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Ultimo aggiornamento giovedì 30 novembre 2017
Il mondo di violenza e regolamento di conti che esiste sul confine tra Messico e Stati Uniti intrappolerà anche i poliziotti più volenterosi. Il film ha ottenuto 3 candidature a Premi Oscar, 2 candidature a BAFTA, 5 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a Writers Guild Awards, In Italia al Box Office Sicario ha incassato 823 mila euro .
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Un'imboscata dell'FBI rivela molto piu' di quanto era previsto: lo spettacolo orripilante di decine di cadaveri nascosti nei muri e con la testa sigillata in sacchetti di plastica. Per allargare la squadra che va a caccia dei mandanti di quel massacro la CIA arruola Kate, la giovane agente dell'FBI che ha partecipato all'imboscata rivelatrice, anche se lei è un'esperta di rapimenti mentre la squadra combatte da tempo contro il cartello messicano della droga. È l'inizio di una discesa agli inferi che coinvolgerà tutti i servizi segreti statunitensi (e la coscienza di un Paese) disposti a trasgredire ogni regola e a sacrificare ogni parvenza di umanità pur di mantenere il controllo (ma senza alcuna volontà di debellare il Male).
Il regista canadese Denis Villeneuve, dopo l'excursus fra i conflitti alimentati dai fondamentalismi religiosi in Medio Oriente ne La donna che canta, prosegue il percorso di denuncia degli Stati Uniti controllori (fallibili) del mondo iniziato con Prisoners, il suo primo film "americano" . I temi sono identici, qui più estremizzati: la volontà di mantenere un ordine a tutti i costi e la consapevolezza di trovarsi sempre e comunque di fronte ad un caos inarginabile, l'incapacità di proteggere i figli (propri e altrui) dall'escalation di violenza che non guarda in faccia nessuno, la progressiva deumanizzazione di chi si fa carico di "fare pulizia".
In Sicario la deumanizzazione prende due forme: quella cinica e istrionica di Matt, il team leader della missione contro il cartello messicano, interpretato da Josh Brolin con pericoloso carisma emulativo, e il killer del titolo, un mercenario colombiano che combatte per chi paga e nel contempo persegue un suo personale obiettivo, che ha il viso segnato e lo sguardo ambiguo di Benicio Del Toro. Fra di loro, vaso di coccio destinato a incrinarsi più volte, Emily Blunt nei panni di Kate, fragile anche fisicamente, decisa a non giustificare l'ingiustificabile ma disposta a prestarsi come esca. In un mondo in cui tutti usano tutti, Kate è supremamente utilizzabile e i suoi scrupoli servono solo a renderla un perfetto specchietto per le allodole.
Villeneuve fa di tutto per superare se stesso, registicamente parlando, inventandosi sequenze che devono moltissimo a The Hurt Locker e Zero Dark Thirty (entrambi girati da una donna che sa come non farsi usare), ma non riesce ad elevare il discorso già compiutamente espresso in Prisoners, con meno fuochi di artificio e meno grandguignole. L'universo di Sicario, privo di pietà e di senso, è letteralmente senza testa (scopo dell'operazione CIA-FBI è quello di decapitare il cartello messicano, Kate rischierà l'osso del collo e le decisioni sul destino delle persone vengono prese molto da "cervelli" più in alto rispetto ai corpi che cercano di sopravvivere in basso). "Non lasciateci all'oscuro", chiede un personaggio a Matt, e quello lo schernisce: "Hai paura del buio?". Come ricorda Sicario attraversando piu' volte le frontiere fra Messico e Stati Uniti, fra brutalità e civiltà (solo apparente), ci sono confini che è meglio non attraversare, e il momento di maggiore pericolo è quello del ritorno.
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L'agente della CIA Matt Graver compone una task-force per combattere un cartello del narcotraffico operativo sull'asse Colombia/Messico/USA. Il canadese Villeneuve sa bene come girare un film dalla narrazione composita in cui tutti i suoi ingranaggi funzionino a dovere e Sicario ne è la conferma, laddove Prisoners avesse lasciato ancora qualche dubbio.
