronaca mondana di Hollywood, se voleva demolire qualcuno… poteva farlo.
e…
John McNapmara \ Sceneggiatore / continua dicendo: Lei aveva 35 milioni di lettori, straordinariamente anticomunista. Hedda Hopper e altri erano determinati a convincere l’America che i suoi scrittori erano dei traditori.
Jay Roach: \ Regista / Venne inserito nella lista nera nel 1947. Nessuno Studio, potrà mai assumere un membro del partito comunista.
Nikola Trumbo: (figlia di Dalton Trumbo) Mio padre perse ogni sostentamento.
Jay Roach: Trumbo non poteva più scrivere con il proprio nome, nessuno voleva il suo lavoro… tranne la King Brothers, che produceva ciarpame.
John Goodman nel film è Frank King (King Brothers) Lei, un grande scrittore… non mi sembra.
Dalton Trumbo: Le scriverò un film.
Frank King: E non ci vuole il suo nome sopra?
Dalton Trumbo: No. Lei non ci vuole il mio nome sopra.
Frank King: Specialmente se è ancora immischiato in quella roba. Lo è?
Dalton Trumbo:Perennemente!
Jay Roach: Questo fu l’inizio. Dalton Trumbo capì che poteva assegnare dei lavori a tutti i suoi amici.
Dalton Trumbo: Hanno bisogno di sceneggiature come un esercito ha bisogno della carta igienica.
Jay Roach: Trumbo capì che tutto poteva crollare; perché per pura ironia, degli scrittori non autorizzati a scrivere, stavano scrivendo. Ma tutto questo ebbe un prezzo e la famiglia ne fece le spese.
Elle Fanning nel film è Nicola Trumbo (figlia): I rapporti erano molto complicati, discutevano molto, questo è sicuro.
Dalton Trumbo: Quando sai che sto lavorando, non devi bussare!
Nicola Trumbo: Quindi se la casa fosse in fiamme non vorresti saperlo?
Dalton Trumbo: Lavoro in una vasca da bagno… circondato da acqua.
Diane Lane nel film è Cleo Trumbo: (moglie) Tutto questo non riguarda solo te! Stiamo soffrendo tutti!
Cleo Trumbo aveva un grande istinto di sopravvivenza… che l’aiutò… ad essere forte… per suo marito… e per i figli.
E’ una magnifica storia in cui alla fine il riscatto e la giustizia hanno la meglio. E’ una storia autentica e profonda raccontata con passione, intelligenza e umorismo. Il film parla della libertà di credere in ciò che si vuole, senza essere perseguitati per questo.
* * * * * * * * * * * * * *
“Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.”
VOLTAIRE
“Nessuno può darti la libertà. Nessuno può darti l'uguaglianza o la giustizia o qualsiasi altra cosa. Se sei un uomo, te le prendi.”
MALCOLM X
“La mia libertà finisce dove comincia la vostra.”
MARTIN LUTHER KING
“Verrà un giorno che l'uomo si sveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo... l'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo.”
GIORDANO BRUNO
“La libertà non consiste nel fare ciò che ci piace, ma nell'avere il diritto di fare ciò che dobbiamo.”
PAPA GIOVANNI PAOLO II
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gabrykeegan
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sabato 5 marzo 2016
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abbattere il sistema
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Il film di Jay Roach (regista di tante commedie famose) non supera fino in fondo il test di grande opera, ma regala comunque una ottima biografia di un uomo sconosciuto al grande pubblico. Tra attori di Hollywood, giornalismo spietato e la politica iniziale della Guerra Fredda, la trama viene retta dall'importante interpretazione di Bryan Cranston, che se non fosse per l'ormai tormentone Di Caprio, si candiderebbe con forza alla statuetta che ne decreterebbe la grandezza ormai acquisita con Breaking Bad.
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Il film di Jay Roach (regista di tante commedie famose) non supera fino in fondo il test di grande opera, ma regala comunque una ottima biografia di un uomo sconosciuto al grande pubblico. Tra attori di Hollywood, giornalismo spietato e la politica iniziale della Guerra Fredda, la trama viene retta dall'importante interpretazione di Bryan Cranston, che se non fosse per l'ormai tormentone Di Caprio, si candiderebbe con forza alla statuetta che ne decreterebbe la grandezza ormai acquisita con Breaking Bad.
Dalton Trumbo vive sempre con la sigaretta in bocca, la macchina da scrivere davanti e con una famiglia intorno che lo segue e sostiene qualunque cosa faccia.La sua creatività è stata talmente importante da aver creato film rimasti nella storia come "Vacanze Romane" o "Spartacus". Con la sua ironia e la sua onestà intellettuale ha però dovuto fare i conti con la propria rigidità nel pensare che l'ideologia comunista fosse la migliore possibile anche in un paese che nella Russia aveva il principale avversario.
Una pellicola che scorre via senza annoiare e che ci regala uno spaccato del dietro le quinte della valle dei sogni e del paese solo in apparenza perfetto.
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