rescannama
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giovedì 12 marzo 2015
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bella sorpresa.. non addormentarsi!!
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Allora, premetto che al cinema vado poco, ma quando vado è perchè c'è qualcosa che mi ispira veramente.
in questo caso due sono le cose che mi hanno subito stuzzicata:
1) Quando è uscito il film originale cui questo si ispira, "A Mulher Invisível", ero proprio a San Paolo per un periodo di studi e ricordo il successo inaspettato quanto clamoroso.
File davanti ai cinema, risate fragorose in sala e il senso di essersi portati a casa qualcosa di importante pur se da una commedia apparentemente "leggera".
2) Il trailer della versione italiana mi ha fatto ben sperare, intanto perchè amo pozzetto e non vedevo l'ora di riassaporarlo in sala, poi perchè effettivamente da quelle immagini il tutto prometteva bene.
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Allora, premetto che al cinema vado poco, ma quando vado è perchè c'è qualcosa che mi ispira veramente.
in questo caso due sono le cose che mi hanno subito stuzzicata:
1) Quando è uscito il film originale cui questo si ispira, "A Mulher Invisível", ero proprio a San Paolo per un periodo di studi e ricordo il successo inaspettato quanto clamoroso.
File davanti ai cinema, risate fragorose in sala e il senso di essersi portati a casa qualcosa di importante pur se da una commedia apparentemente "leggera".
2) Il trailer della versione italiana mi ha fatto ben sperare, intanto perchè amo pozzetto e non vedevo l'ora di riassaporarlo in sala, poi perchè effettivamente da quelle immagini il tutto prometteva bene.
invece è più bello il trailer del film!! Ieri sera una delusione dopo l'altra. La scopiazzata di genovesi ci sta: a parte l'unico film da lui scritto (soap opera, un clamoroso insuccesso) tutta la sua produzione fino ad oggi è carta carbone di roba di altri. Carta carbone di qualità però, soprattutto con il peggior natale della mia vita che mi ha veramente fatto ridere moltissimo.
qui no, proprio no, non ci siamo, sia la regia sia gli attori sembrano catatonici, la ricerca di strappare facili risate può funzionare in un siparietto televisivo ma costruirci intorno un film mi pare davvero esagerato.
pozzetto un pò irrigidito ma mi ha fatto davvero piacere rivederlo, la vanoni recita come il suo cane. bisio la maschera di sè stesso. matano perfetto per youtube. .e ho detto tutto.
Poi, cosa per me ancor più grave, si è snaturato il senso del film originale, capace come dicevo di lasciare lo spettatore con un desiderio di riflessione esistenziale totalmente inaspettato per un fil da ridere. qui no, non ti porti a casa niente. e pure le risate sono poche.
Le cose che si salvano: Valentina Lodovini brava, solare, simpatica e credibile. bel talento. Le inquadrature iniziali di una napoli effettivamente inedita, peccato che poi si perda anche quello e ci si rinchiuda in una claustrofobica sequenza di interni.
Mi sono dilungata ma il ricordo del film originale mi ha proprio ispirata. Questo no: noioso, banale, superficiale. Poi sbancherà anche il botteghino, ma io se devo svuotare la testa preferisco fissare un muro bianco. Almeno è gratis .
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wounded knee
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lunedì 16 marzo 2015
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un film simpatico, con un idea da qualcosa di più
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Il film risulta essere “semplicemente simpatico” e scorrevole, con qualche scena che fa strappare delle belle risate. Detta così sembrerebbe la solita commedia all’italiana di recente confezionamento; in realtà la storia parte da un idea che, se sviluppata in altri termini, avrebbe potuto dar vita ad un film di tutt’altro spessore. Il regista comunque ha voluto confezionarla nei termini del film “leggero” e di intrattenimento. Va bene anche così, anche se ho avuto l’impressione che si tratti di una mezza occasione mancata, vista appunto l’originalità del mix fra il tipo di reazione ad una storia finita e dell’ambientazione di una Napoli ove tutto viene accettato come possibile: la scena dei ragazzini che vedono il professore che bacia un palo dell’illuminazione pubblica, oppure del cameriere che imbandisce il tavolo per due, sono testimoni di questa disponibilità (dal punto di vista almeno ufficiale) alla tolleranza nei confronti dell’assurdo.
