Mon Roi - Il mio Re |
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Un film di Maïwenn.
Con Emmanuelle Bercot, Vincent Nemeth, Vincent Cassel, Romain Sandère.
continua»
Titolo originale Mon roi.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 130 min.
- Francia 2015.
- Videa
uscita giovedì 3 dicembre 2015.
MYMONETRO
Mon Roi - Il mio Re
valutazione media:
2,99
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Gli sguardi dell'amoredi Giulia CortellaFeedback: 400 | altri commenti e recensioni di Giulia Cortella |
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venerdì 19 febbraio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ma come si fa a dubitare che Tonina, alla fine del film, non guardi con gli occhi dell'amore il suo Giorgio? Dopo l'ouverture iniziale della meravigliosa sequenza panoramica del Monte Bianco con la neve, in cui accade ciò che determina la struttura duplice del film che gira sul piano continuo del flashback e del flashforward, il film si apre e si chiude con l'attenzione degli sguardi della protagonista che osserva, non vista, il suo uomo. All'inizio in discoteca, dove con una citazione più o meno consapevole la regista richiama "La grande Bellezza" di Sorrentino e mette a fuoco le personalità dei suoi protagonisti senza troppe parole lasciando che la drammatica intensità della musica elettronica dipinga ai nostri occhi la forza fatale dell'attrazione magnetica che si instaura tra i due. Alla fine, all'interno di una scuola, lo sguardo della donna si posa di nuovo sull'uomo e sembra come la prima volta, una nuova scoperta, un particolare del viso, delle mani, un sorriso, ma lo spazio stesso ci suggerisce che il tempo è passato e non è passato invano. Bel film sull'amore, sulla passione col suo furore, col fuoco che brucia e fa battere l'elettrocardiogramma del cuore, con il suo messaggio positivo nelle parole di una grande Tonina, personaggio moderno ma in fondo assai più tradizionale di quanto si creda, una donna che lancia nel cuore del film il suo monito contro un mondo in cui tutto viene consumato e si butta via, e che lotta con tutte le sue forze contro questo mondo sbagliato. Ella denuncia con le sue urla il mondo bambino-infantile-falso-corrotto-estremo-distruttivo e mortale di lui, Giorgio, che attraverserà negli anni il suo percorso di formazione aiutato da lei a non perdersi, a non finire male, a redimersi. Bel film che, come il film di Sorrentino, racconta di un salvamento, di una speranza contro la deriva distruttiva dell'Occidente e ci racconta che la donna può, col suo amore e con la sua forza, redimere il mondo.
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