Ted 2

L'orso Ted diverte, ma quanta volgarità

È un film che, per certi versi,va sul sicuro. Nel senso che a vederlo andranno quasi esclusivamente i superstiti del primo Ted, coloro (soprattutto trentenni) che avevano apprezzato quel tipo di comicità demenziale e volgare sulla quale Seth MacFarlane ha costruito parte della propria carriera. E saranno ben ripagati, questi spettatori, perché, rispetto al campione di incassi di due anni fa, nel sequel si ride di più, dovendo però pagare dazio, in alcuni momenti, con «gag» slapstick (ad esempio, i contenitori di sperma che finiscono addosso a Mark Wahlberg) imbarazzanti per stupidità, o con «battute» omofobe e desolanti come quella di un gay che presentando il suo uomo dice: «Il mio compagno è un Masterchef. [...]

di Maurizio Acerbi, articolo completo (1975 caratteri spazi inclusi) su Il Giornale 25 giugno 2015