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Il film risulta essere “semplicemente simpatico” e scorrevole, con qualche scena che fa strappare delle belle risate. Detta così sembrerebbe la solita commedia all’italiana di recente confezionamento; in realtà la storia parte da un idea che, se sviluppata in altri termini, avrebbe potuto dar vita ad un film di tutt’altro spessore. Il regista comunque ha voluto confezionarla nei termini del film “leggero” e di intrattenimento. Va bene anche così, anche se ho avuto l’impressione che si tratti di una mezza occasione mancata, vista appunto l’originalità del mix fra il tipo di reazione ad una storia finita e dell’ambientazione di una Napoli ove tutto viene accettato come possibile: la scena dei ragazzini che vedono il professore che bacia un palo dell’illuminazione pubblica, oppure del cameriere che imbandisce il tavolo per due, sono testimoni di questa disponibilità (dal punto di vista almeno ufficiale) alla tolleranza nei confronti dell’assurdo.
In ogni caso il film merita di essere visto, dal punto di vista della comicità, mai banale o di cattivo gusto.
Dal punto di vista degli attori: un Claudio Bisio in stato di grazia e una Valentina Lodovini che si conferma sempre all’altezza della situazione. Bella novità anche Chiara Baschetti. Un grande applauso alla “sorpresa” Ornella Vanoni.
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[+] "un idea"... di grammatica
(di no_data)
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paolo salvaro
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giovedì 19 marzo 2015
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una delle peggiori sceneggiature mai scritte
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Ma povero Claudio Bisio. Perchè ci si deve ridurre a sprecare così il proprio talento comico? Ho nostalgia dei colpi da "simpatico umorista" che faceva ai tempi di Zelig, con la Hunziker prima e con l'Incontrada poi. Il film è una schifezza immonda, mai vista, roba da far diventare Moccia e Ruffini dei buoni sceneggiatori. A costo di essere cattivo ogni oltre dire, la storia di questo film non sta nè in cielo nè in terra .... così come il cameo di un vecchio leone come Pozzetto ridotto a ripetere all'infinito come un disco rotto "ma che, sta ancora piangendo?". Povero lui, povera storia della comicità italiana.
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Ma povero Claudio Bisio. Perchè ci si deve ridurre a sprecare così il proprio talento comico? Ho nostalgia dei colpi da "simpatico umorista" che faceva ai tempi di Zelig, con la Hunziker prima e con l'Incontrada poi. Il film è una schifezza immonda, mai vista, roba da far diventare Moccia e Ruffini dei buoni sceneggiatori. A costo di essere cattivo ogni oltre dire, la storia di questo film non sta nè in cielo nè in terra .... così come il cameo di un vecchio leone come Pozzetto ridotto a ripetere all'infinito come un disco rotto "ma che, sta ancora piangendo?". Povero lui, povera storia della comicità italiana. Ed io che mi lamentavo dei tre metri di lingua che Paolo Villaggio tirava fuori a ripetizione. E' roba da oscar in confronto a questa. Mentre Ornella Vanoni .... Ornella Vanoni chi? Mi spiace per Alessandro Genovese, perchè sono sicuro che si sarà impegnato a fondo. In alcune scene si intravedono barlumi di un qualcosa di vagamente simile al cinema che fanno capire che sa come fare il suo lavoro, ma sono pochi semi sparpagliati in un deserto di vuoto artistico.
SPOILER: Ma analizzando questa immonda sceneggiatura : 1) Il personaggio di Frank Matano risulta essere, nel complesso, simpatico ed utile quanto la diarrea il sabato sera; ha un'incidenza sulla trama pari allo zero assoluto, spara solo una sfilza di cazzate senza senso, scritte da qualcuno con il senso dell'umorismo di Neri Parenti e per il resto mai uno spunto narrativo, mai un contributo alla trama, nulla di nulla. Lo hanno infilato dentro solo perchè sapevano che così avrebbero venduto qualche biglietto in più. Non so se siano più irritanti le sue battute o il fatto che Youtube Italia è rappresentata sul grande schermo da uno il cui massimo talento consiste nello scoreggiare addosso alla gente. Che schifo.