2° film statunitense per il canadese Villeneuve, a seguito dell'exploit di Prisoners, Sicario si propone come un'amara e sconsolata riflessione sulla violenza, la corruzione, l'avidità e la natura umana, un thriller difficile da digerire ma solo in parte riuscito. E' sicuramente diretto magistralmente (due sequenze d'azione, in particolare, valgono da sole tutto il [...] Vai alla recensione »
Non mi vergogno a dire che e'un film eccezionale nella sua crudezza a tinte forti ma che penso sia molto reale.Denis Villeneuve ha avuto un bel coraggio ma con una maestria sopraffina di una regia (da oscar)straordinaria ha raccontato e forse in maniera cinematografica(e'sempre un film!)..denunciato non degli errori CIA/FBI/oltre/ma la realta' che si presenta appena apri la porta dell'Infern [...] Vai alla recensione »
Il film mantiene una buona tensione per tutta la sua durata. Viene fatta emergere quella zona grigia che sta fra la legalità e l'abuso da parte di organi dello Stato. L'argomento di fondo è la lotta al narcotraffico ma, poichè il fine giustifica i mezzi, si arriva al successo per vie traverse e discutibili. Brolin e Del Toro sono maiuscoli, come di consueto, mentre la divina&nbs [...] Vai alla recensione »
il film racconta una delicata e complessa operazione di contrasto al narcotraffico che avviene al confine tra gli USA e il Messico. Alla guida della task force americana ci sta Matt Graver (Josh Brolin) coadiuvato dal "Sicario" Alejandro (Benicio del Toro). Si propone volontariamente di partecipare anche la giovane agente dell'FBI Kate Marcer (Emily Blunt).
Denis Villeneuve prosegue nel suo percorso di denuncia, o simil tale, delle ingerenze americane nell'America latina. Il tema è quello degli spietati cartelli che controllano il traffico di droga che parte dal Messico, lasciando dietro di loro fiumi di sangue e macabri delitti più che una semplice scia.E così, l'FBI mette insieme una squadra di personalità diverse.
The untold stories. Ci sono operazioni portate a termine come legge comanda ed altre su cui non sapremo mai la verita', questo e' in parole povere questo stupendo film. Del Toro da solo vale il prezzo del biglietto. Ad un ex magistrato (Del Toro), un boss del narcotraffico ha diversi anni prima, tolto tutto, sciolto la figlia nell'acido e decapitato sua moglie.
Il tempo renderà giustizia a questo gran bel film che i critici, i cinefili e gli studenti da Dams non si sono minimamente accorti a Cannes e lo hanno snobbato perché inseguivano le pretenzione opere pseudoartistiche. Questo è un gran bel film, nella tradizione americana, diretto da un canadese che sta facendo progressi enormi sul piano del puro cinema.
Film d’azione di puro intrattenimento, ben realizzato allo scopo da Villeneuve, che non manca, come tutta la produzione hollywoodiana di genere, di un potente messaggio subliminale. Plot scontato e già visto. Personaggi stereotipati e artificiosamente emblematici. Protagonisti l’eroina buona, la legalità, Emily Blunt, e l’eroe maledetto, Benicio Del Toro, la realpoliti [...] Vai alla recensione »
La lotta al cartello messicano della droga raccontata come un tempo si filmava la guerra in Vietnam: un conflitto brutto, sporco e cattivo, senza vincitori né vinti, senza eroi né martiri. Emily Blunt, volto struccato e occhioni sgranati per tutto il film, è perfetta nel ruolo dell’agente orgogliosa, metodica eppure ingenua, vaso di coccio tra i vasi di ferro.
