Siamo ai tempi della frontiera Americana. una piccola spedizione di cacciatori di pelli viene attaccata dagli Indiani. Durante la fuga precipitosa il trapper Hugh Glass viene ridotto in fin di vita da una femmina di grizzly che difende i suoi cuccioli.Il figlio mezzosangue di Hugh, l'adolescente Hawk, nel tentativo di difenderlo da chi invece doveva accudirlo verrà ucciso.Vendicare il figlio sarà ora per Hugh l'unica ragione per resistere.Il racconto ora, già oltre il verosomile, sarà incentrato sulla serie di prove di sopravvivenza di Hugh che sono (pur non dimenticando mai di essere al cinema) davvero contro ogni accettabile limite, infastididendo e mettendo a dura prova la pazienza dello spettatore. Il storia, oltretutto scontata, perciò, non appassiona mai e quando non annoia, innervosisce. Una buona occasione per raccontare quel mondo (ambienti estremi, lealtà, forza fisica, predazione...etc...etc....)è diventata, invece, sotto la regia sballata di Innaritu, un'occasione persa. Il lavoro, più adatto alla serie "Ai confini della realtà" ha, inoltre, il demerito divorarsi pure la bella prova di Di Caprio. Mediocre
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