2) Il fatto che il protagonista è un professore offrirebbe numerosi spunti comici legati all'ambiente scolastico, al rapporto con i colleghi, con i bidelli o con i genitori degli allievi, invece il massimo che si riesce a tirar fuori sono un paio di battute striminzite con gli alunni, riguardanti il comportamento assai libertino tenuto da Madame Bovary nei confronti dei suoi diavoli tentatori; complimenti soprattutto per l'originalità, mai nessuno aveva pensato di dare della zoccola a Madame Bovary dopo aver finito di leggere il libro di Flaubert! Il prossimo passo sarà dare del segaiolo a Leopardi? Che poi, in alcune scene lo si vede andare in giro in bicicletta. Anche qui, quanti spunti si sarebbero potuti trovare? Un tempo magari era un ciclista che gareggiava anche a livello agonistico, ma ormai è diventato troppo vecchio per farlo; però all'improvviso in seguito ad un qualche avvenimento buffo viene nuovamente trascinato nel giro da un ragazzo più giovane che lo schernisce (siamo riusciti a trovare qualcosa di utile da far fare al personaggio di Matano! Ma noooo, meglio fargli tirare un pallone alla cazzo di cane o farlo giocare con un cane del cazzo che poi non vedremo più) e si susseguono buffe situazioni. Magari, dico magari. Anche così la sceneggiatura avrebbe fatto schifo, ma sempre meglio di questa.
3) Il presunto colpo di scena finale non è telefonato, peggio: si capisce dopo solo due minuti dove si vuole andare a parare e che quella ragazza non è reale! Nessuno oltre a Bisio la vede; appare e scompare nel nulla dopo aver soddisfatto le sue fantasie; i dialoghi tra i due sono inconsisrenti ed improponibili nella vita reale e non essendo questo un film surrealista non ci siamo proprio. Il fatto che lei sia la donna immaginaria dei suoi sogni non giustifica la povertà dei contenuti. Ve lo immaginate se A beautiful mind avesse avuto dei dialoghi di merda come questi?
4) Quanto la tirate avanti???? Sul serio, dopo l'intervento dei genitori ma che senso ha tirar avanti un'altra mezzora con questa tiritera? Cosa cazzo ci può essere di comico in uno che rimane così traumatizzato dalla separazione con sua moglie da crearsi una donna ideale su misura? Mamma quanto è inutile ed irritante l'ultima mezzora di film. Torna anche in ballo l'ex moglie di Bisio che si rende conto di quanto egli sia uscito di testa dopo averlo lasciato. Forse è un preludio a qualcosa di diveros, magari il suo personaggio avrà un peso o un qualche senso nella seconda parte di film. Noooo ... sono io che spero troppo. Dopo questo rientro in scena completamente a caso, non la si vedrà più
5) Il personaggio della vicina di casa napoletano è quanto di più scontato che la sceneggiatura contenga. Povera Valentina Lodovini, ma cosa ci fai anche tu in questo letamaio? E' innamorata di lui, ma è sposata con un marito che non la ricambia, poi però il marito muore ... quindi ora finalmente si dichiarerà? Nooooo ... si fa scavalcare da Silvia. Quando alla fine trova finalmente il coraggio per bussare alla sua porta, lui la scambia pure per una persona che non esiste. Nervosismo. Alla fine i due sembrano mettersi insieme, ma Bisio continua comunque a scoparsi Silvia. Tutto per mandare avanti la tiritera un'altra po' ed arrivare intorno ai 90 minuti di film. Mamma che fatica allungare il brodo per arrivare ad una durata del genere! Infatti, non appena si raggiunge quella soglia, Genovese sembra urlare: "bon, adesso lo possiamo distribuire al cinema, giriamo la prima scena che ci viene in mente come finale e poi tutti ad intascare la propria parte di malloppo!" E così nacque il finale dentro l'aula di scuola, in cui avevamo passato un sacco di tempo fino ad ora, proprio un luogo simbolico che ci rievoca un sacco di ricordi, giusto? GIUSTO? Finalmente Silvia se ne va, perchè Giada la convince a farlo. La morale della storia, in conclusione, vuole essere palesemente: "non importa quale malattia mentale tu abbia, la gnocca ti guarirà sempre!"
