Suburra |
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Un film di Stefano Sollima.
Con Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola, Alessandro Borghi.
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Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 130 min.
- Italia 2015.
- 01 Distribution
uscita mercoledì 14 ottobre 2015.
MYMONETRO
Suburra ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Potenza e oscurita'
di lo stopperFeedback: |
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giovedì 15 ottobre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“Suburra” e’ un film potente, scuro, spietato e affascinante, ambientato in una Roma buia, quasi sempre sferzata da una pioggia battente, in grado di formare una sorta di specchio opaco all’intera drammatica vicenda. Il racconto si svolge nell’arco di pochi giorni prima della fine del governo Berlusconi, nel novembre 2011, e trae origine da un progetto per una lottizzazione selvaggia del litorale di Ostia, da trasformare in una specie di Las Vegas alle porte della citta’, progetto al quale sono interessate le “famiglie del sud”, gli esponenti della malavita del litorale romano, e un gruppo di zingari ormai stanziali gia’ infiltrati nelle principali attivita’ criminali della capitale. Il referente politico per l’approvazione della legge, che dovrebbe poi consentire la trasformazione di Ostia, e’ l’onorevole Malgradi (Piefrancesco Favino), mentre il collegamento tra l’esponente politico e le “famiglie” e’ garantito da “Samurai” (Claudio Amendola), ex componente della Banda della Magliana. Un “incidente” durante un festino a base di sesso e droga, con protagonista Malgradi, da’ l’avvio ad una serie di eventi drammatici, costellati di omicidi e conseguenti vendette, nelle quali rimane coinvolto, suo malgrado, anche Sebastiano (Elio Germano), giovane pr e procacciatore di donne ai potenti di turno. “Suburra” e’ girato con estrema cura e le immagini di Roma raccontano una citta’ notturna, fredda e distante, destinata ad una decadenza fisica e morale che appare inarrestabile. Anche il riferimento alle imminenti dimissioni di papa Ratzinger e agli accennati contatti finanziari tra banditi e Ior, non fanno che aumentare la sensazione di estraneita’. Stefano Sollima conferma il suo talento nel descrivere il contemporaneo mondo criminale, aiutato, anche questa volta, dalla scelta di un cast di ottimo livello. Le interpretazioni di Favino e Amendola sono magistrali, ma non sono da meno quelle di Alessandro Borghi e Greta Scarano, coppia di banditi radicati nella zona del litorale di Ostia. Quasi tutti i personaggi si potrebbero definire dei veri e propri mostri, che incanalano sete di potere e ricchezza fino a farla esplodere in comportamenti di inaudita violenza, dimostrando tutta la loro rozza inadeguatezza di fronte ad una meta finale che avrebbe bisogno di ben altro equilibrio. Il finale di “Suburra” appare abbastanza “aperto”: in base al successo di questo primo capitolo, ulteriori sviluppi sono piu’ che probabili. I precedenti di Sollima, a questo riguardo, sono eloquenti.
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