Gli abitanti si mobilitano per salvare il paese dai lavori autostradali
di Paolo D'Agostini La Repubblica
Stefano Chiantini (formato alla scuola di maestri della scrittura come Scarpelli. Cerami, Petraglia e Bruni) muove dalla vicenda reale di un borgo dell'Appennino bolognese che da un quindicennio combatte con il turbamento geologico del tenitorio attribuito dagli abitanti ai lavori di raddoppio dell'autostrada. Il regista ha creato i personaggi di Marco Giallini, rocciatore ruvido e solitario che presta la esperienza ai cantieri di grandi opere senza lasciarsi toccare, fino a raggiungere un punto critico per la propria coscienza.
Di Maya Sansa, maestrina di paese accanita nel denunciare con l'inascoltato geometra Giorgio Colangeli frane e dissesto geologico,.Del giovane tecnico, del titolare dell'appalto che fa di tutto per minimizzare i pericoli, dei titolari della trattoria che occultano le crepe sui muri per non farsi chiudere il locale. Non mancano spunti originali nel tratteggiare il personaggio principale, ma rimanendo al di sotto dei limiti della denuncia e della sua genericità.
Da La Repubblica, 3 settembre 2015
di Paolo D'Agostini, 3 settembre 2015
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