Il racconto dei racconti

"Lo cunto de li cunti", la storica raccolta di fiabe e racconti della tradizione medeviale italiana, composta dal partenopeo Giambattista Basile, prende vita nel 2015 nell'adattamento cinematografico di Matteo Garrone (Gomorra, Reality), in un operazione che costituisce un unicum nella storia del cinema italiano. Vengono scelte, tra le tante, tre storie che, in un meccanismo narrativo ad intreccio, si lasciano e si riprendono continuamente fino a creare un caleidoscopico mondo di fiaba in cui lo spettatore rimane catturato e non riesce più a districarsi. Nella prima storia, una regina egoista (Salma Hayek), impossibilitata ad avere figli, fa uccidere un drago marino e ne mangia il cuore per rimanere incinta. Nella seconda un principe scellerato e donnaiolo (un irrisestibile Vincent Cassel) si innamora di una donna sentendone solo la voce ma senza vederla in volto; ma lei è una strega e deve trovare uno stratagemma per apparire bella agli occhi del re. Infine, nell'ultima storia, la più bizzarra, un re capriccioso (Toby Jones) inizia a prendersi cura di una pulce proprio mentre la figlia adolescente inizia a pensare a un futuro marito.
Con un incredibile grazia nella messinscena ma allo stesso tempo con un tocco asciutto, quasi spietato nella descrizione dei suoi personaggi, Garrone intreccia egregiamente le tre storie e crea un verosimile mondo favolistico, ameno ma allo stesso tempo familiare (grazie anche alla scelta delle location, tutte italiane e tutte meravigliose), in cui si può scegliere di abbandonarsi al racconto oppure mettersi a leggere tra le rige quella che è un efficace, ma sottile, allegoria del potere, veicolata da personaggi buffi, infidi, ignoranti: tutte le sfaccettature della varietà umana. A contribuire alla riuscita dell'operazione ci sono anche ottime prove recitative da parte di tutti gli attori (anche gli esordienti), credibili nei loro ruoli, e soprattutto effetti speciali, sia pratici che al computer, incredibili per essere un film italiano. Un film affascinante, un viaggio evocativo nel mondo del mito e della tradizione.