Titolo originale | The Family Fang |
Anno | 2015 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Jason Bateman |
Attori | Nicole Kidman, Jason Bateman, Christopher Walken, Marin Ireland, Jason Butler Harner Josh Pais, Michael Chernus, Mackenzie Brooke Smith, Linda Emond. |
Uscita | giovedì 1 settembre 2016 |
Distribuzione | Adler Entertainment |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,91 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 19 ottobre 2017
Due genitori spingono ossessivamente i figli verso strane performance, anche quando questi hanno superato la maggiore età. In Italia al Box Office La famiglia Fang ha incassato 245 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Tutti si ricordano di A e B, i figli di Caleb e Camille Fang, radicale coppia di performer che ha movimentato per anni la scena artistica americana. Da adulti, però, Annie Baxter non se la cavano affatto bene: lei ha provato la carriera d'attrice nel cinema commerciale, infilando un errore dietro l'altro sul set e fuori, lui ha scritto un solo romanzo, torturandosi il resto del tempo. Quando Caleb e Camille scompaiono misteriosamente, e tutto lascia a pensare che siano finiti vittima di un killer seriale, Annie e Baxter si mettono sulle loro tracce, convinti che non si tratti di altro che di un'ultima opera d'arte, e pronti a regolare i conti col passato.
Jason Bateman porta sullo schermo il romanzo di Kevin Wilson su suggerimento della Kidman produttrice, ma certamente intravede in esso corde che gli sono famigliari e che sa di poter suonare con disinvoltura, se non con talento. Unico ramo razionale di un albero genealogico eccentrico al limite della criminalità, gravato per questo da un peso insostenibile, il personaggio che Bateman ha interpretato a lungo nella serie Arrested Development, rieccheggia infatti in questa storia di necessaria e impossibile fuga da casa. Ma, si sa, ogni famiglia infelice lo è a suo modo e La famiglia Fang non veste abiti comici, se non per pochi momenti (l'incidente scatenante vede Baxter ferito alla testa dal colpo di un fucile sparapatate): l'intenzione è piuttosto quella di rendere il dramma umano dei due fratelli, spianando così la strada alla Kidman, che non vuole o non può (per la natura del copione) rischiare di allontanarsi dal sicuro e restituisce un'interpretazione poco memorabile (in tema di nevrosi, aveva fatto molto meglio diretta da Baumbach).
Bateman fa il suo, e lo fa bene, e meglio di tutti fa Christopher Walken, credibilissimo nel suo progetto ideal-narcisista e nella sua confusione di padre. Ma ciò che riesce meglio in assoluto al film è l'immersione, anche estetica, nelle performance storiche dei Fang, capaci di riscrivere all'improvviso la quotidianità portando l'imprevisto e l'urgenza, con le armi del loro talento, con la complicità degli astanti ingenui e inavvertiti e con lo sfruttamento massiccio dei figli, usati come pedine di un gioco più grande di loro e, nota dolente, evidentemente più importante di loro.
Avanzando, il racconto si appesantisce: il mistery traballa, il ricorso alle videocassette e al film nel film (il documentario di Caleb) è giustificato ma artificioso, la tesi sempre più marcata, il compromesso tra la profondità dei temi e la confezione sempre meno soddisfacente.
Bateman e la Kidman, però, sono fratelli perfetti, e qualche verità umana trapela, triste e scomoda, come solo la verità sa essere.