Bisogna essere non "born in the USA", per es.Canadese come Denis Villeneuve per osare fare un film come"Sicario", perché una tale"corsa agli inferi", all'orrore(si pensa all'inferno dantesco, ai suoi gironi, molto più che con Brown-Howard, in questo film...)a un very WASP nato negli States una simile ricognizione non sarebbe stata consentita: [...] Vai alla recensione »
Denis Villeneuve, regista dell'acclamatissimo LA DONNA CHE CANTA e del thriller Capolavoro PRISONERS, oltre che dell'inedito (in Italia) ENEMY, torna al Cinema Internazionale con un Thriller intitolato SICARIO. Sinceramente, non sapevo cosa aspettarmi da questa Pellicola. Tra i film di questo regista, mi manca solamente ENEMY, ma ho potuto ugualmente notare la versatilità [...] Vai alla recensione »
Benicio Del Toro da solo e' gia' una garanzia, non e' tipo da accettare ruoli scipiti in film insipidi. La tv e le serie televisive, hanno saturato questo genere tanto da renderlo scontato. Ma davanti alla verita' di quelle terre non si puo' restare insensibili. Broline' privo di magnetismo, ma e' un buon attore, quanto basta per ricoprire questo ruolo comunque importante. [...] Vai alla recensione »
SICARIO di Denis Villeneuve. Kate (Emily Blunt) e un'agente dell'F.B.I. con i fiocchi: con l'aiuto di Reggie (Daniel Kaluuya) guida una operazione anticrimine non chiara che riserva macabre sorprese. La casa, nella zona americana al confine con il Messico, è una base, un avamposto dei narcos in uno stato USA: nelle pareti della casa c'è un cimitero di uomini e donne, [...] Vai alla recensione »
Il confine Messicano, uno dei più caldi del pianeta, è il set ideale per raccontarci la guerra senza esclusione di colpi tra narcos e polizia. il ritmo e l'espediente narrativo creano subito un clima ad alta tensione. Nella prima scena, durante la quale la polizia, intervenendo,pronuncia,risultando incongrua rispetto al contesto, la frase "abbiamo un mandato di perquisizione" si intuisce subito che [...] Vai alla recensione »
Una squadra dei servizi segreti americani ha bisogno di un agente federale, una donna in questo caso, per operare sul suolo nazionale in un'azione di contrasto ai narcotrafficanti messicani. Film violento e crudo, rappresenta ancora una volta le missioni incredibili delle squadre SWAT, questa volta anche in territorio messicano. La variante è costituita dalla presenza di un sicario, membro clandestino [...] Vai alla recensione »
Ennesima pellicola sulla questione dei cartelli della droga che regolano la vita ai confini tra Stati Uniti e Messico, "Sicario" si distingue però per la sua resa e per un cast di tutto rispetto assai preparato. La vicenda ruota intorno ad una poliziotta dell'FBI (Emily Blunt) molto abile e ben addestrata che viene scelta da alcuni suoi superiori (Josh Brolin) al fine [...] Vai alla recensione »
Ammiro il regista dai tempi della donna di canta , un vero gioiello , e lo aspettavo al varco con una grossa produzione : non sono rimasto deluso. Film teso che non ricorre all'action forse deludendo gli amanti del genere . Benicio una spanna sopra gli altri e Josh Brolin in una parte fotocopia di quella di Everest . Emilia Blunt non convincentissima
Arruolata in una task force impegnata nel contrasto ad un importante cartello messicano della droga attivo al confine Tex-Mex, la giovane ed idealista agente FBI Kate Macer dovra fare i conti non soltanto con la devastante potenza militare del nemico esterno ma anche con i discutibili metodi di un insidioso e temibile nemico interno, disposto a tutto pur di raggiungere uno scopo personale che solo [...] Vai alla recensione »
Benicio Del Toro in una storia di Messico & Droga? impossibile non pensare a quel gioiello che fu Traffic di Steven Soderbergh ormai 15 anni fa, in un’interpretazione a dir poco monumentale del grandissimo attore portoricano. Kate Macer (E. Blunt), agente FBI prestato in un’operazione anti-droga, ben presto si scoprirà sconfinare in ambiti molto ambigui, e non solo perché si tratta del confine tra [...] Vai alla recensione »
Avevo due opzioni allettanti quella sera. Alla fine ho optato per “sicario” ma, comesisuodire; non l’avessi mai fatto! Un film mediocre. Stereotipato. Con situazione incomprensibili, una storia irreale, normalmente cosidetta “americanata”. Addirittura risulta non giustificata la presenza dell’agente kate... che bisogno c’era di avere una testimone, eventualmente [...] Vai alla recensione »
Un film molto ben fatto . Diretto in modo magistrale , la scena del convoglio di automobili è da cineteca . Interpretato benissimo dai tre protagonisti ma anche i comprimari sono tutti molto professionali e credibili . Le musiche azzeccate , i paesaggi spettacolari sono un contributo in più per raccontare la desolazione non solo fisica ma prima di tutto umana di quei luoghi .