In definitiva, senza soffermarsi su colonna sonora e scelte di montaggio che possono essere soggettive ed opinabili (ma che per quanto mi riguarda sono altrettanto scadenti) pur non essendo gli altri aspetti del film così disastrosi, la sceneggiatura è talmente orrida che mi risulta impossibile dare al film più di una stella. Putridume.
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enzo70
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lunedì 7 marzo 2016
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film gradevole proprio nella sua semplicità
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Una storia d’amore alla Bisio, stralunata e fuori dalle righe; e la decisione di Genovesi di ambientare il tutto a Napoli è sicuramente vincente. Andiamoci piano, non è che stiamo parlando di un capolavoro, ma di una commedia all’italiana vincente proprio nella sua semplicità. Guido è un professore di lettere, semplice e che crede nell’amore perfetto. Ma non ci crede la sua fidanzata, che aspetta un figlio da un altro. Passato il periodo del dolore dell’ammore Guido trova rimedio nella finzione, crea una donna perfetta, la fa bussare al campanello di casa sua ed il gioco è fatto. Le cose tra i due vanno benissimo, peccato solo che lei non esiste e di questo si accorgono gli amici, gli studenti ed i genitori, Pozzetto e la Vanoni, che coppia! Se le cose vanno bene tutto va bene, ma alla porta, alla stessa porta bussa una donna vera ed allora iniziano i problemi, meglio un amore virtuale con una donna perfetta, o un amore reale con una donna (ogni riferimento non è puramente casuale, ndr).
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Una storia d’amore alla Bisio, stralunata e fuori dalle righe; e la decisione di Genovesi di ambientare il tutto a Napoli è sicuramente vincente. Andiamoci piano, non è che stiamo parlando di un capolavoro, ma di una commedia all’italiana vincente proprio nella sua semplicità. Guido è un professore di lettere, semplice e che crede nell’amore perfetto. Ma non ci crede la sua fidanzata, che aspetta un figlio da un altro. Passato il periodo del dolore dell’ammore Guido trova rimedio nella finzione, crea una donna perfetta, la fa bussare al campanello di casa sua ed il gioco è fatto. Le cose tra i due vanno benissimo, peccato solo che lei non esiste e di questo si accorgono gli amici, gli studenti ed i genitori, Pozzetto e la Vanoni, che coppia! Se le cose vanno bene tutto va bene, ma alla porta, alla stessa porta bussa una donna vera ed allora iniziano i problemi, meglio un amore virtuale con una donna perfetta, o un amore reale con una donna (ogni riferimento non è puramente casuale, ndr). Il risultato è un film, come detto, gradevole proprio nella sua incredibile semplicità.
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stefanone67
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venerdì 13 marzo 2015
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cosi noioso da essere fastidioso
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Non sono un ossessionato di cinema d'autore, anzi sono il prototipo dell'italiano medio (che ho visto e cito non a caso) che quando si siede sulla poltrona del cinema pensa solo a staccare la spina per qualche ora.
Quindi non ho paura di passare per il solito snob che non capisce la differenza tra commedia e film impegnato.
Ma questo mediocre filmettino è riuscito a farmi davvero innervosire. l'idea carina anche se a quanto ho letto non è originale di una donna invisibile che racchiude il sogno di ogni italiano e che appunto, si rivela per essere solo un sogno viene spiattellata dopo mezz'ora godibile e in effetti divertente.
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Non sono un ossessionato di cinema d'autore, anzi sono il prototipo dell'italiano medio (che ho visto e cito non a caso) che quando si siede sulla poltrona del cinema pensa solo a staccare la spina per qualche ora.
Quindi non ho paura di passare per il solito snob che non capisce la differenza tra commedia e film impegnato.