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L’arte è quella dipinta o scolpita negli atelier, alla fine sempre uguale a se stessa, oppure quella irripetibile che avviene per le strade? E’ imitazione della realtà o realtà stessa? E’ pensiero che realizza la sua forma, o invenzione aperta alle impreviste forme del caso? E’ esperimento in condizioni ristrette e controllate, oppure indeterminazione [...] Vai alla recensione »
Non conosco il romanzo da cui è tratto il film, ma l' argomento mi appare assai forzato e fuori da ogni v orma di realismo. Definire arte le azioni dei Fang sembra una boutade e infatti la prima parte del film è veramente no io sa e talvolta involontariamente ridicola. Migliore la seconda parte dopo la scomparsa dei genitori, grazie soprattutto ad una ritrovata Nicole Kidman che recupera credibilità [...] Vai alla recensione »
"La Famiglia Fang", tratta dall'omonimo romanzo dello scrittore Kevin Wilson, è la trasposizione cinematografica che ne fa l'attore Jason Bateman, qui in veste anche di regista. Essa non è la tipica famiglia americana ma, composta di padre, madre e due figli (un maschio ed una femmina) risulta essere alquanto particolare ed, in ogni caso, ben al di fuori dallo standard classico di nucleo familiare. [...] Vai alla recensione »
“Se avrete dei figli, li danneggerete. E’ questo che fanno i genitori; e allora?”. Questa è la frase del trailer che mi ha spinta ad andare a vedere questo film, nonostante una cordiale antipatia nei confronti della Nicole Kidman post-botox. E la medesima frase che purtroppo, ben prima della metà del film, svela già come andrà a finire. Di fatto, c’è ben poco dello spettacolo complessivo che non [...] Vai alla recensione »
Jason Bateman si cimenta come regista ma senza lasciare il segno ed anzi dimostrando grossi limiti. La scelta del copione è buona, ottimo il casting ma lo sviluppo lascia molto a desiderare. Con un plot così particolare e potenzialmente esplosivo si sarebbe potuto innescare una dramma dai sentimenti forti o anche una commedia esilarante, purtroppo invece ne viene fuori un prodotto piatto, [...] Vai alla recensione »
Nel film La famiglia Fang si riscontrano almeno tre tematiche diverse: - il rapporto realtà/finzione nell’arte in generale, ma nella performance art in particolare - il problema del rapporto genitori/figli quando essi possono essere di ostacolo agli artisti, oppure, coinvolti fin da bambini, si sentono usati e non amati. Ne consegue un’incapacità a spiccare il volo, di emancipars [...] Vai alla recensione »
Due figli, troppo piccoli per rendersi conto di essere sfruttati da genitori egoisti in un ricatto emotivo nel nome del sacro fuoco dell'arte. Un quadro familiare che emerge, tra sorrisi e pazzie, profondamente malinconico. Gli stessi due, adulti, in crisi, insicuri, alcolizzati e squattrinati si muovono in un film che oscilla tra dramma, mistery, dark comedy senza mai intraprendere una direzione [...] Vai alla recensione »
Partiamo dal commento: buone idee, buoni attori, molta noia. La famiglia Fang è a suo modo famosa perché i genitori hanno realizzato performance artistiche insieme ai figli, creando situazioni strambe e filmando le reazioni dei presenti. Ad un certo punto i genitori spariscono e i figli cercano di capire se si tratta di una ultima, estrema performance o dell’omicidio commesso da un serial killer. Vai alla recensione »
che dire, siccome credo che artisti si è e non li si fa questo film è perfetto, una famiglia fa della propria vita una opera artistica, il messaggio è chiaro e non mi interessa recitazione o fotografia o scelte narrative.
La vicenda dei Fang e della loro predisposizione all'arte è un dramma lieve, costruito da Bateman con la necessità di far presto. Questo si nota soprattutto nella prima metà del film, quando il regista ci presenta i personaggi ricorrendo un po' troppo alla parola. Poi la storia prosegue con uno strano intreccio e tenta di proporsi come romanzo di formazione, attraverso il quale i due fratelli tentano [...] Vai alla recensione »
Comunque si vogliano inquadrare i due bizzarri coniugi Fang,le loro gesta o performances ci portano una ventata di freschezza ed allegria. Come spesso succede,a tanta felicità corrisponde un lato oscuro,scelte dolorose che si impongono quando l'anticonformismo non è solo forma,ma anche sostanza. E,come nel loro caso,quando la coerenza verso l'ideale non consente deroghe.  [...] Vai alla recensione »
I Fang sono artisti che creano performance scioccanti «live», coinvolgendo i due figli. Come simulare, davanti ad ignari spettatori, una rapina in banca nella quale i ragazzini, finti malviventi, muoiono. Con simili genitori non è che i due rampolli siano cresciuti senza problemi. Ormai adulti, sono costretti a tornare a casa, ma mamma e papà scompaiono.
Che famiglia, i Fang, e che film! Caleb (Walken) e Camille Fang non sono genitori ordinari, bensì performer geniali, radicali, persino sovversivi: per le loro video-opere si servono dei due figli, Annie (Kidman) e Baxter (Bateman), che crescono con qualche deficit di stabilità. Lei attrice in disgrazia, lui scrittore in rovina, da adulti ancora si leccano le ferite, finché papà e mamma non ritornano [...] Vai alla recensione »