Prima considerazione: film girato benissimo! La scena con scorta della polizia messicana è perfetta. La scena al rientro del confine messicano è stupenda! Seconda considerazione: Benicio Del Toro strepitoso! Freddo e concentrato...misterioso fino alla fine e determinato come uno schiacciasassi che avrebbe calpestato chiunque senza nessuna remora!!! Terza considerazione: ambientazioni molto suggestive! [...] Vai alla recensione »
Per definire la mia idea di Sicario è stato utile l’ascolto, qualche giorno dopo, della colonna sonora di Jóhann Jóhannsson. Dalla visione di Enemy, cui sono seguiti Prisoners e Incendies, mi sembra che Denis Villeneuve sia uno dei registi più interessanti in circolazione; la sua filmografia fatta di titoli di una sola parola si compone di opere dense, oscure, complesse eppure dotate di un’essenzialità [...] Vai alla recensione »
Districarsi in un ginepraio come può essere quello dei film ambientati tra il confine Statunitense e quello Messicano è roba tutt'altro che semplice. Autori di nota fama e di grande maestria hanno cercato, negli ultimi vent’anni, di realizzare lungometraggi degni di essere ricordati, scadendo più e più volte in una ripetitività eccessiva capace di non [...] Vai alla recensione »
Denis Villeneuve lo considero un regista veramente molto abile che è riuscito a deliziarmi con due film molto diversi tra loro ma straordinari nella loro semplicità ovvero Prisoners,un noir fantastico che consiglio a tutti di recuperare e Enemy con uno straordinario Jake Gyllenhaal,dopo avere visto questi due film ho promesso a me stesso che tutti i nuovi film di questo regista li avrei [...] Vai alla recensione »
Di certo tra le cose migliori viste a Cannes 2015, in un concorso per il resto quasi sempre modesto se non mediocre. Villeneuve sa sempre come caricare di senso e dei emozione ogni singola inquadratura, ogni movimento di macchina, ogni dettaglio. Perfino le auto che sfilano verso il Messico sono filmate con intensità espressiva. Poi la storia ha qualche caduta nella seconda parte, ma quello che interessa [...] Vai alla recensione »
Un blitz dell'FBI svolto per sgominare un traffico di droga finisce in maniera inquietante. Dentro la casa vengono recuperati cadaveri mummificati da tempo. Si decide allora di organizzare una task force per indagare sul caso. Tante volte il confine tra Messico e USA è stato protagonista di belle pellicole e anche in questo caso è così.
Un film sopravvalutato. La trama è scontata e lineare, i colpi di scena assenti. Gli attori hanno lo spessore di un foglio di carta velina e sono espressivi come il peggior Nicholas Cage. Ci sono ottimi spunti per dare un senso al film, ma vangono puntualmente lasciati cadere nel vuoto. Dopo un inizio sfavillante ed adrenalinico, il film si perde nella banalità dei clichè. [...] Vai alla recensione »
Deludente, quanto meno, viste le presentazioni e le recensioni lette. Per la tematica, risaputa: la presunta 'necessità' di utilizzare mezzi violenti e illegali per sconfiggere la criminalità. Per l'assunto (criminogeno) implicitamente propugnato dal film: in effetti o si fa così o si è impotenti e sconfitti in partenza. Per l'ingenuità manichea e razzista: i buoni (anche se non del tutto.
Doveva essere un film interessante,movimentato,tosto e adrenalinico,doveva essere stile non è un paese per vecchi con un che di spionaggio e intrigo internazionale,ma alla fine ti risvegli e non sai davvero cosa hai visto o se quello che hai visto è ciò che presenziavano trailer e critici con decorazioni e lustrini o se la sala non era quella giusta.