Ma questo mediocre filmettino è riuscito a farmi davvero innervosire. l'idea carina anche se a quanto ho letto non è originale di una donna invisibile che racchiude il sogno di ogni italiano e che appunto, si rivela per essere solo un sogno viene spiattellata dopo mezz'ora godibile e in effetti divertente. e poi? cosa rimane? niente, solo un trascinarsi di gag trite e ritrite che fanno fatica a costruire un film e che infatti film a mio parere non è. se poi il valore aggiunto è la presenza di una star del web che si scopre attore allora maccio capatonda dovrebbe vincere un oscar, (ecco perchè ho citato il suo film).
poi io che ho lavorato per anni nei dintorni di napoli e conosco bene la città nel bene e nel male non mi sono lasciato abbindolare dagli stereotipi che ci presenta il quasi film.
va bene la città da cartolina, va bene la finzione cinematografica, ma allora meglio non incorniciare il tutto con una colonna sonora così banale e sospendere il riferimento geografico. ah già, si sperava che il solito milanese trapiantato a napoli funzionasse ancora. dall'esordio loffo al cinema pare che neanche questo sia bastato. bocciato, alla prossima (ma non per me).
unico motivo della stella: il grande pozzetto, che anche se è stato ingabbiato in dialoghi rigidi ne viene fuori come sempre alla grande. ma io lo amo da sempre.
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[+] film orrendo
(di 1max10)
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edopisa
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sabato 14 marzo 2015
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bisio sorprendente in cerca della ragazza perfetta
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Il prof d'italiano Bisio immerso nel centro di Napoli e contorniato da giovani studenti e dal collega/amico prof di educazione fisica viene mollato dalla fidanzata e così va alla ricerca della ragazza perfetta nel suo mondo immaginario. Finalmente una commedia italiana originale, non scontata e direi sorprendente. Si ride con gusto e si seguono le vicende di Bisio in versione prof in maniera piacevole. La storia è ben girata e gli attori sono in forma smagliante, ma su tutti si erge finalmente un Bisio che si spoglia dei soliti ruoli recentemente interpretati e sfodera una prestazione di gran rilievo. Regge la scena senza cadere nel ridicolo anche quando ci potrebbe essere il rischio e duetta in maniera sorprendente col bravo e buffo frank matano.
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Il prof d'italiano Bisio immerso nel centro di Napoli e contorniato da giovani studenti e dal collega/amico prof di educazione fisica viene mollato dalla fidanzata e così va alla ricerca della ragazza perfetta nel suo mondo immaginario. Finalmente una commedia italiana originale, non scontata e direi sorprendente. Si ride con gusto e si seguono le vicende di Bisio in versione prof in maniera piacevole. La storia è ben girata e gli attori sono in forma smagliante, ma su tutti si erge finalmente un Bisio che si spoglia dei soliti ruoli recentemente interpretati e sfodera una prestazione di gran rilievo. Regge la scena senza cadere nel ridicolo anche quando ci potrebbe essere il rischio e duetta in maniera sorprendente col bravo e buffo frank matano. Da sottolineare anche i genitori pozzetto e vanoni e i giovani allievi napoletani davvero apprezzabili. Ne vien fuori un piccolo grande film mai banale che si discosta dalla recente cinematografia nostrana!
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cristina t. chiochia
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mercoledì 18 marzo 2015
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bisio nei panni di ciclista dal cuore innamorato
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Decisamente vanno di moda le storie degli sceneggiatori e gli scrittori falliti, da nord a sud in Italia ma questa volta non è lo Scamarcio dell'ultimo Film di Castellitto a Roma , ma il personaggio di Claudio Bisio davanti al computer a scrivere ispirato da una donna invisibile in una solare e Wpartenopeissima" Napoli. Anche in questa storia, come nella storia di Castellitto, c'e' una suocera/mamma un po' ebbra, che invece pero' che preparare cocktail al genero ridendoci su- una bravissima Galiena- c'e' un'Ornella Vanoni allegrotta ma per questo, perfettamente in parte accanto ad un Renato Pozzetto accantonato al ruolo di spalla, tra l'altro per nulla riuscito.
