La famiglia Fang |
|||||||||||||
Un film di Jason Bateman.
Con Nicole Kidman, Jason Bateman, Christopher Walken, Marin Ireland, Jason Butler Harner.
continua»
Titolo originale The Family Fang.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 107 min.
- USA 2015.
- Adler Entertainment
uscita giovedì 1 settembre 2016.
MYMONETRO
La famiglia Fang
valutazione media:
2,75
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
E allora?di MarajFeedback: 100 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 4 settembre 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“Se avrete dei figli, li danneggerete. E’ questo che fanno i genitori; e allora?”. Questa è la frase del trailer che mi ha spinta ad andare a vedere questo film, nonostante una cordiale antipatia nei confronti della Nicole Kidman post-botox. E la medesima frase che purtroppo, ben prima della metà del film, svela già come andrà a finire. Di fatto, c’è ben poco dello spettacolo complessivo che non sia stato inserito nelle sequenze promozionali, aiutate anche da un montaggio assai più sapiente di quello della pellicola. Di questo film non si può dire che sia brutto o noioso, ma non se ne può neanche dire il contrario. Personalmente, questa è stata una delle rare volte in cui sono uscita dalla sala senza sapere esattamente cosa dire. La narrazione non procede a rilento, e tuttavia si trascina piuttosto stancamente e senza significativi colpi di scena, dato che ogni evento sembra banalmente consequenziale a ciò che lo ha preceduto e, in un certo senso, preparato. Ma quello che stona di più, a mio parere, è il contrasto tra la profondità dei temi affrontati e la disarmante superficialità con cui vengono trattati soprattutto da una sceneggiatura del tutto priva di spessore. Alla fine, il dialogo tra genitori e figli sacrificato in nome di una vita votata unicamente alla performance artistica sembra quasi uno specchietto per allodole con la funzione di nobilitare dei comunissimi, sordidi conflitti familiari, generati più dall’unione di personalità disfunzionali che dal fuoco sacro dell’arte. Ma nessuno dei due aspetti viene approfondito a sufficienza: né l’origine e l’evolversi di una rete di rapporti tanto esacerbati, né tantomeno il percorso di scelte artistiche e professionali, che rimane – e questo vale per tutti e quattro i protagonisti – alquanto nebuloso. Tanta carne al fuoco, insomma, ma gestita in una cucina decisamente sottodimensionata, con un risultato deludente su quasi tutti i fronti. Si salva la performance della banca, grottesca ed esilarante al tempo stesso, anche se per godersela era sufficiente fermarsi al trailer. Soltanto allo scorrere dei titoli di coda ho scoperto che questo film è stato tratto da un romanzo (che ovviamente non ho letto, ignorandone l’esistenza: mea culpa, lo confesso, la mia unica scusante è che al momento sono impegnata con Proust); forse varrebbe la pena darci un’occhiata, giusto per verificare se questo sia uno dei tanti casi in cui la parte migliore della storia è stata fagocitata dai tempi cinematografici, o se invece il materiale era scarso sin dall’inizio.
[+] lascia un commento a maraj »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | ninoraffa 2° | maraj 3° | flyanto 4° | flaw54 5° | vanessa zarastro 6° | liuk! 7° | felicity 8° | mario nitti 9° | 10° | iuriv |
|