Denis Villanevue dirige brillantemente questo thriller teso ambientato nella tristemente nota frontiera tra Stati Uniti e Messico. La bravura degli attori (azzeccate le scelte di Emily Blunt, una delle poche attrici a non risultare ridicola in un ruolo "militaresco", e quella di Benicio Del Toro, il cui cipiglio pigro contrasta l'efferratezza delle sue azioni) e l'ottima fotografia [...] Vai alla recensione »
Forse a causa della distratta accoglienza ottenuta al festival di Cannes, il provino di ‘Sicario’ si concentra sull’azione e sui morti ammazzati presentando l’opera come un thriller spara-spara così che, quando si rivela il nome del regista, lo spettatore rimane spiazzato. La visione del film rimette le cose a posto: non che manchino le scene movimentate (perfetta la [...] Vai alla recensione »
Un’ordinaria operazione antidroga porta allo scoprimento di venti cadaveri occultati nei muri di una casa. La donna che ha condotto l’indagine vuole scoprire in colpevoli e le viene proposto di entrare in una squadra interforze di lotta contro il mercato della droga. Le sembra una buona idea, ma è un patto con il diavolo. Il film avanza, quasi con centri concentrici, alternando [...] Vai alla recensione »
È uno di quei film che sai che ti piaceranno, lo sai già dai primi minuti che ti siedi sulla poltrona, il montaggio, il susseguirsi delle azioni, non ti lasciano scampo; il film ti piacerà! Praticamente privo di colonna sonora se non di un unico pezzo suonato di poche note a mò di preludio al pathos che crea ed allo svolgersi dell'azione.
PIZZI MOVIE RECENSIONI: “SICARIO”. Teso ed intenso in ogni singola inquadratura, Sicario narra l'eterna lotta ai letali cartelli messicani della droga. Un'equipe di agenti scelti (CIA ed FBI) in una vera propria guerra dentro e fuori ai confini di una terra infuocata e corrotta che trasuda corruzione da qualsiasi angolo la si guardi. Un team di bravi attori ben assemblati tra loro (Del Toro, Blunt, [...] Vai alla recensione »
Un film vecchio stile, tosto, duro, realistico e recitato in modo perfetto. Violenza, inganno e corruzione dominano in un mondo che la Blunt cerca di comprendere e drammaticamente capirà. Ottima la performance di Benicio del toro che progressivamente si rivela per quello che è dando un significato compiuto al titolo.
Non ho esagerato con le stelle perché è stato effettivamente un film molto ben fatto. La storia è interessante, la recitazione di tutti è stata notevole, le inquadrature, specialmente quelle aere di primissima qualità ed anche la colonna sonora mi ha colpito moltissimo. Non dico nulla della trama perchè potrei rovinare il piacere della visione e del finale molto significativo e che spiega molte cose. [...] Vai alla recensione »
Ottimo film. Veramente ben fatto. Inquadrature e colonna sonora da grande cinema.
Robusto film di genere che mostra senza fronzoli il lato oscuro delle forze dell'ordine,in contrapposizione con la spietatezza degli spacciatori messicani.Niente che non sia già stato affrontato,dal discorso della necessità di usare i metodi del nemico al confronto tra poliziotti buoni e cattivi ai secondi fini dietro gli incarichi ufficiali,e i personaggi(a partire da quello di DelToro)av [...] Vai alla recensione »
Davvero non riesco a capire. C'è un buon numero di persone, che sono entrate nel forum, nei comemnti a questo film, e hanno cliccato NO su qualsiasi comemnto, ma che razza di divertimento è questo? Possibile che dia così piacere dire sempre e comuqnue NO???? Comunque a dispetto degli anonimi lettori che NON sono MAI d'accordo, a me il film è piaciuto, e pure la [...] Vai alla recensione »
Alla fin fine è la solita vendetta. Pasticciata, confusa, pretenziosa, sovraesposta. Non male la dolenza di Benicio del Toro, anche se convenzionale. Regia robusta, fotografia eccellente, ma sceneggiatura povera. Tanto bum bum con silenziatore. tanta violenza accettata, spettacolare, per nulla affrontata con serietà. Buoni e cattivi come nelle favole per bambini piccoli piccoli.
L'unica cosa positiva di questo film è Benicio, che riesce sempre a interpretare al meglio ogni personaggio. Per quanto riguarda il resto, film che non cattura l'attenzione, non ti rende partecipe delle vicende, sia dei singoli personaggi che della storia principale. Ti lascia indifferenze anche nelle scene più crude. Non c'è patos, passione, nè voglia di finirlo [...] Vai alla recensione »
sono assolutamente contento che sollima tenti la via americana. meritatissima. io sicario non l'ho visto . vedrò il sequel.
Tante comparse e scene animate, ma di trama solita e monotona. Troppo lungo per un film che poteva durare molto di meno. Si poteva fare meglio creando piu emozioni. Finale con il bos triste in quanto la sua sconfitta avviene senza una lotta.