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Decisamente vanno di moda le storie degli sceneggiatori e gli scrittori falliti, da nord a sud in Italia ma questa volta non è lo Scamarcio dell'ultimo Film di Castellitto a Roma , ma il personaggio di Claudio Bisio davanti al computer a scrivere ispirato da una donna invisibile in una solare e Wpartenopeissima" Napoli. Anche in questa storia, come nella storia di Castellitto, c'e' una suocera/mamma un po' ebbra, che invece pero' che preparare cocktail al genero ridendoci su- una bravissima Galiena- c'e' un'Ornella Vanoni allegrotta ma per questo, perfettamente in parte accanto ad un Renato Pozzetto accantonato al ruolo di spalla, tra l'altro per nulla riuscito. Tratto da una commedia brasiliana del 2009 "A Mulher Invisivel". La storia e gli interpreti sono come in "benvenuto al sud", un professore di liceo milanese trapiantato Claudio Bisio ed una partenopea verace, Valentina Lodovini, casalinga disperata e durante il film, vedova, nei panni di Giada , che tra l'altro, sono anche i protagonisti del film menzionato. La rivelazione del film rimane il personaggio di Paolo (Frank Matano), idolo dei piu' giovani e perfettamente a suo agio nella parte del migliore amico. Il film, incentrato sul personaggio di Bisio, lasciato dalla fidanzata ed in preda alle allucinazioni stile Pieraccioni in "Io e Marylin", appare un film divertente e dal plot identico a quelli che ultimamente invadono le sale con un riconoscimento di pubblico sempre uguale ma rassicurante e forse per questo riuscitissimo. Nei panni della "donna ideale" una Chiara Boschetti,nei panni di Silvia, al suo debutto,che recita in modo non scontato per una super modella -basti pensare a Liz Solaris nel film "sei mai stata sulla luna?"- e ce la mette tutta per incarnare il mito del protagonista. Un film divertente ed a tratti vera commedia sentimentale, dove le scene a scuola con i ragazzi risultano essere i momenti piu' riusciti grazie anche ad una protagonista di ferro: la bicicletta che il novello cavaliere errante Bisio usa nel film, una frenorosso (della casa torinese nata da qualche anno) interamente costruita in Italia . Pura evasione per cuori innamorati ed ecosostenibili.
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gigino
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lunedì 16 marzo 2015
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una bella commedia,semplice e con una piccola mora
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Nel panorama delle commedie di questi ultimi tempi è certamente tra le più accettabili sia per le interpretazioni dei singoli attori che per la morale di fondo sul desiderio della donna ideale. Claudio Bisio conferma ancora una volta la sua bravura nel rendere un personaggio che poteva cadere nel bozzetto,Valentina Lodovini mostra come sempre una sensualità molto mediterranea ed infine Chiara Baschetti mostra egreggiamente la figura,ed il fisico,della donna dei sogni.
Il resto degli attori sono ben diretti e alcune riprese sono da vero professionista dell'immagine. Da vedere !!
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alexcold83
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domenica 2 agosto 2015
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troppe scene erotiche e bisio fuoriruolo...
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Film "clone" di un film brasiliano, ormai la cronica mancanza di idee porta a fare delle vere e proprie "cineserie". La location napoletana è resa al fine di fare richiami espliciti a "Benvenuti al sud", ormai ridicolmente assunto a "punto di riferimento" della commedia italiana. L'idea di fondo è relativamente simpatica, quella dell'uomo la cui vita sentimentale è talmente disastrata che per proteggersi va in "dissociazione psichica" e si inventa una donna ideale. Il problema è che l'idea è stata sfruttata malissimo, fino a creare parecchi "non-sense" e altre scene veramente stupide, tipo il finale delirante.
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Film "clone" di un film brasiliano, ormai la cronica mancanza di idee porta a fare delle vere e proprie "cineserie". La location napoletana è resa al fine di fare richiami espliciti a "Benvenuti al sud", ormai ridicolmente assunto a "punto di riferimento" della commedia italiana. L'idea di fondo è relativamente simpatica, quella dell'uomo la cui vita sentimentale è talmente disastrata che per proteggersi va in "dissociazione psichica" e si inventa una donna ideale. Il problema è che l'idea è stata sfruttata malissimo, fino a creare parecchi "non-sense" e altre scene veramente stupide, tipo il finale delirante. Molte scene sessuali si potevano risparmiare, in certi frangenti sembrava più un film erotico (tanto da costringermi ad andare a rivedere sul dvd chi fosse il regista, perchè ad un certo punto mi ero convinto fosse Tinto Brass) che una commedia. Completamente fuori ruolo Claudio Bisio, che con la sua espressività riesce bene nella parte comica ma è francamente intollerabile nelle parti "erotiche", ci voleva un attore completamente differente ed è evidente che vedere un 50enne limonare duro e crudo ripetutamente e prolungatamente con due attrici modelle più giovani possa suscitare allo spettatore abbastanza fastidio. Visto che non è nuovo a film con scene abbastanza passionali, ho il timore che il Bisio si sia CarloVerdonezzato. Dopo questo film mi chiedo chi possa ancora chiamarlo "attore intellettuale impegnato", perchè ad ogni film fra limonate e zinne nude ormai si impegna in ben altro.
Il risultato complessivo è un film mediocre che strappa qualche sorriso ma non fa ridere, in compenso è costato un bel pò di soldi ai contribuenti (leggasi la primissima cosa nei titoli di coda).
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nino pell.
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martedì 17 marzo 2015
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simpatico bisio, ma la commedia non mi ha convinto
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Il film racconta la storia di Guido, un professore milanese di mezza età trapiantato da anni a Napoli, il quale viene improvvisamente lasciato dalla sua ragazza, la quale gli preferisce un baldo e ammiccante straniero proveniente dal Belgio. Questa dolorosa ed inaspettata esperienza traumatica, spingeranno Guido ad isolarsi dalla realtà e ad intraprendere una metafisica relazione d'amore con un'immaginaria ragazza ideale di nome Silvia. Una donna con la quale il protagonista condivide pienamente ogni sua hobby e ogni suo pensiero. Questa anomala situazione si protrarrà fin quando un bel giorno una vera donna busserà alla porta di Guido, aiutandolo a ritornare sui suoi passi e riconciliarsi così con la realtà, facendolo finalmente allontanare, un poco alla volta, dal suo mondo visionario.
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Il film racconta la storia di Guido, un professore milanese di mezza età trapiantato da anni a Napoli, il quale viene improvvisamente lasciato dalla sua ragazza, la quale gli preferisce un baldo e ammiccante straniero proveniente dal Belgio. Questa dolorosa ed inaspettata esperienza traumatica, spingeranno Guido ad isolarsi dalla realtà e ad intraprendere una metafisica relazione d'amore con un'immaginaria ragazza ideale di nome Silvia. Una donna con la quale il protagonista condivide pienamente ogni sua hobby e ogni suo pensiero. Questa anomala situazione si protrarrà fin quando un bel giorno una vera donna busserà alla porta di Guido, aiutandolo a ritornare sui suoi passi e riconciliarsi così con la realtà, facendolo finalmente allontanare, un poco alla volta, dal suo mondo visionario. Il film in questione non mi particolarmente piaciuto per una serie di ragioni che spiego subito. Innanzitutto il tema della donna immaginaria mi è sembrato poco originale e già ampiamente sviluppato in altri film del passato; si ricorda, ad esempio, in tempi recenti "Io e Marilyn" dell'attore e regista toscano Leonardo Pieraccioni, oppure, la mia memoria mi riporta indietro agli anni '80 e alla suggestiva pellicola "Fantasma d'amore" con Marcello Matroianni e Romy Schneider (che a confronto, sembrerebbe proprio un nostalgico capolavoro di altri tempi). La seconda motivazione è che, nonostante la simpatia e la bravura recitativa di Claudio Bisio (uno dei pochissimi aspetti positivi del film), la sceneggiatura spesso annaspa in situazioni banali che inducono a considerare questa pellicola come una flebile commedia da serie B: scene di nudo viste con una certa frequenza ed un'eccessiva presenza fisica di Silvia, ossia in pratica un esagerato aspetto corporale di ciò che in fondo è solo frutto di immaginazione. Il film in pratica manca di quella certa consistenza e di quella certa finezza stilistica, motivo per cui nella valutazione di questo film mi sento di dare massimo un due stelle e mezzo.
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