Il solito Villeneuve, sempre convincente ( vedi “prisoners” ), giusti tempi e movimenti, le scene e nessun esagerato scontro a fuoco che ti indispone, la maschera azzeccata sia di Del Toro sia di Brolin, forse sappiamo gia’ del narcotraffico, dell’inferno del messico, della frontiera stati uniti e messico e gli sporchi giochi della Cia, ma con questi film vale la pena tornarci sopra.
Villeneuve è un ottimo regista e anche in questo Sicario conferma la sua bravura. Molto belle le ambientazioni,le musiche e gli attori recitano alla grande soprattutto Del Toro e la Blunt. Il film è crudo,violento ma purtroppo poco originale,sà di già visto. Comunque un film da vedere.
Film non coinvolgente, belli gli effetti come sempre. Storia Americanata come sempre
Chissà se a Ciudad Juarez, assai meno bella ma ben più violenta di Napoli, siano in corso proteste o scattati anatemi per l'ennesimo «colpo proditorio» inferto dal cinema alla sua immagine. In ogni caso la città frontaliera messicana, già scenario privilegiato di film, sede tv e documentari, anche in «Sicario» dell'emergente regista canadese Villeneuve e dello sceneggiatore Sheridan incarna il fulcro [...] Vai alla recensione »
Vedendo Sicario viene spontaneo pensare all'ottimo Traffic di Steven Soderbergh, ma il canadese Denis Villeneuve porta un affondo più radicale ed estremo sulla materia, inscenando la guerra al narcotraffico come una discesa nei gironi di un inferno dei vivi dove ogni speranza è irrimediabilmente perduta. Noi italiani non abbiamo bisogno di didascalie per capire il significato di un titolo, che il [...] Vai alla recensione »
Al suo secondo film americano, dopo Prisoners, il quebequois Denis Villeneuve si tuffa nei neri abissali della war on drugs con Sicario, un feroce poliziesco ambientato, come suggerisce il titolo, sullo sfondo dei massacri da narcotraffico, recentemente riportati in auge anche dall'ultimo romanzo di Doug Winslow, The Cartel, e dall'incredibile fuga di «El Chapo» Guzman da un carcere di massima sicurezza [...] Vai alla recensione »
L'agente FBI Kate è idealista e pensa che la giustizia trionferà. Giovane, talentuosa ma inesperta, quando è inserita nel gruppo "in missione" in Messico per sgominare un imponente giro di narcotraffico, comprende che il bene e il male, ovvero legalità e illegalità si mescolano anche in nome della giustizia. Il canadese Villeneuve ama sperimentare generi e territori assai distanti tra loro.
Pistolera fragile del Fbi, Kate (la Blunt) si batte tra due masse di testosterone, Josh Brolin, il cinico caposquadra Cia, e Benicio del Toro, misterioso supervisore, in realtà uno spietato fàccendiere. Tosta e vulnerabile, Kate è una che indossa la stessa T shirt per una settimana, eroina morbida di un puzzle di illegalità, ambiguità, mali minori e delitti necessari per controllare ciò che non si [...] Vai alla recensione »
Una giovane agente dell'Fbi (Emily Blunt) deve operare tra Stati Uniti e Messico per sventare una gang di narcotrafficanti. Al suo fianco un ambiguo personaggio (Benicio Del Toro) le farà scoprire che i confini tra bene e male sono più sfumati di quanto pensasse. Thrlller d'azione con un paio di momenti di grande tensione, ossequioso dei canoni del genere, con una morale un po' più amara.
Ancora la guerra della droga, tema che al cinema non conosce crisi. Dirige il canadese Denis Villeneuve, al suo terzo film, che non esita a schierarsi contro l'ambigua, a suo dire, politica di Washington. Tre personaggi al centro dell' intrigo, al confine tra Messico e Stati Uniti: i due agenti governativi Emily Blunt e Josh Brolin e il trafficone Benicio Del Toro.
La linea di confine tra Stati Uniti e Messico è l'inferno in terra. Questa la premessa. Qui si combatte una guerra spietata e senza esclusione di colpi. Tra i tutori dell'ordine nordamericani (di quelli messicani non c'è da fidarsi) e i cartelli del narcotraffico (quello messicano ha soppiantato i colombiani) che sono peggio dello Stato Islamico. L'agente Fbi Kate (Emily Blunt, bella e sempre imbronciata), [...] Vai alla recensione »